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destul de mare. Cu toate acestea, trebuie luată în considerare rata destul de mare (10-24%) de a descărca șocuri inadecvate, pentru aritmii care nu amenință viața, cum ar fi fibrilația atrială (FA) cu alură ventriculară rapidă, sau datorate interferențelor electromagnetice și a mio potențialelor. Șocurile descărcate de ICD s-au dovedit a avea un impact negativ asupra calității vieții la acești pacienți. Nu lipsită de importanță este și posibilitatea inducerii unei FV de către un șoc inadecvat. Pacienții cu afecțiuni psihiatrice sau demență, patologie
Afectarea cardiovasculară în boala renală cronică by Cătălina Arsenescu Georgescu, Cristian Stănescu () [Corola-publishinghouse/Science/91947_a_92442]
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în fiecare număr: versuri de Alfred Moșoiu (Scrisoare), D. Teleor (Sonet), Oreste (Și dintr-un zâmbet...), N. Rusu-Ardeleanu (Dorința), Ion Dragoslav (Primăvara) și Marcel Romanescu (sonetele Sărutul și Aurorei), epigrame ale directorului revistei, care își ascunde identitatea și sub iscăliturile Mio, Miz, Mihail I. Miozin. Fără semnătură apar traducerile Plăcerile vederii, după Les Peintures modernes de John Ruskin, un fragment din farsa lui Molière Gelozia lui Barbouillé și altul din cartea Din grădina lui Epicur de Anatole France. Un portret consacrat
Dicționarul General al Literaturii Române () [Corola-publishinghouse/Science/290516_a_291845]
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e dunque ci consentono di parlare di "Stato allargato". Questa espressione non și trova în Gramsci, che parla più volte di "Stato integrale", mă che ușa l'espressione "Stato în senso organico e più largo" (Q 6, 87, 763, corsivo mio). Preme sottolineare anche un altro aspetto: se gli organismi della società civile gramscianamente înțesa fossero "privați" tout court, si aprirebbe la stradă a una lettura "culturalista", "idealista", "liberale" di Gramsci, tendente a enfatizzare l'importanza del "dialogo" o dell'habermassiano
[Corola-publishinghouse/Science/84978_a_85763]
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suo dominio non solo mă riesce a ottenere îl consenso attivo dei governati"19. Qui l'accento sembra battere più șui processi che sulle forme. Non è detto però che gli "apparati" di cui altrove și parla vengano meno. A mio avviso, soggetti, processi e forme hanno în Gramsci tutti îl loro spazio, în un rimando continuo soggettivo-oggettivo che ne costituisce gran parte del fascino (e della difficoltà). Gramsci non rinnega, neanche indirettamente, le riflessioni e definizioni sullo Stato che abbiamo
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correttamente - che în quel torno d'anni Croce potesse solidarizzare con i socialiști perché ancoră îl conflitto sociale non era così pericoloso da mettere în forse le istituzioni. E tuttavia îl tono delle parole di Croce è veramente eclatante. Nel mio libro sul giovane Croce del 20002 ho enfatizzato le posizioni liberali progressiste e democratiche del Croce degli anni Novanta, mă non avevo avuto a disposizione un documento così pregnante în proposito. Și să come quella fu la fâse în cui
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în cui Croce solidarizzò con i socialiști oggetto della stretta repressiva. Una parte significativa del liberalismo italiano, del resto, a differenza di due decenni dopo, si schierò în parte con i socialiști, tenendo în piedi lo stato di diritto. Nel mio successivo volume del 2002, ho voluto mettere în parallelo le posizioni del giovane Croce con quelle originarie di Giovanni Gentile. Facevo notare, în quella șede, che îl modernismo di Gentile appare attraversato da "opposte correnti" ed anzi che esso, di
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dopo. Potrebbe, în fondo, dargli una risposta di manieră, tipo: sì, Croce non è hegeliano, mă è un grande studioso. La risposta di Gentile è ampia, obiettiva, generosa: "Delle cose del Croce che vuoi che ți dică? Tu săi îl mio pensiero, e puoi indovinare quello che approvo e quello che disapprovo negli scritti del nostro amico. Non bisogna tuttavia dimenticare che egli ha avuto la sfortuna di muovere verso l'hegelismo da vie molto lontane e da pregiudizi profondamente rădicați
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essere severo nel giudicarlo. Vedo i suoi errori e cerco sempre di farli vedere anche a lui, e în altre condizioni di cultură generale sarei un suo avversario anzi che un suo collaboratore. Mă, se volessi oră dire pubblicamente îl mio giudizio șu questa filosofia del nostro amico, con quel rigore che ușo nel giudicare gli altri, commetterei, io credo, una bestialità, în danno della stessa causa che stă a cuore a te e a me. Tânte volte ho preso la
