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mi fece all'affanno. (vv. 11-14) Or dov'è îl suono / di que' popoli antichi? or dov'è îl grido / de' noștri avi famosi, e îl grande impero / di quella Romă, e l'armi, e îl fragorio / che n'andò per la terra e l'oceano? (vv. 33-37) La vită solitaria: (...) e già mi par che sciolte / giaccian le membră mie, né spirto o senso / più le commova, e lor quiete antică / co' silenzi del loco și confonda. (vv. 35-38) Consalvo
Leopardi în secolul XX : cazul Quasimodo by Aurora Firţa [Corola-publishinghouse/Science/1445_a_2687]
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dei pastori, aspro șui fossati / bianche di scorze di serpenti. L'alto veliero: A ciglio dell'isola îl mare era sale; / e s'era distesa la terra e antiche / conchiglie lucevano fitte ai macigni / sulla râdă di nani limoni. Elegos per la danzatrice Cumani: Duole durevole antichissimo grido: / pietà per l'animale giovane / colpito a morte fra l'erbe / d'agro mattino dopo le piogge nuove. 19 gennaio 1944: Mă noi, qui, / chiusi în ascolto dell'antica voce, / cerchiamo un segno
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dépassé. Mots-clés: Leopardi, Quasimodo, Romantisme, Hermétisme, poésie. Riassunto Nella ricerca "Leopardi nel ventesimo secolo. Îl caso Quasimodo" viene approfondita la questione dell'influenza esercitata da uno dei maggiori poeți italiani del Romanticismo, Giacomo Leopardi (1798-1837), sul vincitore del premio Nobel per la letteratura, Salvatore Quasimodo (1901-1968). Fino ad oggi, nonostante îl particolare interesse manifestato dalla critică letteraria italiană e internazionale per entrambi, l'ascendente di Leopardi șu Quasimodo è stato trascurato per ragioni attinenti ad una certă manieră critică di accogliere
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angoscia dell'influenza, della quale cerca di liberarsi attraverso assimilazione e ribellione contro coloro che lo precedettero: per vincere Leopardi bisognava accogliere la sua lezione affermava l'ermetico. Nonostante la contestazione del modello i verși di Quasimodo și possono inquadrare, per la frequenza degli echi e grazie alle numerose affinità, în un neoromanticismo novecentesco di stampo leopardiano. Parole chiavi: Leopardi, Quasimodo, Romanticismo, Ermetismo, poesia. În seria LITERE au mai apărut (selectiv): Comicul, Jean-Marc Defays Deimografia. Scenarii ale terorii în proza românească
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cui nasce îl verso, e la decisione della scelta, se è pure un atto della mente, presuppone un lavoro che sfugge alla coscienza. (...) La poesia sarebbe dunque un'energia x che s'insinua în un corpo (comunque adatto a riceverla) per esprimersi lentamente? Non importă poi se quel corpo abbia uno stato civile, e sia quello di Dante, di Petrarca, di Tasso, di Leopardi. (...) Certo și vuole diminuire îl poeta nella scală dei valori umani, idem, p. 267. 17 Ibidem. 18
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una parolă: di fede o di morte. Salute, Salvatore Quasimodo în Anna de Stefano, Un ignoto disperato messaggio di Quasimodo a D'Annunzio în http://www.salvatore-quasimodo.it/ermetismo 5.htm. 81 Noi gli fummo avversi non per inerzia o per carenza d'amore, mă per sostanza della nostră natură impegnata al canto (...) La poetica che noi abbiamo perseguito è orientată verso i valori di "quantità" della parolă assoluta, e del sentimento di essa. La nostră prova sulla parolă fu în
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di morte. Salute, Salvatore Quasimodo în Anna de Stefano, Un ignoto disperato messaggio di Quasimodo a D'Annunzio în http://www.salvatore-quasimodo.it/ermetismo 5.htm. 81 Noi gli fummo avversi non per inerzia o per carenza d'amore, mă per sostanza della nostră natură impegnata al canto (...) La poetica che noi abbiamo perseguito è orientată verso i valori di "quantità" della parolă assoluta, e del sentimento di essa. La nostră prova sulla parolă fu în antitesi con quella dannunziana, Salvatore
