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stînga sau de dreapta, pentru a-și domina propriile popoare, pentru a-i acuza de trădători pe dizidenți, pentru a crea iluzia unei unități naționale în jurul unei fantasme. Cred că acum, în momentul globalizării, în era unei dispariții lente a frontierelor trenuie să combatem naționalismul cu fermitate pentru că prin valorile culturii democratice, ale statului de drept, prin respectarea drepturilor omului se poate obține tot ceea ce poate părea pozitiv în cadrul naționalismului, fără a apela la această formă de colectivism aproape religios care
"Fără literatură, civilizația umană ar fi mult mai săracă, iar libertatea ar avea de suferit" by Mariana Sipoș () [Corola-journal/Journalistic/11282_a_12607]
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umerii exilului, vechi rezistențe creatoare, demne de a fi date de exemplu peste secole, se clatină în furtuna degradantă și amețitoare. Unii se lasă cumpărați, alții vor să creadă că a fi naționalist înseamnă a colabora cu infernele de dincolo de frontierele cu răul". Exilul nu este, n-ar putea fi omogen, așa cum ne iluzionam a-l vedea uneori, noi cei din țară, idealizîndu-l. îmi amintesc că dl. Virgil Ierunca îmi atrăgea atenția asupra acestui fapt, precizînd, amar amuzat, că sînt atîtea
Vintilă Horia sau "exilul pur" by Gheorghe Grigurcu () [Corola-journal/Journalistic/11321_a_12646]
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democratice, care analizează legătură existența dintre granița și ostilitate. Cea din urmă pe care Europa consideră că a depășit-o întrutotul, în vreme ce, astăzi, reapare cu o neobișnuită violență, ca urmare a valurilor migratoare la care asistăm în aceste ultime luni. Frontierele europene sunt din nou închise și aparate militar. Autorul, în lumina analizei realizate de cercetătoarea americană W. Brown, examinează contradicția care se instaurează în regimurile democratice care, supuse unor ample mișcări de masă ce reclamă mai multe drepturi individuale și
Polis () [Corola-journal/Science/84976_a_85761]
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Nemico che - disorientati nelle nostre convinzioni eterne - vedevamo scomparire quasi con un tratto di penna, non avrebbe tardato a reclamare di nuovo îl proprio spazio e îl proprio ruolo nel nostro immaginario. Sarebbe ricomparso semplicemente altrove, avrebbe cambiato volto. Le frontiere și blindano Îl confine inteso în senso moderno, orizzonte e limite di uno Stato e della sua popolazione, assume l'aspetto di frontieră, fisicamente stabilită e militarmente presidiata. Se i confini antichi, meno dettagliati nella loro estensione geografică (mă non
Polis () [Corola-journal/Science/84976_a_85761]
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proprio spazio e îl proprio ruolo nel nostro immaginario. Sarebbe ricomparso semplicemente altrove, avrebbe cambiato volto. Le frontiere și blindano Îl confine inteso în senso moderno, orizzonte e limite di uno Stato e della sua popolazione, assume l'aspetto di frontieră, fisicamente stabilită e militarmente presidiata. Se i confini antichi, meno dettagliati nella loro estensione geografică (mă non per questo assenti), lasciavano sussistere territori "di nessuno", zone franche che restavano escluse dalla spartizione universale del globo, îl moderno assetto politico del
Polis () [Corola-journal/Science/84976_a_85761]
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estensione geografică (mă non per questo assenti), lasciavano sussistere territori "di nessuno", zone franche che restavano escluse dalla spartizione universale del globo, îl moderno assetto politico del mondo ha cancellato questi residui di incertezza, facendo în modo di racchiudere entro frontiere ogni porzione dello spazio geografico a disposizione (neppure i mari e le acque restano del tutto esclusi da questo universale bisogno di attribuzione politică; di più: neppure i ghiacci dell'Antartide possono considerarsi esenti dalla presenza di frontiere politiche...). Le
Polis () [Corola-journal/Science/84976_a_85761]
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racchiudere entro frontiere ogni porzione dello spazio geografico a disposizione (neppure i mari e le acque restano del tutto esclusi da questo universale bisogno di attribuzione politică; di più: neppure i ghiacci dell'Antartide possono considerarsi esenti dalla presenza di frontiere politiche...). Le frontiere a loro volta rinviano all'esistenza di patrie; e poiché difendere la frontiera significa difendere îl "suolo patrio", i rapporti fra Stați sono influenzati dallo sviluppo di una vera e propria "scienza delle frontiere". Non necessariamente la
Polis () [Corola-journal/Science/84976_a_85761]
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ogni porzione dello spazio geografico a disposizione (neppure i mari e le acque restano del tutto esclusi da questo universale bisogno di attribuzione politică; di più: neppure i ghiacci dell'Antartide possono considerarsi esenti dalla presenza di frontiere politiche...). Le frontiere a loro volta rinviano all'esistenza di patrie; e poiché difendere la frontiera significa difendere îl "suolo patrio", i rapporti fra Stați sono influenzati dallo sviluppo di una vera e propria "scienza delle frontiere". Non necessariamente la frontiera è però
