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dimensione finita: l'uomo, în grado di comprendere e valutare l'universo quale realtà presente, allo stesso modo del mondo afferrato e risolto (nella semantica di erfassen) nella sua illimitatezza, sebbene differenziabile nelle molteplicità del senso e nelle variabilità del tempo e delle sue interpretazioni. Ogni metamorfosi ha îl suo tempo che non muta mai e che resta appeso a quella linea che s'intravede chiara e pulita all'orizzonte, luce che sgorga dalla volontà di amore al vertice di questa
Polis () [Corola-journal/Science/84976_a_85761]
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l'universo quale realtà presente, allo stesso modo del mondo afferrato e risolto (nella semantica di erfassen) nella sua illimitatezza, sebbene differenziabile nelle molteplicità del senso e nelle variabilità del tempo e delle sue interpretazioni. Ogni metamorfosi ha îl suo tempo che non muta mai e che resta appeso a quella linea che s'intravede chiara e pulita all'orizzonte, luce che sgorga dalla volontà di amore al vertice di questa terra nell'attimo stesso în cui îl cielo pare unirsi
Polis () [Corola-journal/Science/84976_a_85761]
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percepisce pur sempre qualcos'altro quasi ignorato, che aveva canzonato la sua attenzione eppure canonizzato la sua minuziosa osservazione, qualcosa di maggiore che non oppone all'illimitatezza l'indeterminato, che non colpisce la pluralità di osservazioni dello spazio e del tempo, cioè un'isometria che non possiede questi ultimi principi, mă che tuttavia li consumă e li rigenera în una formă del mondo continuamente eternă perché indeterminabilmente accanto all'uomo, accanto a noi sempre presente: îl Verbo di Dio e la
Polis () [Corola-journal/Science/84976_a_85761]
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allo stesso modo l'evento, in-sé sempre entropico, evidenzia elemenți discreți del mondo e della natură, cioè proprio le temporalizzazioni che tuttavia permettono le continue trasformazioni della formă del mondo. Îl significato temporale del mondo indică, dunque, îl riconoscimento del tempo(Zeiterkennung), sostanza dello stesso concetto: s'individua îl concetto e dalla sua interpretazione și ottiene îl significato di una temporalità definită, segmentodella formă continuă del tempo cosmologico, primo passaggio verso la rivelazione del mondo quale segreto racchiuso nel tempo. Peraltro
Polis () [Corola-journal/Science/84976_a_85761]
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della formă del mondo. Îl significato temporale del mondo indică, dunque, îl riconoscimento del tempo(Zeiterkennung), sostanza dello stesso concetto: s'individua îl concetto e dalla sua interpretazione și ottiene îl significato di una temporalità definită, segmentodella formă continuă del tempo cosmologico, primo passaggio verso la rivelazione del mondo quale segreto racchiuso nel tempo. Peraltro îl confine ultimo aristotelico, l'αἰών, ultimo în quanto però comprendente di ogni possibile confine del cielo, cioè proprio l'intero tempo mistico nella sua pienezza
Polis () [Corola-journal/Science/84976_a_85761]
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del tempo(Zeiterkennung), sostanza dello stesso concetto: s'individua îl concetto e dalla sua interpretazione și ottiene îl significato di una temporalità definită, segmentodella formă continuă del tempo cosmologico, primo passaggio verso la rivelazione del mondo quale segreto racchiuso nel tempo. Peraltro îl confine ultimo aristotelico, l'αἰών, ultimo în quanto però comprendente di ogni possibile confine del cielo, cioè proprio l'intero tempo mistico nella sua pienezza di svolgimento în uno spazio indefinibile, în virtù del fatto di comprendere ogni
Polis () [Corola-journal/Science/84976_a_85761]
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segmentodella formă continuă del tempo cosmologico, primo passaggio verso la rivelazione del mondo quale segreto racchiuso nel tempo. Peraltro îl confine ultimo aristotelico, l'αἰών, ultimo în quanto però comprendente di ogni possibile confine del cielo, cioè proprio l'intero tempo mistico nella sua pienezza di svolgimento în uno spazio indefinibile, în virtù del fatto di comprendere ogni cosa, questione poștă già da Anassagora, ritorna a un livello di riflessione superiore e però nuova, giacché questo limite è "incorporeo" e ci
Polis () [Corola-journal/Science/84976_a_85761]
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o 'storia portante' che alla peste decameroniana sostituisce îl sacco di Romă del 1527 (evento capitale, manco a dirlo, per l'identità cristiano-occidentale), dal quale appunto la brigata dei narratori decide di allontanarsi per mare, trascorrendo îl lungo e periglioso tempo della navigazione în dialoghi e novelle 20. A parte Disdemona, tutti i personaggi sono nella novella designați con epiteti generici: îl CapitanoMoro (colui che diverrà Othello), l'Alfieri (îl futuro Iago), sua moglie (Emilia), îl Capo di Squadra (poi Michael
Polis () [Corola-journal/Science/84976_a_85761]
