2,367 matches
-
pot descurca printre sute și sute/ de movile veline,(...)// Hedylus ut potui meritae tibi feci Severa/ e o simplă inscripție transcrisă într-una din sălile/ Lapidariului din Parenzo,/ dedesubtul căreia puteai distinge o cutie/ pentru ținut ața și acele,/ un sul de pînză și un scaun cu spetează" (Hîrtii pe masa mea de lucru). ,Omul concret" nu este însă unul indiferent, impasibil, în pofida funcției sale aparent umile, de grefier al înfățișărilor realului, de predilecție depreciate, rebarbative, ca spre a-i potența
Lirism extravertit by Gheorghe Grigurcu () [Corola-journal/Journalistic/11253_a_12578]
-
EstVest probleme vechi în haine noi Angelo CHIELLI Sabin DRĂGULIN 7 EST-VEST La questione del misticismo: l'accettazione d'una realtà sovrasensibile e di un raccoglimento interiore. Profili comparați tra buddhismo zen, shivaismo, sufismo e mistica cristiana Gianfranco LONGO 13 Sul confine. Letteratura europea tra identità e alterità Leonardo TERRUSI 45 Den Bajazzo ernst nehmen? Ursula OLLENDORF 59 Îl caso Kadare e la censura nei paesi comuniști Genți PUKA 79 Îl revival dei confini: una crisi di identità (o di crescita
Polis () [Corola-journal/Science/84976_a_85761]
-
non esoterico e sacerdotale, mă umano e rivelato, essoterico, comune a tutti perché possibile conoscenza valida ed efficace per chiunque. Tale acquisizione però è verosimile unicamente quale frutto di un'esperienza, non solo sensibile, mă anche spirituale e di raccoglimento sul proprio dolore, affinché tutto ciò che și acquisisce come trascendente fortifichi la realtà sensibile e immanente. Nel kintsugi, anch'esso in-sé e per-sé esperienza, si afferma che quando qualcosa abbia subito una ferita,disvela una storia, ragion per cuidiventa più
Polis () [Corola-journal/Science/84976_a_85761]
-
non appaiano le nostre ferite. A volte ci è stato passato un po' ovunque, anche în famiglia, îl concetto di vergognarsi delle proprie pecche o cadute: non dire niente a nessuno renderebbe costretti ad una difesache non significa affatto lavoro sul proprio sé, come invece îl mujahade nel sufismo descrive e che vuol significare andando a fondo del nostro dolore e della nostră consapevolezza con la vită. Oggi, peraltro, la gran parte di noi occidentali può permettersi di condurre un'esistenza
Polis () [Corola-journal/Science/84976_a_85761]
-
coloro che sfruttano inermi e religioni per accenderne un fuoco di lotta che în realtà sarebbe del tutto privo di fondamento ed assente: sia nell'Islam, come nel giudaismo o nel cristianesimo. Nell'atto del mujahade sufistă, peraltro, îl lavorio sul proprio sé sicompenetra nell'accettazione del dolore altrui nella morte 8; è proprio la fede che realizza la vită come un evento della grazia, perché se la fede muove îl ritorno a Dio, quotidianamente, di certo non și può neppure
Polis () [Corola-journal/Science/84976_a_85761]
-
istante, în cui Dio ha sofferto îl mistero della sua necessità di oltrepassare l'apparente inaccessibile angoscia, al fine di vincerla a dispetto del pericolo della debolezza di essersi potuto rivelare politicamente, come capo per îl dominio della storia e sul mondo. Piuttosto è nella salvezza del dolore che Gesù manifestă e dis-vela tutta la sua bellezza di essere Figlio di Dio, bellezza solo apparentemente e momentaneamente sconfitta dalla morte, bellezza però che risorge come amore di quella Vită che accade
Polis () [Corola-journal/Science/84976_a_85761]
-
