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pierderii mântuirii sufletului: O, glorioase stele; O, univers plin de mari virtuți, de la care eu recunosc totul, oricare mi-ar fi infernul (O, glorose stele, o, lume pregno Di gran"virtu, dal quale io riconosco Tutto, qualche si sia il mio ingegno)-paradisul XXII, 112 Curînd, ultima tranșee a fost cucerită. Scaunul Sf. Petru devine binevoitor cu astrele și protectorul adoratorilor acestora. Iată-i pe Leon al III-lea, Silvestru al II-lea, Honoriu al III-lea, Clement al IV-lea
Astrologia odinioara si azi by Constantin Arginteanu [Corola-publishinghouse/Science/295559_a_296888]
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funebre și baroce din "L'usignolo della chiesa cattolica" (1958) sau în romanul "Sognando una cosa" (1962), o idilică evocare a luptelor țăranilor friulani (mama autorului având această obârșie). Tot din acești ani sunt povestirile autobiografice "Acte impure" și "Amado mio", editate postum (1982). În 1949, acuzat de corupere de minori, Pasolini este dat afară din învățământ și expulzat din Partid. Se mută la Roma, împreună cu mama sa. Este fascinat de vitalitatea subproletariatului roman, căruia îi reinventează limbajul, între jargon și
Europa în cincizeci de romane by Geo Vasile [Corola-publishinghouse/Science/1435_a_2677]
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provocare. Se repliază în scrierea de scenarii cinematografice; poetul însă iese în arenă cu "Le ceneri di Gramsci" (1957), versuri însuflețite de daimonul său revoluționar în tandem cu pasiunea regresiunii. Vor urma încă două volume de poezie: "La religione del mio tempo" (1961) și "Poesia in forma di rosa" (1964). În 1961 Pasolini debutează ca regizor de cinema cu "Accatone", ce-l va propulsa în prima linie a filmului italian și european; celebritate confirmată de pelicule ulterioare ca "Mamma Roma", "Vangelo
Europa în cincizeci de romane by Geo Vasile [Corola-publishinghouse/Science/1435_a_2677]
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Mihail Neamțu nu e o persoană, ci un comitet, atât de variat, prolific și erudit îi e scrisul.” Mircea Platon, Convorbiri literare * „Intento a cogliere i «segni del tempo» e ad interpretarli con intelligenza cristiana, Mihail Neamțu - molto lucidamente, a mio parere - nel proporre una meditazione teologica sul senso della storia, non scorge contrapposizione tra impostazione teologica ed esperienza della libertà in ogni persona. Mi sembra immediato ravvisare in queste riflessioni l’eredità spirituale e intellettuale dell’umanesimo cristiano alle sue
[Corola-publishinghouse/Science/1998_a_3323]
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infausti e brevi, / questo d'ignoto amante inno ricevi. (vv. 54-55) Al conte Carlo Pepoli: (...) quando mi fia / ogni beltate o di natură o d'arte, / fatta inanime e muta; ogni alto senso, / ogni tenero affetto, ignoto e strano; / del mio solo conforto allor mendico, / altri studi men dolci, în ch'io riponga / l'ingrato avanzo della ferrea vită / eleggerò. (vv. 133-140) Îl Risorgimento: Nessuno ignoto ed intimo / affetto în voi non brilla: / non chiude una favilla / quel bianco petto în
Leopardi în secolul XX : cazul Quasimodo by Aurora Firţa [Corola-publishinghouse/Science/1445_a_2687]
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non brilla: / non chiude una favilla / quel bianco petto în se. (vv. 137-140) La Ginestra o îl fiore del deserto: (...) le nostre stelle / o sono ignote, o così paion come / essi alla terra, un punto / di luce nebulosa; al pensier mio / che sembri allora, o prole / dell'uomo? (vv. 180-183) 2. ignoto în poezia lui Salvatore Quasimodo 533 Vento a Tìndari: A te ignota è la terra / ove ogni giorno affondo / e segrete sillabe nutro: (...). Angeli: Perduta ogni dolcezza în te
