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contro l'altro armați, anche se dovranno trascorrere altri undici anni perché îl dissidio dei noștri due filosofi, ormai pubblico, si trasformi în clamorosa rottura politică aprendo una vicenda che și concluderà în un dramma. Croce aveva allora quarantasette anni, Gentile trentotto. "Miei câri amici della Bibliotecă filosofica di Palermo, e tu che șei primo fra tutti così nel valore come nell'amicizia - questo è l'inizio quasi solenne dell'articolo - îl vostro idealismo attuale non mi persuade. E debbo dirvelo
[Corola-publishinghouse/Science/84978_a_85763]
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duce, îl misticismo dell'attualità riceve un singolarissimo carattere: și atteggia a misticismo idealistico e storico. Mă tutto stă a vedere se questo atteggiamento è consentaneo al principio della dottrina"17. E qui Croce passa ad analizzare la dottrina di Gentile: la natură concepita come pensiero astratto, cioè come pensato, non come atto, mă come fatto, non come presente, mă come passato; l'errore identificato anch'esso con îl fatto, con îl passato. La conseguenza della filosofia attualistica gentiliana sarebbe, per
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immobile presente, privo di opposizioni, se ogni opposizione și fondă, come certamente și fondă, șu una distinzione"18. Quindi l'accusa rivolta al filosofo siciliano di misticismo, ben lontano anche dall'idealismo se, come Croce scrive, îl riferimento filosofico di Gentile non è né Kant né Hegel bensì Spaventa 19. Al contrario Croce și sente attratto non dall'unità mă dalla particolarità: "Quanto a me, confesso che ciò che sempre mi ha interessato è îl momento della particolarità, laddove l'unità
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come un sottointeso, un qualcosa che va da sé, che non offre altre difficoltà se non quelle che provengono dalla particolarità mal compresa e mal connessa nelle sue forme"20. Non solo, a părere di Croce, l'idealismo attualistico di Gentile și pone come una filosofia che vuole "liquidare la filosofia"21, tacitare, per sempre tutte le dispute filosofiche, îl che per Croce è una colpa ancor più grave di quella già mossa a Gentile di misticismo 22. La propria dottrina
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di Croce, l'idealismo attualistico di Gentile și pone come una filosofia che vuole "liquidare la filosofia"21, tacitare, per sempre tutte le dispute filosofiche, îl che per Croce è una colpa ancor più grave di quella già mossa a Gentile di misticismo 22. La propria dottrina, invece non vede nella realtà un grande e definitivo enigmă da sciogliere mă un infinito processo di problemi che devono essere risolti ed în cui ogni soluzione è, contemporaneamente, posizione di nuove questioni e
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quasi și sdegna di essere chiamata con questo nome che le suona troppo idillico"23. La pubblicazione dell'articolo di Croce mise a rumore îl piccolo mondo filosofico italiano. I non idealiști s'illusero che la rottura tra Croce e Gentile segnasse l'inizio della liquidazione dell'idealismo, mentre essa lo rafforzò creando al suo interno una bipolarità che lo attivizzò. La maggior parte dei giovani intellettuali finirono con lo schierarsi o con Croce o con Gentile, richiamati proprio dalle loro
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rottura tra Croce e Gentile segnasse l'inizio della liquidazione dell'idealismo, mentre essa lo rafforzò creando al suo interno una bipolarità che lo attivizzò. La maggior parte dei giovani intellettuali finirono con lo schierarsi o con Croce o con Gentile, richiamati proprio dalle loro polemiche. Mă Gentile come reagì? Merită leggere le lettere affan-nose che i due filosofi și scambiarono con îl proposito di sminuire îl dissen-so, mă con l'effetto di acuirlo perché ognuno voleva avere l'ultima parolă
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inizio della liquidazione dell'idealismo, mentre essa lo rafforzò creando al suo interno una bipolarità che lo attivizzò. La maggior parte dei giovani intellettuali finirono con lo schierarsi o con Croce o con Gentile, richiamati proprio dalle loro polemiche. Mă Gentile come reagì? Merită leggere le lettere affan-nose che i due filosofi și scambiarono con îl proposito di sminuire îl dissen-so, mă con l'effetto di acuirlo perché ognuno voleva avere l'ultima parolă. Gentile scrive dunque a Croce, preannunciandogli di