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ascritto ai mori27), șu cui fanno levă le trame dell' Alfieri. Apparentemente, è Disdemona a cedere per prima a uno stereotipo razziale, nel momento în cui, notando i segni incipienți della gelosia del marito verso îl Capo di squadra, un tempo suo caro amico, ricorre al pregiudizio sulla natură irascibile e passionale dei mori: "voi mori sete di natură tanto caldi ch'ogni poco di cosa vi move ad îra e a vendetta" (21). Eppure, la successiva sua reazione di stupore
Polis () [Corola-journal/Science/84976_a_85761]
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mondiale all'Istituto Gorkij di Mosca. Istituto che fu costretto ad abbandonare nel 1961 a causa della rottura del rapporto diplomatico tra l'Albania di Hoxha e l'URSS. Iniziò la sua carriera come giornalista per diventare famoso în breve tempo dopo la pubblicazione del suo primo romanzo Îl generale dell'armata morta nel 1963. Îl caso Kadare și presenta da subito complicato e non facile a categorizzare. Sia detto da subito: nelle sue ultime interviste Kadare rifiuta la definizione di
Polis () [Corola-journal/Science/84976_a_85761]
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artistică della Francia, all'epoca dell'occupazione nazistă, si arrestasse per rendere evidente la brutale violenza del regime nazionalsocialista. Altra opinione è quella per la quale la letteratura deve essere giudicata secondo leggi che le sono proprie, valide în ogni tempo ed în ogni luogo ed în virtù delle quali la giudichiamo buona o cattiva e non secondo canoni estetici che fanno riferimento ad una ideologia, sia essa comunistă o anticomunista o fascista 2". Kadare, quindi, sembra cerchi di reindirizzare i
Polis () [Corola-journal/Science/84976_a_85761]
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dei figli che giudicano i padri. Vorremmo analizzare meglio questo concetto. Giudicare ex post comportă i rischi di un'inautenticità delle posizioni, come quella da cui mette în guardia qui sopra Kadare, e per le nuove generazioni, quelle che îl tempo comunistă non l'hanno vissuto, comportă îl rischio della sottovalutazione delle situazioni. É molto difficile, în effetti, oggi spiegare perché costasse così caro e fosse così raro îl coraggio civile di opporsi apertamente alla nomenclatura, da dentro, durante i regimi
Polis () [Corola-journal/Science/84976_a_85761]
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în Albania, e che può essere denominată come letteratura del realismo socialistă non schematica 9". Quello che, quindi, mânca alla letteratura di Kadare perché diventi una letteratura del dissenso, che sarebbe come dire perché dică tutta la verità sul suo tempo, è ciò che viene meno a causa dell'autocensura dell'autore. Per produrre una visione della realtà edulcorata, în modo tale da superare quella onnipresente macchina censoria, , che vegliava sulle arti în Albania come în tutti i paesi della cortina
Polis () [Corola-journal/Science/84976_a_85761]
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di una menzogna, è la riduzione dell'opera letteraria în un pamphlet. Questo coincide con îl momento quando lo scrittore uccide îl suo doppio e liberandosi una volta per tutte dalla prudenza, dall' umiliazione e dalla vergogna accumulate per lungo tempo, fă cădere le metafore, scioglie le perifrasi. Mandel'štam scriverà în un momento simile - ci ricorda Kiš - la sua poesia șu Stalin, poesia di liberazione dall'autocensura che gli costerà la vită. Lo scrittore che și serve în questo caso
Polis () [Corola-journal/Science/84976_a_85761]
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space" în which it is located. Keywords: borders, democracy, space, sovereignty, nomos. Confini e nemici Îl confine racchiude fisicamente, mă ancor più simbolicamente, l'universo di ciò che è (o prevediamo sia) familiare, noto, affine a noi. I confini, un tempo approssimativi, si sono fatti sempre più preciși, mân mano che la razionalità modernă estendeva îl suo campo d'azione, assieme e grazie al ruolo dello Stato - a sua volta frutto della razionalizzazione del "politico". Non è, în ogni caso, lo
Polis () [Corola-journal/Science/84976_a_85761]
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saccheggio, o anche non propriamente "antiche", come quella dell'occupazione militare. Îl confine è l'orizzonte ultimo șino al quale și spinge ciò che per noi è certo e conosciuto; sebbene oggi, con la comunicazione che viaggia sul Web în tempo reale, i popoli vicini non siano più realmente degli sconosciuti o degli "oggetti misterioși", di fatto essi incarnano ciò che è Altro e diverso e che - per quanto possiamo sforzarci di documentarci - per îl nostro immaginario resta un estraneo indecifrabile
Polis () [Corola-journal/Science/84976_a_85761]
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îl "suolo patrio", i rapporti fra Stați sono influenzati dallo sviluppo di una vera e propria "scienza delle frontiere". Non necessariamente la frontiera è però sinonimo di muro e dunque di immobilità. Nell'immaginario politico statunitense, ad esempio, per lungo tempo la frontiera ha anzi rappresentato un orizzonte provvisorio, da superare, ovvero îl luogo da cui ripartire ogni volta per affrontare nuovi spazi sfidando le incognite rispetto alle quali di solito îl confine funge da simbolică barriera protettiva. È singolare, e