Leopardi în secolul XX : cazul Quasimodo by Aurora Firţa [Corola-publishinghouse/Science/1445_a_2687]
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poco pane în dono. Di frescă donna riversa în mezzo ai fiori: Fuori era notte / e gli aștri seguivano preciși / ignoti cammini în curve d'oro (...). Metamorfosi nell'urna del sânto: (...) sânto ignoto: gemono al seme sparso / larve verdi: / îl mio volto è loro primavera. Convalescenza: Farsi amore un'altra morte sento / ignota a me, mă più di questa tarda, / che mi spinge sovente alle sue forme. Mobile d'astri e di quiete: e battere di mani ed una voce / dolcezze
Leopardi în secolul XX : cazul Quasimodo by Aurora Firţa [Corola-publishinghouse/Science/1445_a_2687]
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uno, più solo, / battere fondo del vento: / di notte. Curva minore: E fammi vento che naviga felice, / o seme d'orzo o lebbra / che sé esprima în pieno divenire. Foce del fiume Roia: Un vento grave d'ottoni / mortifica îl mio canto, / e tu soffri a grembo aperto / la voce disumana. Dormono selve: Dormono selve / di verde serene, di vento, / pianure dove lo zolfo / era l'estate dei miti / immobile. Convalescenza: Îl vento s'innesta / docile al mio sangue, / ed è
Leopardi în secolul XX : cazul Quasimodo by Aurora Firţa [Corola-publishinghouse/Science/1445_a_2687]
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ottoni / mortifica îl mio canto, / e tu soffri a grembo aperto / la voce disumana. Dormono selve: Dormono selve / di verde serene, di vento, / pianure dove lo zolfo / era l'estate dei miti / immobile. Convalescenza: Îl vento s'innesta / docile al mio sangue, / ed è già voce e naufragio, / mani che rinascono: // mani conserte o palmă a palmă giunte / în distesa rinuncia. Vită nascosta: (...) e îl vento, îl fresco vento non versa / telai di suoni e chiarità improvvise, / e quando tace anche
Leopardi în secolul XX : cazul Quasimodo by Aurora Firţa [Corola-publishinghouse/Science/1445_a_2687]
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fra i chiusi dei pastori. Piazza Fontana: Non a me più îl vento fra i capelli / caro dilunga, e delusa è la fronte: / înclină îl capo docile ai fanciulli / sulla piazza, agli alberi rossi în curva. (...) Se ne va îl mio dominio da te; rapido / muta: così contro îl vento nero / delle finestre, l'acqua della fontana / în pioggia leggera. L'alto veliero: "Io sono stanco di tutte quest'ali che battono / a tempo di remo, e delle civette / che fanno
Leopardi în secolul XX : cazul Quasimodo by Aurora Firţa [Corola-publishinghouse/Science/1445_a_2687]
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alto / dividono le logge, (...). Giorno dopo giorno: Con noi la morte ha più volte giocato: / s'udiva nell'aria un battere monotono di foglie / come nella brughiera se al vento di scirocco / la folaga palustre sale sulla nube. Uomo del mio tempo: Dimenticate, o figli, le nuvole di sangue / salite dalla terra, dimenticate i padri: / le loro tombe affondano nella cenere, / gli uccelli neri, îl vento, coprono îl loro cuore. Lamento per îl Sud: La lună roșa, îl vento, îl tuo
Leopardi în secolul XX : cazul Quasimodo by Aurora Firţa [Corola-publishinghouse/Science/1445_a_2687]
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terra, dimenticate i padri: / le loro tombe affondano nella cenere, / gli uccelli neri, îl vento, coprono îl loro cuore. Lamento per îl Sud: La lună roșa, îl vento, îl tuo colore / di donna del Nord, la distesa di neve... / Îl mio cuore è ormai șu queste praterie / în queste acque annuvolate dalle nebbie. Epitaffio per Bice Donetti: Da poco fu giocata dalla morte / mentre guardava quieta îl vento dell'autunno / scrollare i râmi dei platani e le foglie / della grigia casă
Leopardi în secolul XX : cazul Quasimodo by Aurora Firţa [Corola-publishinghouse/Science/1445_a_2687]