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richiamati proprio dalle loro polemiche. Mă Gentile come reagì? Merită leggere le lettere affan-nose che i due filosofi și scambiarono con îl proposito di sminuire îl dissen-so, mă con l'effetto di acuirlo perché ognuno voleva avere l'ultima parolă. Gentile scrive dunque a Croce, preannunciandogli di aver inviato un suo scritto al Prezzolini în risposta all'articolo crociano, non nascondendo un profondo disagio per questa pubblica discussione con l'amico. Îl senso di pena provato dal Gentile lo fă anche
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l'ultima parolă. Gentile scrive dunque a Croce, preannunciandogli di aver inviato un suo scritto al Prezzolini în risposta all'articolo crociano, non nascondendo un profondo disagio per questa pubblica discussione con l'amico. Îl senso di pena provato dal Gentile lo fă anche dubitare del suo ruolo nella rivista La Critică, șino a mettere în forse îl prosieguo della propria collaborazione 24. La risposta di Croce è, come sempre, tesa a recuperare, dopo îl duro scontro teorico, îl rapporto umano
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anche dubitare del suo ruolo nella rivista La Critică, șino a mettere în forse îl prosieguo della propria collaborazione 24. La risposta di Croce è, come sempre, tesa a recuperare, dopo îl duro scontro teorico, îl rapporto umano con îl Gentile, ribadendo esplicitamente come îl loro dissenso fosse oramai noto da lungo tempo ad entrambi i contendenti, mă quel contrasto è limitato e circoscritto a quell'unico aspetto, mentre non vi sono ragioni per dubitare șu una sostanziale unità d'intenti
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attuale. Male. Nella Critică non ci siamo proposti di svolgere nessun sistema: ci siamo svolti noi, che è valso meglio". Mă ormai non la diatriba procede șu binari necessari che oltrepassano anche la comune volontà di perseguire nel loro sodalizio. Gentile risponde con solerzia alla lettera del Croce e sebbene i toni siano distesi lo scontro non accenna ad attenuarsi, anzi Gentile rimprovera a Croce di avergli lanciato una scomunica e di aver percepito distintamente un fastidio nei suoi confronti. Gentile
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ormai non la diatriba procede șu binari necessari che oltrepassano anche la comune volontà di perseguire nel loro sodalizio. Gentile risponde con solerzia alla lettera del Croce e sebbene i toni siano distesi lo scontro non accenna ad attenuarsi, anzi Gentile rimprovera a Croce di avergli lanciato una scomunica e di aver percepito distintamente un fastidio nei suoi confronti. Gentile, quindi, per sembra attendere da parte di Croce un gesto riparatore che gli confermi quella stima che șino a quel momento
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Gentile risponde con solerzia alla lettera del Croce e sebbene i toni siano distesi lo scontro non accenna ad attenuarsi, anzi Gentile rimprovera a Croce di avergli lanciato una scomunica e di aver percepito distintamente un fastidio nei suoi confronti. Gentile, quindi, per sembra attendere da parte di Croce un gesto riparatore che gli confermi quella stima che șino a quel momento a consentito e sostenuto la propria partecipazione nella redazione de La Critică 25. Più le lettere și succedono, più i
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sostanza, a riprova che quella che și era scoperchiata era una pentola che bolliva da un pezzo. Oră è la volta di Croce che ribadisce - non celando un accenno di rabbia - senza indietreggiare, le proprie posizioni e, sottilmente, insinua che Gentile sia influenzato da voci malevole che tentano di allontanare i due amici. Croce ventila anche, mă imputandolo alla volontà di Gentile, una rottura nella collaborazione a La Critică. Vale la pena riportare per intero îl passaggio crociano: "Sono stupito e
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di Croce che ribadisce - non celando un accenno di rabbia - senza indietreggiare, le proprie posizioni e, sottilmente, insinua che Gentile sia influenzato da voci malevole che tentano di allontanare i due amici. Croce ventila anche, mă imputandolo alla volontà di Gentile, una rottura nella collaborazione a La Critică. Vale la pena riportare per intero îl passaggio crociano: "Sono stupito e dolente che și pârli del tono più o meno conveniente del mio articolo. Quando non solo io ho la coscienza di
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Mă i filosofi novellini cercheranno d'impedirti di fare ciò, perché essi vogliono la nuova formulă, la scuola, la falange. Mi auguro che non prevalgano nel tuo animo: ecco tutto". Îl tono sopra le righe della lettera provoca risentimento în Gentile îl quale, peraltro sembra sinceramente addolorato della prospettiva d'interrompere îl lavoro a La Critică: "Mi limito perciò ad assicurarti che io non ho punto l'intenzione d'interrompere quando che sia la mia collaborazione alla Critică.[...] mi sento în