Polis () [Corola-journal/Science/84976_a_85761]
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și associano a ordinamenti democratici: proprio gli Stați che riconoscono la necessità di estendere i diritti delle persone sembrano oră propensi a delimitare, demarcare îl loro raggio d'azione territoriale e a contenere i flussi di persone. Ciò che un tempo (non molto lontano) appariva caratteristica precipua di regimi autocratici e specialmente comuniști - delimitare, separare, contenere - oggi diventa linea d'azione e tendenza di pensiero delle democrazie. Alcuni studioși attribuiscono questo "nuovo corso" delle democrazie occidentali alle trasformazioni șubițe dagli Stați
Polis () [Corola-journal/Science/84976_a_85761]
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e qualsiasi violenza è giustificabile. È în questo aspetto connesso all'idea stessa di "potere sovrano" degli Stați che - fă notare Schmitt - trova îl proprio fondamento l'ideologia colonialista che impregna di sé l'Europa e l'Occidente per molto tempo 13. "Se seguiamo la teoria di Schmitt sulla relazione tra recinzione e nomos, ciò che è "beyond the pale" [al di là della palizzata] è incivile în due sensi, diverși mă politicamente correlati: indică îl punto în cui finisce la
Polis () [Corola-journal/Science/84976_a_85761]
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La sovranità qui diventa asimmetrica: chi è estraneo allo spazio del "nomos civilizzato" non ha diritto di stabilire e tracciare i confini di un proprio nomos e di porre quindi le condizioni per dar vită alla propria sovranità. Per lungo tempo la sovranità - nonostante și presenti în astratto fin dall'inizio come un concetto universale, applicabile în qualunque parte del mondo - è uno strumento di dominio che gli europei riservano a sé stessi, perlomeno nell'àmbito geografico che riescono a controllare
Polis () [Corola-journal/Science/84976_a_85761]
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dello Stato-nazione, immettendo progressivamente nelle sue prassi e nelle sue norme l'idea che la funzione di governo possa essere attribuita a diverse élite dirigenți che și alternano sulla base di una "scelta fra pari", e solo în un secondo tempo - una volta che la funzione di governo, ovvero quella che più di altre incarna la sovranità dello Stato, è stată messa al sicuro grazie alla comprovata capacità di élite che și alternano în "leale competizione" - și può procedere all'allargamento
Polis () [Corola-journal/Science/84976_a_85761]
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la democrazia, nella sua essenza, è abbattimento di barriere, insofferenza per gli spazi preclusi e recintati, rimescolamento di centro e periferia. Îl processo storico ha prodotto îl legame tra Stato-nazione sovrano e democrazia, e per superare questo legame, superando al tempo stesso una contraddizione sempre più lacerante, quest'ultima dovrebbe emanciparsi dalla storia e dai suoi retaggi. La democrazia, insomma, per affermare compiutamente se stessa, deve separarsi idealmente dalla propria origine contingențe 22. Tra tutti gli ordinamenti politici, la democrazia è
Polis () [Corola-journal/Science/84976_a_85761]
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dată atunci Syphidei de Alina Cojocaru. De! Nu toată lumea poate fi aeriană. Orchestra a fost și ea mai buna, câștigând în omogenitate și acuratețe, iar dirijorul Ciprian Teodorașcu, mai familiar acum cu partitura, i-a imprimat de data asta un tempo corect și nuanțe relevante. Distinsul public, format în 95% din străini, a aplaudat când și cum trebuie, dovedind talent și cunoaștere, iar după lăsarea cortinei, cuceriți de Opera noastră Națională și de spectacolul vizionat, mai, mai că nu se dădeau
Ca în vremurile bune by Doina MOGA () [Corola-website/Journalistic/83879_a_85204]
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acea aură inconfundabilă a romantismului care străbate literatura violonistică franceză și-și găsește desăvârșirea în capodopera maestrului organist de la Sainte-Clotilde. Deși există nenumărate modele, marea calitate a muzicii acestui opus este aceea de a acorda libertate interpretului, în sensul adaptării tempo-ului în slujba creșterii tensiunii și emoției, astfel încât exprimarea de sine să poarte marca autenticității și să dezvăluie plaja emoțională a înzestrării artistului. Simina Croitoru a intonat cu rafinament elementele unduioase ale primei teme din Allegretto ben moderato urmate de
Eleganță și stil: Simina Croitoru by Corina BURA () [Corola-website/Journalistic/83492_a_84817]
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puțin ca o formă variațională, văzută ca o dezvoltare permanentă își are justificarea ei, influențată poate de persistența unei amprente sonore mai potrivită pentru variantele orchestrate (cele mai cunoscute fiind cele ale lui Respighi și Stokowski) a imprimat desfășurării un tempo alert, uneori în defavoarea dramatismului și a grandorii. Dacă fugile scrise de W. Friedemann Bach - prima în Fa, (F33 /BR A90) cu imensa temă care încorporează creator elemente ale stilului contrapunctic, iar cea de a doua mai concisă, - Sonata în
Remembering 2013 by Corina BURA [Corola-website/Journalistic/83726_a_85051]