Polis () [Corola-journal/Science/84976_a_85761]
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restano del tutto esclusi da questo universale bisogno di attribuzione politică; di più: neppure i ghiacci dell'Antartide possono considerarsi esenti dalla presenza di frontiere politiche...). Le frontiere a loro volta rinviano all'esistenza di patrie; e poiché difendere la frontiera significa difendere îl "suolo patrio", i rapporti fra Stați sono influenzati dallo sviluppo di una vera e propria "scienza delle frontiere". Non necessariamente la frontiera è però sinonimo di muro e dunque di immobilità. Nell'immaginario politico statunitense, ad esempio
Polis () [Corola-journal/Science/84976_a_85761]
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dalla presenza di frontiere politiche...). Le frontiere a loro volta rinviano all'esistenza di patrie; e poiché difendere la frontiera significa difendere îl "suolo patrio", i rapporti fra Stați sono influenzati dallo sviluppo di una vera e propria "scienza delle frontiere". Non necessariamente la frontiera è però sinonimo di muro e dunque di immobilità. Nell'immaginario politico statunitense, ad esempio, per lungo tempo la frontiera ha anzi rappresentato un orizzonte provvisorio, da superare, ovvero îl luogo da cui ripartire ogni volta
Polis () [Corola-journal/Science/84976_a_85761]
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politiche...). Le frontiere a loro volta rinviano all'esistenza di patrie; e poiché difendere la frontiera significa difendere îl "suolo patrio", i rapporti fra Stați sono influenzati dallo sviluppo di una vera e propria "scienza delle frontiere". Non necessariamente la frontiera è però sinonimo di muro e dunque di immobilità. Nell'immaginario politico statunitense, ad esempio, per lungo tempo la frontiera ha anzi rappresentato un orizzonte provvisorio, da superare, ovvero îl luogo da cui ripartire ogni volta per affrontare nuovi spazi
Polis () [Corola-journal/Science/84976_a_85761]
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patrio", i rapporti fra Stați sono influenzati dallo sviluppo di una vera e propria "scienza delle frontiere". Non necessariamente la frontiera è però sinonimo di muro e dunque di immobilità. Nell'immaginario politico statunitense, ad esempio, per lungo tempo la frontiera ha anzi rappresentato un orizzonte provvisorio, da superare, ovvero îl luogo da cui ripartire ogni volta per affrontare nuovi spazi sfidando le incognite rispetto alle quali di solito îl confine funge da simbolică barriera protettiva. È singolare, e insieme significativo
Polis () [Corola-journal/Science/84976_a_85761]
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volta per affrontare nuovi spazi sfidando le incognite rispetto alle quali di solito îl confine funge da simbolică barriera protettiva. È singolare, e insieme significativo, perciò, che gli Stați Uniți appaiano invece oggi una nazione che tende a riassimilare la frontiera al muro, anche în senso letterale. L'idea di frontieră - questo sembrano suggerirci proprio gli attuali sviluppi delle culture politiche nazionali - è în effetti soggetta a mutamenti e anche a capovolgimenti di senso, al punto di rappresentare una cartina di
Polis () [Corola-journal/Science/84976_a_85761]
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quali di solito îl confine funge da simbolică barriera protettiva. È singolare, e insieme significativo, perciò, che gli Stați Uniți appaiano invece oggi una nazione che tende a riassimilare la frontiera al muro, anche în senso letterale. L'idea di frontieră - questo sembrano suggerirci proprio gli attuali sviluppi delle culture politiche nazionali - è în effetti soggetta a mutamenti e anche a capovolgimenti di senso, al punto di rappresentare una cartina di tornasole del grado di coerenza del discorso pubblico e dell
Polis () [Corola-journal/Science/84976_a_85761]
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altro. Îl Sogno Americano, che implicava la garanzia di offrire a ciascuno una uguale chance di affermazione personale e professionale, a prescindere dalla provenienza (e quindi dalle rădici etniche, culturali, religiose, ecc.) degli individui, era coerențe con un'idea di frontieră mobile, destinată a spostarsi sempre più în là, includendo sempre maggiori spazi, territori, opportunità; a ciò și legava un'idea di accoglienza potenzialmente universale, che però nei fatti ha progressivamente ristretto îl proprio significato e îl proprio orizzonte di applicazione
Polis () [Corola-journal/Science/84976_a_85761]
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sempre più în là, includendo sempre maggiori spazi, territori, opportunità; a ciò și legava un'idea di accoglienza potenzialmente universale, che però nei fatti ha progressivamente ristretto îl proprio significato e îl proprio orizzonte di applicazione - e questo perché la frontiera ha finito per cristallizzarsi, caratterizzandosi per la sua immobilità, șino a dover assumere le sembianze fisiche di un Muro (quello al confine con îl Messico 2). L'altra grande incoerenza della politică democratică oggi richiama anche la storia di un
Polis () [Corola-journal/Science/84976_a_85761]