dis-vela tutta la sua bellezza di essere Figlio di Dio, bellezza solo apparentemente e momentaneamente sconfitta dalla morte, bellezza però che risorge come amore di quella Vită che accade ancoră nel tempo, perché memoria del mondo 10. D'altronde, riflettendo sul mito di Er, narrato da Platone nel libro X de La Repubblica, non possiamo eludere la nostră attenzione da come ogni castigo possa essere temporaneo, tranne îl castigo riservato ai tiranni, ai politici, al despota Ardieo che Platone nel mito ci
Polis () [Corola-journal/Science/84976_a_85761]
-
proveniențe da epoche passate, fă pensare a cerți rituali d'iniziazione delle tribù arcaiche, o alternativamente a forme autopunitive ed esibizionistiche, mă anche, ad esempio, alla fierezza con la quale gli aborigeni australiani mostrano ai giovani iniziati l'orribile cicatrice sul proprio pene12. La svolta mistica nasce, nonostante strâmbi esibizionismi, sempre da un rapporto che și stima insufficiente tra l'uomo e îl creațo, tra l'uomo e la sua vită avvolta nel mistero della stessa creazione. Îl mondo și costruisce
Polis () [Corola-journal/Science/84976_a_85761]
-
spiritualità russa.Il singolare fondă perciò un contenuto universale e lo rivela come unità di sé nella trasformazione del mondo: questo è un evento che nella spiritualità sia islamică come anche ortodossa, di meditazione del mistero umano e di raccoglimento sul dolore umano, si profila qualeunità di misura di ciò che è interrotto dal dolore. Incarnandosi, Cristo rivela la desacralizzazione del mondo, benché ciò costituisca una prospettiva di sofferenza e di consapevolezza. Mă dopo la caduta dell'uomo, l'abisso tra
Polis () [Corola-journal/Science/84976_a_85761]
-
îl suo riconoscimento quale realtà incontrovertibile che esiste solo, e solo se, non-morta. L'accadimento più irrazionale nella vită, îl verificarsi del suo contrario, necessita esistenzialmente îl mistero di Dio, legittima ontologicamente proprio la vită dell'uomo, permette uno sguardo sul tempo, quasi che la morte fosse la "carta d'identità" della vită. Ecco perché îl mistero della salvezza în Cristo liberă definitivamente l'amore verso di Lui, amore costretto a lottare contro la prigione dell'esistenza per testimoniare la sua
Polis () [Corola-journal/Science/84976_a_85761]
-
osservazione, piuttosto riuscirà ad aprirla al tempo quale concetto trascendente îl tempo continuo-del-mondo (cioè îl χρόνος), poiché îl tempo è concetto, tuttavia contemporaneamente delinea l'ermeneutica del mondo tout court, ed è cardine della cosmologia înțesa quale discorso e riflessione sul mondo, dove lo stesso concetto di tempo, però, individua îl mondo essendo-nel-mondo, caratterizzando altresì l'universo come sua formă imprescindibile e come suo elemento ineludibile (l'αἰών). Esattamente șu tale versante interpretativo, nel corso della trattazione della problematică tempo legată
Polis () [Corola-journal/Science/84976_a_85761]
-
mondo (nell'accezione greca di κόσμος, cioè ordine), quel tempo che specifică circostanze ristrette della stessa formă continuă e della forza storica e fisica del mondo. Per tale ragione l'attenzione è stată soprattutto poi rivolta a una meditazione generale sul volto dell' eterno che și configura în Cristo: è infatti proprio tale accezione di tempo continuo che scandisce l'avvenire molteplice del mondo e îl divenire suo variabile, denotando lo sviluppo della formă, perenne nella continuità del fenomeno che ravvolge
Polis () [Corola-journal/Science/84976_a_85761]
-
una forțe alleanza con molti/per una settimana e, nello spazio di metà settimana,/farà cessare îl sacrificio e l'offerta;/sull'ala del tempio porrà l'abominio della desolazione/e ciò sarà șino alla fine,/fino al termine segnato sul devastatore", Dn, 9, 27; mă anche ibid., 11, 31; 12, 11; poi Mt, 24, 15. 6 Gv, 19, 34. 7 Cfr. Corano, Sura XXIX, vv. 20-23. 8 Cfr. Corano, Sura LXXVII, vv. 45-50. 9 Ct, 8, 6-7. 10 Dice Javier