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ch'ancor tenea, della diletta Elvira / postași al cor, che gli ultimi battea / palpiți della morte e dell'amore, / oh, disse, Elvira, Elvira mia! (vv. 77-81) Deh quanto, Elvira, / quanto debbo alla morte! Ascoso innanzi / non ți fu l'amor mio per alcun tempo; / non a te, non altrui; che non și cela / vero amore alla terra. (vv. 85-89) Due cose belle ha îl mondo: / amore e morte. All'una îl ciel mi guida / în sul fior dell'età; nell'altro
Leopardi în secolul XX : cazul Quasimodo by Aurora Firţa [Corola-publishinghouse/Science/1445_a_2687]
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nomi strani, e spesso / argomento di riso e di trastullo, / son dottrina e saper; che m'odia e fugge, / per invidia non già, che non mi tiene / maggior di sé, mă perché tale estima / ch'io mi tenga în cor mio, sebben di fuori / a persona giammai non ne fo segno. / Qui passo gli anni, abbandonato, occulto, / senz'amor, senza vită; (vv. 25-39) La quiete dopo la tempesta: Sì dolce, sì gradita / quand'è, com'or, la vită? / quando con tanto
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e della pietà mutevole del canto / che amore mi germina / d'uomini e di morte. Convalescenza: Farsi amore un'altra morte sento / ignota a me, mă più di questa tarda, / che mi spinge sovente alle sue forme. Canto di Apòllion: Mio amore, io qui mi dolgo / senza morte, solo. Nel senso di morte: (...) nel senso di morte, / eccomi, spaventato d'amore. Lettera: La vită / non è în questo tremendo, cupo, battere / del cuore, non è pietà, non è più / che un
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è în questo tremendo, cupo, battere / del cuore, non è pietà, non è più / che un gioco del sangue dove la morte / è în fiore. (...) O neppure la morte oră consolă / più i vivi, la morte per amore? Uomo del mio tempo: Eri nella carlinga, / con le ali maligne, le meridiane di morte, / t'ho visto dentro îl carro di fuoco, alle forche / alle ruote di tortură. T'ho visto: eri tu, / con la tua scienza esatta persuasa allo sterminio, / senza
Leopardi în secolul XX : cazul Quasimodo by Aurora Firţa [Corola-publishinghouse/Science/1445_a_2687]
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amore, pietà, la terra / che sgretola la natură inseparabile, îl livido / suono della solitudine, posso cădere dalla vită. Lungo l'Isar: Mă dove battono / i tuoi tamburi, amore? (...) e io penso a te che ascolti (...) residui / di meditazioni dentro îl mio corpo / e îl rumore della morte nel suo arco / continuo e la mia domanda assoluta / che și chiude. Îl silenzio non m'inganna: Scrivo parole e analogie, tento / di tracciare un rapporto possibile / tra vită e morte. (...) Ciò che deve
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muto e fosco, / antichi danni e scellerato scorno, / e d'ira e di pietà pallido îl giorno. (vv. 69-76) (...) tu le cure infelici e i fati indegni / tu de' mortali ascolta, / vagă natură, e la favilla antică / rendi allo spirto mio; (vv. 88-91) Inno ai Patriarchi: E se di vostro antico / error che l'uman seme alla tiranna / possa de' morbi e di sciagura offerse, / grido antico ragiona, altre più dire / colpe de' figli, e irrequieto ingegno, / e demenza maggior l
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i sollazzi e le festose / mie voci al tempo che l'acerbo, indegno / mistero delle cose a noi și mostră / pien di dolcezza; (vv. 67-73) Ahi, mă qualvolta / a voi ripenso, o mie speranze antiche, / ed a quel caro immaginar mio primo; (vv. 87-89) Ahi Nerina! În cor mi regna / l'antico amor. Se a feste anco talvolta, / se a radunanze io movo, infra me stesso / dico: o Nerina, a radunanze, a feste / tu non ți acconci più, tu più non
Leopardi în secolul XX : cazul Quasimodo by Aurora Firţa [Corola-publishinghouse/Science/1445_a_2687]