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filosofia mi occuperò soltanto quando me ne verrà l'ispirazione perché non mi piace di fare îl filosofo professionale. D'altro canto - continuava - avrai notato che îl Gentile ha dato un certo indirizzo al suo pensiero che și differenzia dal mio perché tende a risolvere tutto nell'autocoscienza; e questo indirizzo ha oră parecchi aderenți. Io aspetto che și maturi o che perda del suo slancio momentaneo, per discuterlo; e se și sciogliesse da sé, senza mia opposizione e discussione, tanto
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è per me tamquam frater. Îl vero è che io credo dannoso quell'indirizzo perché fiacca tutte le opposizioni e distinzioni della vită, indebolisce le energie del giudizio, della fantasia, della volontà, e riesce a una formă di misticismo. Îl mio sforzo era stato invece di far valere, nel senso dell'unità, tutte le distinzioni ed opposizioni e fondare un sistema di giudizi sulla vită: sistema vivente e trasformabile con la vită stessa, mă costante nel suo mutarsi. Mă questa esigenza
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conversazioni private, come faccio da qualche tempo în qua. Perché non mi persuade? O, meglio, în che cosa non mi persuade? E'chiaro che per gran parte mi persuade assai bene, giacché mi ritrovo me stesso, ossia îl risultato del mio decennio o poco più di viva attività filosofica"16. E Croce ricorda la sua critică al sistema hegeliano, la sua ostilità alla metafisica, per giungere presto al punto di dissenso, ovvero l'idealismo attuale: "Mă allorché voi soggiungete "idealismo attuale
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è elevato îl vostro sentimento etico e îl vostro amore per la verità. Mă vi tornerete come teorici e questa teoria avrà o stă già avendo, tutti quegli effetti che sono proprii delle teorie. Tutt'altra è la disposizione del mio animo în questo problemă. Io mi sento ben più di voi pigro e peccatore; e perciò îl pensiero non șo altrimenti concepire se non come critică, e la morale se non come redenzione. Critică e redenzione che sono lotta non
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amici. Croce ventila anche, mă imputandolo alla volontà di Gentile, una rottura nella collaborazione a La Critică. Vale la pena riportare per intero îl passaggio crociano: "Sono stupito e dolente che și pârli del tono più o meno conveniente del mio articolo. Quando non solo io ho la coscienza di essermi astenuto da ogni punta e ho detto solo quanto mi sembrava la verità, mă ho desiderato che tu leggessi l'articolo prima, e tu ți mostrasti soddisfatto del tono. Certo
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mă ho desiderato che tu leggessi l'articolo prima, e tu ți mostrasti soddisfatto del tono. Certo, c'è gente malevola che sarà ben lieta di vederci în contrasto e che oră ți soffia nell'orecchio. Io invece chiudo îl mio a tutte le insinuazioni malevole che sono senz'alcun effetto sopra di me, fondato come sono sul saldo ricordo di una provata amicizia quasi quadrilustre. E mi meraviglio anche che non și sia inteso per quale ragione io abbia portato
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Noi, e una scuola filosofica con relativo battesimo, e con dichiarata opposizione. Ho taciuto quanto più mi è stato possibile e ho parlato solo per dignità verso me stesso, per non cădere nella maldicenza alle spalle che è contraria al mio temperamento. Per la Critică ți ho già detto come vedo la cosa. Credi tu che l'attualità e la distinzione siano cose più importanți dell'esempio morale dell'amicizia? Se credi questo, intendo bene che tu non possa più collaborare
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mi sono sempre più convinto che bisognava cambiare radicalmente îl punto di partenza, ossia insistere fortemente sul principio di tutto l'idealismo moderno, del pensiero che non presuppone nulla perché assoluto, e crea tutto. Non ci sono io e îl mio pensiero; mă io sono îl mio pensiero: che non è un essere, e tanto meno qualcosa, mă un processo, îl processo. Fuor di questo processo non solo non ci sono Io, quell'Io che tu fai soggetto oră del vedere
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bisognava cambiare radicalmente îl punto di partenza, ossia insistere fortemente sul principio di tutto l'idealismo moderno, del pensiero che non presuppone nulla perché assoluto, e crea tutto. Non ci sono io e îl mio pensiero; mă io sono îl mio pensiero: che non è un essere, e tanto meno qualcosa, mă un processo, îl processo. Fuor di questo processo non solo non ci sono Io, quell'Io che tu fai soggetto oră del vedere e oră dell'agire, mă non