Polis () [Corola-journal/Science/84976_a_85761]
-
pensasse alla musica ed alla danza. Eppure la gente continuava ad affluire în teatro che era ormai strapieno. All'interno faceva un caldo insopportabile. Eva Mysliwic, una quacchera, era anche lei presente con me. Quando îl primo musicista mise piede sul palcoscenico sentì intorno a sé la gente che singhiozzava. Poi, quando comparvero i ballerini con i loro costumi laceri, confezionati în casa alla meno peggio, tutti scoppiarono în lacrime: vecchi, bambini, giovani, soldați. Și sarebbe potuti uscire dal teatro în
Polis () [Corola-journal/Science/84976_a_85761]
-
classico, vol. III, Laterza, Roma-Bari, 1983, pp. 453-457. 34 Ibid., pp. 145 e 173. 35 "La sofferenza di Gesù nel Getsemani fu di tale entità ed eccezionalità da provocare questo raro fenomeno: sudore di sangue. Sangue di Gesù che affiora sul suo volto e cade în terra; sangue che è un'altra - o l'identica - manifestazione del rinnovato 'sì' di Gesù al piano di redenzione del Padre e che și sparge già a remissione dei noștri peccati, anticipando la Croce", così
Polis () [Corola-journal/Science/84976_a_85761]
-
natură e dell'identità. Scritti del 1802, Guerini e Associati, Milano, 2002. ŚRĪ, Bṛhad-bhăgavatămṛta, Gaudiya Vedanta Publications, Sân Pablo (CĂ), UȘA, 2015. STEIN, Edith, Scientia Cruciș, Ed. OCD, Romă, 1998. TUCCI, Giuseppe, Storia della filosofia indiană (1957), Laterza, Roma-Bari, 1987. Sul confine. Letteratura europea tra identità e alterità (On the border. European Literature between Identity and Alterity) Leonardo TERRUSI Abstract. The theme of European identity, seen from the perspective of literature, on the one hand deals with a series of theoretical
Polis () [Corola-journal/Science/84976_a_85761]
-
concependola insomma "come una sorta di arcipelago: un insieme di spazi (nazionali) ognuno dei quali produce una (e una sola) mutazione formale"7. Moretti cita Barraclough, Chabod e Morin come esempi 900eschi della teși discontinuista, cui și dovrebbero certo aggiungere, sul piano specificamente storico-letterario, îl Paul Zumthor di Leggere îl medioevo e l'Hans Robert Jauss di Alterità e modernità nella letteratura medievale. Mă già Erich Auerbach o Thomas S. Eliot ritenevano che l'identità letteraria europea, piuttosto che discendere da
Polis () [Corola-journal/Science/84976_a_85761]
-
la cui essenza, scrive Milan Kundera, sarebbe appunto "deposta come în uno scrigno d'argento dentro la storia del romanzo"14). Esiste tuttavia la possibilità, forse più suggestiva, anche alla luce di quanto și è detto sopra, di concentrarsi semmai sul suo 'negativo', cioè sulle forme e le modalità con cui nei testi letterari și manifestă la figură del 'non europeo', che funge în sostanza da sponda e limite per delineare lo stesso profilo identitario occidentale. Și tratta, com'è evidente
Polis () [Corola-journal/Science/84976_a_85761]
-
assume îl valore di 'trascendenza dell'io' attraverso un dialogo con l'Altro (anzi con l'autrui, per dirla con l'autore)15; o Michel Foucault, la cui riflessione è tutta attraversata (segnatamente nelle Parole e le cose) dall'"interrogazione sul limite, inteso innanzitutto quale linea di demarcazione e di correlazione tra identità e alterità"16; o ancoră, per citare soltanto un altro referente di questo discorso, Pierre Bourdieu, con la sua 'distinzione' tra alterità, înțesa come mera percezione dell'Altro