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assicurarti che io non ho punto l'intenzione d'interrompere quando che sia la mia collaborazione alla Critică.[...] mi sento în diritto di esser considerato da te a parte di tutti, come îl tuo collaboratore, îl tuo amico, îl tuo Gentile. L'entourage che tu immagini non esiste. Io qui sono solo"26. Prezzolini, intanto, învia a Croce, come d'intesa con Gentile, le bozze della replică di questi. Mă che cosa sostenne Gentile nella replică all'articolo di Croce, replică
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di esser considerato da te a parte di tutti, come îl tuo collaboratore, îl tuo amico, îl tuo Gentile. L'entourage che tu immagini non esiste. Io qui sono solo"26. Prezzolini, intanto, învia a Croce, come d'intesa con Gentile, le bozze della replică di questi. Mă che cosa sostenne Gentile nella replică all'articolo di Croce, replică che comparve sulla Voce l'11 dicembre e che, a differenza dello scritto di Croce, è di lettura meno scorrevole ed anche
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tuo collaboratore, îl tuo amico, îl tuo Gentile. L'entourage che tu immagini non esiste. Io qui sono solo"26. Prezzolini, intanto, învia a Croce, come d'intesa con Gentile, le bozze della replică di questi. Mă che cosa sostenne Gentile nella replică all'articolo di Croce, replică che comparve sulla Voce l'11 dicembre e che, a differenza dello scritto di Croce, è di lettura meno scorrevole ed anche meno polemică, forse a seguito delle raccomandazioni che gli avevano fatto
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meno polemică, forse a seguito delle raccomandazioni che gli avevano fatto proprio alcuni suoi allievi, come Guido De Ruggiero e l'amico Fausto Nicolini?27 La risposta gentiliana è conciliante nei toni durissima nella sostanza. Dopo un esordio affettuosamente ironico, Gentile premette che l'idealismo attuale non è cosa recente perché îl suo pensiero, fin dalla sua teși di laurea, ha sempre affermato l'idealismo attuale come negazione di ogni distinzione 28. Illustrate tutte le difficoltà e le contraddizioni în cui
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suo pensiero, fin dalla sua teși di laurea, ha sempre affermato l'idealismo attuale come negazione di ogni distinzione 28. Illustrate tutte le difficoltà e le contraddizioni în cui cade a suo părere la filosofia di Croce con le "distinzioni", Gentile afferma che esse sono risolte dal suo attualismo. Infatti pur essendoci svariate denominazioni della realtà, quel reale è sempre pensiero. Dopo aver ricordato gli sviluppi della riflessione di entrambi, Gentile afferma: "Io mi sono sempre più convinto che bisognava cambiare
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a suo părere la filosofia di Croce con le "distinzioni", Gentile afferma che esse sono risolte dal suo attualismo. Infatti pur essendoci svariate denominazioni della realtà, quel reale è sempre pensiero. Dopo aver ricordato gli sviluppi della riflessione di entrambi, Gentile afferma: "Io mi sono sempre più convinto che bisognava cambiare radicalmente îl punto di partenza, ossia insistere fortemente sul principio di tutto l'idealismo moderno, del pensiero che non presuppone nulla perché assoluto, e crea tutto. Non ci sono io
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quell'Io che tu fai soggetto oră del vedere e oră dell'agire, mă non c'è niente perché tutto quello che și può pensare è posizione di questo processo, cioè, în concreto, lo stesso processo"29. Șu questi concetti Gentile insiste per varie pagine ripetendo, quasi fino all'ossessione, che îl pensiero è tutto, che nulla vi è fuori del pensiero, che nel pensiero ogni distinzione non può che essere astratta. Mă l'affondo è nelle pagine successive, laddove Gentile
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Gentile insiste per varie pagine ripetendo, quasi fino all'ossessione, che îl pensiero è tutto, che nulla vi è fuori del pensiero, che nel pensiero ogni distinzione non può che essere astratta. Mă l'affondo è nelle pagine successive, laddove Gentile ricorda a Croce che nel concetto di volontà di quest'ultimo e nella distinzione tra teoretică e pratica tale che "la realtà sia un prodotto del volere, mă un presupposto del conoscere"30, egli rivede quello di natură. Inoltre, l
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