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radunanze io movo, infra me stesso / dico: o Nerina, a radunanze, a feste / tu non ți acconci più, tu più non movi. (vv. 157-161) Amore e morte: Me certo troverai, qual și sia l'ora / che tu le penne al mio pregar dispieghi, / erta la fronte, armato, / e renitente al fâțo, / la mân che flagellando și coloră / nel mio sangue innocente / non ricolmar di lode, / non benedir, com'usa / per antică viltà l'umana gente; (vv. 108-116) Sopra un basso rilievo
Leopardi în secolul XX : cazul Quasimodo by Aurora Firţa [Corola-publishinghouse/Science/1445_a_2687]
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tu più non movi. (vv. 157-161) Amore e morte: Me certo troverai, qual și sia l'ora / che tu le penne al mio pregar dispieghi, / erta la fronte, armato, / e renitente al fâțo, / la mân che flagellando și coloră / nel mio sangue innocente / non ricolmar di lode, / non benedir, com'usa / per antică viltà l'umana gente; (vv. 108-116) Sopra un basso rilievo antico sepolcrale, dove una giovane morta è rappresentata în atto di partire, accomiatandosi dai suoi Palinodia al marchese
Leopardi în secolul XX : cazul Quasimodo by Aurora Firţa [Corola-publishinghouse/Science/1445_a_2687]
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viltà l'umana gente; (vv. 108-116) Sopra un basso rilievo antico sepolcrale, dove una giovane morta è rappresentata în atto di partire, accomiatandosi dai suoi Palinodia al marchese Gino Capponi: Così vedendo, / e meditando sovra i larghi fogli / profondamente, del mio grave, antico / errore, e di me stesso, ebbi vergogna. (vv. 34-37) E di che tratto innanzi, / se al moderno și opponga îl tempo antico, / filosofando îl saper nostro è scorso! (vv. 224-226) La Ginestra o îl fiore del deserto: Torna
Leopardi în secolul XX : cazul Quasimodo by Aurora Firţa [Corola-publishinghouse/Science/1445_a_2687]
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vv. 289-294) 8. antico în poezia lui Salvatore Quasimodo Antico inverno: Desiderio delle tue mani chiare / nella penombra della fiamma: / sapevano di rovere e di roșe; / di morte. Antico inverno. Nell'antica luce delle maree: Città d'isola / sommersa nel mio cuore, / ecco discendo nell'antica luce / delle maree, presso sepolcri / în riva all'acque / che una letizia scioglie / d'alberi sognati. Dormono selve: La terra moriva sulle acque / antiche mani nei fiumi / coglievano papiri. Primo giorno: Una pace d'acque
Leopardi în secolul XX : cazul Quasimodo by Aurora Firţa [Corola-publishinghouse/Science/1445_a_2687]
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1942, p. 188. 43 Giosuè Carducci, Lettere, vol. IX , Bologna, 1942, pp. 256-257. 44 Nei giorni più triști dell'esilio incontravo un compagno di sventura per parlare di Giacomo Leopardi. Era îl nostro poeta di tutti i giorni, ed îl mio amico me ne ragionava con un'ammirazione appassionata e malinconica. Lo rividi alcuni anni fă. (...) Mi fece un sorriso sardonico che mi spaventò: Leopardi! Oră io mi son fatto seguace della filosofia positiva, e gitto via l'ozioso fantasticare, e
Leopardi în secolul XX : cazul Quasimodo by Aurora Firţa [Corola-publishinghouse/Science/1445_a_2687]
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Ricciardi, Napoli, 1909, p. 9. 78 În eseul "Lo svolgimento della lirica dannunziana", La rassegna della letteratura italiană, 1-2, ianuarie iunie 1953, pp. 5-19. 79 Renzo Negri, op. cît., p. 48. 80 Lux lucet în tenebris; Maestro, alcuno conosce îl mio tormento; mă a Voi oso chiedere una parolă: di fede o di morte. Salute, Salvatore Quasimodo în Anna de Stefano, Un ignoto disperato messaggio di Quasimodo a D'Annunzio în http://www.salvatore-quasimodo.it/ermetismo 5.htm. 81 Noi gli
Leopardi în secolul XX : cazul Quasimodo by Aurora Firţa [Corola-publishinghouse/Science/1445_a_2687]