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șino ad annientarlo - îl flusso di cittadini della DDR che și riversava a Berlino Ovest per fuggire dalla condizione di "comunistă coatto" e chiedere asilo politico. Îl Muro di Berlino ha dunque rappresentato più di altri, nel mondo contemporaneo, la frontiera che contiene, la frontiera-barriera che impedisce îl libero passaggio di esseri umani: mă non è certo stato l'unico esempio di frontieră di tal genere (né allora né în séguito). Coloro che contestavano l'esistenza del Muro, e che ne
Polis () [Corola-journal/Science/84976_a_85761]
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e chiedere asilo politico. Îl Muro di Berlino ha dunque rappresentato più di altri, nel mondo contemporaneo, la frontiera che contiene, la frontiera-barriera che impedisce îl libero passaggio di esseri umani: mă non è certo stato l'unico esempio di frontieră di tal genere (né allora né în séguito). Coloro che contestavano l'esistenza del Muro, e che ne negavano la legittimità sotto îl profilo politico, giuridico o semplicemente morale-umanitario, sottolineavano la condizione paradossale e inedită di una città unică mă
Polis () [Corola-journal/Science/84976_a_85761]
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di funzionare: în parte abbattuto, è oggi la testimonianza di un periodo della storia europea. La "fine" di un Muro non è stată però la fine dei muri: superato îl Muro di Berlino, nuovi muri sono stați edificați lungo altre frontiere, peraltro da Paesi che ufficialmente și battevano (per le ragioni sommariamente descritte) contro îl Muro più celebre del XX secolo. Se - come sostiene Wendy Brown - i muri "trasformano psichicamente, socialmente e politicamente un sistema di vită protetto în un rinchiudersi
Polis () [Corola-journal/Science/84976_a_85761]
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funzioni di imprigionamento per sottolineare le più edificanti funzioni dei muri odierni votați a proteggere società libere - non è poi così diverso, come questi paladini vorrebbero far credere, dai muri del ventunesimo secolo"3. În realtà oggi i muri di frontieră prosperano più di prima, e mentre ci și accinge ad analizzarne îl senso, a parlarne, altri muri vengono annunciati, progettati, realizzati. Sotto questo profilo, îl XXI secolo sembra più "fecondo" del precedente. W. Brown, la studiosa statunitense appena citată, si
Polis () [Corola-journal/Science/84976_a_85761]
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muri tendono oggi a ridare sostanza all'immagine degli Stati-nazione come recinti sacri, în una stagione nella quale essi fanno fatica a presentarsi come produttori o garanți di certezze condivise. È evidente che quel che avviene al di là della frontieră - dată la crescente interconnessione economică, tecnologica e anche culturale tra le nazioni - non è più realmente estraneo rispetto a ciò che și presenta entro l'orizzonte delimitato dalla frontieră; ciò che și sottrae al nostro controllo, l'Altro che non
Polis () [Corola-journal/Science/84976_a_85761]
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condivise. È evidente che quel che avviene al di là della frontieră - dată la crescente interconnessione economică, tecnologica e anche culturale tra le nazioni - non è più realmente estraneo rispetto a ciò che și presenta entro l'orizzonte delimitato dalla frontieră; ciò che și sottrae al nostro controllo, l'Altro che non (ri)conosciamo, în realtà è rilevante per noi: le sue azioni hanno ripercussioni al di qua della frontieră. Sicché quest'ultima non ci mette più al riparo dal mondo
Polis () [Corola-journal/Science/84976_a_85761]
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rispetto a ciò che și presenta entro l'orizzonte delimitato dalla frontieră; ciò che și sottrae al nostro controllo, l'Altro che non (ri)conosciamo, în realtà è rilevante per noi: le sue azioni hanno ripercussioni al di qua della frontieră. Sicché quest'ultima non ci mette più al riparo dal mondo dell'Altro, dell'estraneo; la sua barriera è sempre più virtuale, immaginaria, inefficace, ridotta com'è a simbolo di un confine. În realtà, per lo stesso fenomeno del progressivo
Polis () [Corola-journal/Science/84976_a_85761]
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inefficace, ridotta com'è a simbolo di un confine. În realtà, per lo stesso fenomeno del progressivo intensificarsi del grado di "connessione globale" (degli eventi economici, tecnologici, ecc.), è vero anche îl contrario: ciò che avviene al di qua della frontieră și ripercuote în qualche misura anche al di là - mă questo effetto è di solito, per l'osservatore medio nazionale, meno importante, sotto îl profilo politico e psicologico. Vi è chi ha mostrato che la drastică diminuzione della rilevanza delle
Polis () [Corola-journal/Science/84976_a_85761]
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și ripercuote în qualche misura anche al di là - mă questo effetto è di solito, per l'osservatore medio nazionale, meno importante, sotto îl profilo politico e psicologico. Vi è chi ha mostrato che la drastică diminuzione della rilevanza delle frontiere è dovuta al progressivo autonomizzarsi della sfera dell' economico, non più sottoposta, se non per ciò che attiene alla mera "gestione dell'esistente" (utilizzo delle entrate fiscali, ridimensionamento delle spese pubbliche, eventuali politiche redistributive, ecc.), al governo degli Stați e
Polis () [Corola-journal/Science/84976_a_85761]