Polis () [Corola-journal/Science/84976_a_85761]
-
magnanimo', în particolare nella novellistica 4-500esca, în cui ad accenti di rifiuto e di paura și alternă una prospettiva più favorevole e aperta nei suoi confronti, com'è stato messo în rilievo da una ormai solidă tradizione di studi critici sul tema19. Și proverà qui a verificarlo analizzando la celebre storia del 'moro di Venezia'; mă non nella versione del celeberrimo play shakespeariano, a cui corre subito îl pensiero, bensì în quella del suo 'prototesto' italiano, la settima novella della Deca
Polis () [Corola-journal/Science/84976_a_85761]
-
suicida, come nella tragedia, mă è ucciso dai parenti della moglie, dopo essere stato esiliato dai veneziani (al servizio dei quali era come comandante della guarnigione di 'Cipri'). Anche quest'ultimo aspetto contribuisce almeno parzialmente ad alleggerire îl giudizio morale sul protagonista, la cui figură, come sostiene Karina Feliciano Attar, presenta tratti tali da fare della novella un'esplorazione degli stereotipi etnici circolanti nell'immaginario del XVI sec., esprimendo da una parte le ansie sugli incontri interculturali (îl 'matrimonio interetnico' tra
Polis () [Corola-journal/Science/84976_a_85761]
-
città calviniane sono certo, dichiaratamente, 'luoghi mentali', tanto per la voce narrante 33, quanto per la prospettiva d'autore, per îl quale esse divengono occasione per intrecciare un serrato dialogo, pur volutamente aperto, frammentario e paradossale, con la contemporaneità occidentale, sul piano teoretico-linguistico, filosofico, narratologico, mă anche șu quello della realtà urbanistica, politica e sociale di fine Novecento. Semplificando, ogni città diviene 'figură' di un tema cruciale per la cultura occidentale, cui agganciare suggestioni leggibili, e così infatti lette, în plurime
Polis () [Corola-journal/Science/84976_a_85761]
-
questa frase fornisce forse anche un'epigrafica sintesi del tema che și è qui indagato sotto l'ottica di due specimina (Giraldi e Calvino) quanto mai distanți, mă altrettanto eloquenti ad illustrare alcune delle modalità con cui la letteratura riflette sul rapporto tra identità europea e sua alterità. Note 1 C. Wickham, L'eredità di Romă. Storia d'Europadal 400 al 1000 d.C, Laterza, Roma-Bari, 2015. 2 R. Brubaker, F. Cooper, Beyond 'identity', Theory and Society, 29 (2000), pp. 1-47
Polis () [Corola-journal/Science/84976_a_85761]
-
S. Bassi (edd.) Visions of Venice în Shakespeare, Farnham and Burlington, Ashgate, 2011, pp. 47-64. 23 Analogamente Pucci, "La vertù", p. 8, applica le categorie di distinzione e gerarchizzazione per l'identificazione del foreign a due altre novelle giraldiane incentrate sul rapporto tra cristiani e musulmani. 24 Senza voler riprendere l'ipotesi, avanzata a proposito della versione shakespeariana, che și trattasse appunto di un cognome, 'Moro' (R. L. BROWN, Ragguagli sulla vită e sulle opere di Marin Sanuto, Alvisopoli, Venezia, 1837
Polis () [Corola-journal/Science/84976_a_85761]
-
dai crimini hitleriani. I morți, i deportați, i torturați, quanti hanno solo sofferto la fame e îl freddo, insomma tutta l'Europa distrutta indică i responsabili dei propri mâli în un linguaggio appropriato al suo stato morale: con un discorso sul male e sulla responsabilità del male, dissimulato però în una teologia della storia". E poi șu quello che tutto questo per gli intellettuali dell'Est e dell'Ovest: "A un altro livello questa teologia piace agli intellettuali, come conferma della
Polis () [Corola-journal/Science/84976_a_85761]