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non c'è sillaba della tua risposta che io non prevedessi, e alla quale non abbia pronta la mia replică. Prima di scrivere avevo ben meditato sul tuo pensiero"32. E due giorni dopo Croce ritorna a scrivere all'amico : "Mio caro Giovanni, ho riletto la tua risposta, dopo la prima scorsa un po' frettolosa, e mi è piaciuta assai di più; né șo immaginare perché tu temessi che potesse dispiacermi. Io non vorrei che qualche parolă vivace scritta nelle mie
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ne daremo uno più bello di amicizia restando indivisibili. Non ți scriverò più di questo argomento perché per me come per te la questione deve considerarsi ormai chiusa"33. Gentile risponde che l'ultima lettera " è stată per l'animo mio una vera consolazione, e te ne ringrazio". Per comprendere appieno queste lettere della fine del 1913, în cui le punte polemiche și alternano alle espressioni affettuose, non bisogna dimenticare che, per Croce, Gentile era insostituibile nella Critică, e che, per
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La modalità di agire per raggiungere îl proprio scopo, detta ageny, che rappresenta "la capacità del soggetto di perseguire obiettivi che possono essere successivamente valutati nel loro perseguimento" e che risponde alle domande: quali azioni devo compiere per realizzare îl mio obiettivo? Quale è îl processo di azione che deve mettere în atto? La functioning pone l'accento sulle "capacità di una persona i ottenere le cose alle quali lei ha attribuito valore"22 e riguarda quella attività che îl soggetto
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Fratele MÉDARD, L'Alsace fidèle à elle-même? Mémoires, Strasbourg, 1988, 383 p. 12 Joseph ROVAN, Konrad Adenauer, op. cit., p. 18. 13 Sora Lucia DE GASPERI, Appunti spirituali e lettere al padre, Brescia, 1968, 260 p. și Maria Romana DE GASPERI. Mio caro padre, Brescia, 1981, 219 p. 14 O antologie excelentă: Fede e politica nelle relazioni dei Segretari politici della Democrazia Cristiana 1946-1986; Brescia, 1989, 161 p. 15 Charles JOURNET, "Situation chrétienne en politique", in Civitas, 1951, p. 464, citat de
Europa democraţiei creştine by Jean-Dominique Durand [Corola-publishinghouse/Science/1434_a_2676]
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câteva decenii în urmă, când în lumea satului mai circula imboldul afectuos "nani" despre care filologii ne spun că vine direct din descântecele romane care îngânau la capul copilului un dulce "nenia". (Îl regăsim și în italiană: "...Dormi, dormi, nel mio seni, nina, nana, na".) Aceste naive îngânări poetice stau totuși la temelia sufletului copilului, care se construiește din dragostea mamei. O mulțime de cântece și obiceiuri care constituie microelementele sufletului îi lipsesc acestui nefericit copil nedorit. Cea mai perfectă ambianță
[Corola-publishinghouse/Memoirs/1485_a_2783]
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volumului de distribuție, scăderea absorbției intestinale, scăde- rea ratei filtrării glomerulare cu acumularea drogurilor excretate renal, precum și interacțiu - nile medicamentoase în condițiile polipragmaziei frecvent întâlnite la vârstnici (2). După un sindrom coronarian acut (SCA), riscul cumulat de deces cardiovascular, infarct mio - cardic, accident vascular cerebral (AVC) și hemoragii majore (TIMI) este de două ori mai mare la pacienții cu vârsta peste 75 de ani tratați cu dublă terapie antiplachetară (3). 19.2.1.1. Tratamentul antiagregant plachetar În funcție de raportul dintre riscul
Afectarea cardiovasculară în boala renală cronică by Sebastian Onciul, Maria Dorobanțu () [Corola-publishinghouse/Science/91936_a_92431]
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generalizată la găină; Citoditeoza respiratorie a păsărilor (Paul I., 1961), a doua semnalare a bolii În țara noastră, după Paul Riegler. Intoxicația cu dude la rațe (Roșca I., Paul I., Poll E., 1961), prima descriere a bolii; Ataxia enzootică a mielor (Cerni I., Secașiu V., Paul I., 1962), prima semnalare a bolii În țara noastră. Acțiunea unor bacterii asupra embrionului de găină (Paul I. și Bercea I., 1962); Ontogenia țesutului limfoid intrahepatic la găină (Paul I., Martin V., Bercea I., 1962
MĂRTURISIRILE UNUI OCTOGENAR by PAUL IOAN () [Corola-publishinghouse/Memoirs/1658_a_3007]
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străinătate nu puteam merge, nu era voie pentru că eram militari, doar la țară la munci agricole, pentru destindere. Poate că și-ar fi dorit o lună de miere la Veneția, să o plimb cu gondola, să-i cânt” o sole mio”, așa cum vedea prin filme, la Geneva sau Paris, dar nu se putea aspira la așa ceva. Insă, ghinionul dracului, ne-am căsătorit în ianuarie și, când ziceam noi că totul era aranjat, la începutul lunii martie, concomitent cu mărțișorul, a venit
Fapte şi evenimente ce nu trebuie uitate by Ioan Duduc () [Corola-publishinghouse/Memoirs/1270_a_1902]