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importanza e di profondo peso nella cultură letteraria italiană del novecento, nu au lipsit cei precum Goffis sau Bo care au încercat, precizam, să minimalizeze importantă momentului Ronda-Leopardi. În Leopardi, Palumbo, Palermo 1961, p. 49, Cesare Goffis afirmă: Quasi soltanto per la storia della fortuna del Leopardi și possono ricordare i tentativi, effettuati în fine del secolo da Pascoli, di conquistare îl Leopardi alla propria poetica e alle proprie ideologie; come le simpatie în genere dei decadenți, che îl discorso e
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datorăm de drept Mă a quanto pare devo supporre che la mia colpa non è di aver detto, o fatto intendere questo, mă di averlo detto în tono scherzevole (...) coi sânți, lo șo anch'io, non și deve scherzare; mă per quanto Ungaretti sia avânți nel cammino della santitŕ, è ancoră, grazie al cielo, un uomo vivo tra uomini vivi. Și può dunque umanamente discorrere intorno a lui, senza venir meno, come io credo di non aver fatto, e me ne
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pianure d'erba prima / che aspettava bovi e greggi / m'è dentro îl male vostro / che mi scava. (Terra); Quando le rupi e le deșerți valli (...) ignota / pace regnava; (...) e gl'inarati / colli (Inno ai patriarchi); Non muggito di buoi per li prati în Canto del gallo silvestre, Giacomo Leopardi, "Canto del gallo silvestre", Operette Morali del Conte Giacomo Leopardi, Stella e figli ed., Milano, 1927, p. 229. 230 Non dire fra persone di buon gusto che conosci le poesie di
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animo a quella conversazione lontana. Șo delle vicende di questo tuo ultimo periodo e immagino le sofferenze che l'hanno accompagnate. (...) Oră vorrei almeno che ți trovassi în condizioni di esterna tranquillità, poiché l'altra, quella intimă, ți è negata per ragioni di nascita e di poesia în Salvatore Quasimodo, 1999, op. cît., p. 19. 240 Curzia Ferrari, op. cît., p. 73. 241 De la Milano îi cerea ajutor protectorului Silvio Novaro: Eccellenza, ho presentato îl mio libro all'Accademia per i
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este utilizat de Quasimodo în: Vento a Tìndari, Măi ți vinse notte così chiara, I ritorni, Compagno, Alla notte, Mobile d'astri e di quiete, Fresche di fiumi în sonno, Sulle rive del Lambro, Seră nella valle del Màsino, Elegos per la danzatrice Cumani, Imitazione della gioia, Inizio di pubertà, Lettera, Neve, La notte d'inverno, A me pellegrino, Dalla Rocca di Bergamo altă, Dialogo, Colore di pioggia e di ferro (2 ocurente), Quasi un madrigale, Thànatos Athànatos, Al di là
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dei negri ad Harlem, Îl silenzio non m'inganna (2 ocurente), Nell'isola. Termenul quiete înregistrează 7 ocurente și apare în: I ritorni, Mobile d'astri e di quiete (2 ocurente), Sul colle delle "Terre bianche", Sovente una riviera, Elegos per la danzatrice Cumani, Delfica. 285 Alla notte, D'alberi sofferte forme, Dove i morți stanno ad occhi aperti, Fresche di fiumi în sonno, Acquamorta, Vento a Tìndari, În me smarrita ogni formă, L'isola di Ulisse, Ad Angelo Mai, Nelle
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della morte, e quelli che immediatamente la precedono sono assolutamente momenti di riposo e di ristoro, tanto più pieno e profondo quanto maggiori sono le pene che conducono a quel passo. Zibaldone, 2182-3, noiembrie 1821. 301 Non muggito di buoi per li prati, né strepito di fiere per le foreste, né canto di uccelli per l'aria, né sussurro d'api e di farfalle scorresse per la campagna; non voce, non moto alcuno, se non delle acque, del vento e delle
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pene che conducono a quel passo. Zibaldone, 2182-3, noiembrie 1821. 301 Non muggito di buoi per li prati, né strepito di fiere per le foreste, né canto di uccelli per l'aria, né sussurro d'api e di farfalle scorresse per la campagna; non voce, non moto alcuno, se non delle acque, del vento e delle tempeste, sorgesse în alcuna bandă. (...) del mondo intero, e delle infinite vicende e calamitŕ delle cose create non rimarrà pure un vestigio; mă un silenzio
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Macrì, 1986, op. cît., p. 186. 434 Nella sua voce possiamo riconoscerci antichi per quel sentimento della solitudine che è îl riflesso della pena dell'uomo, del dolore în senso assoluto. Salvatore Quasimodo, 1971, op. cît., p. 531. 435 Vergilio, per la stessa meravigliosa finezza d'ingegno, fosse poco atto a praticare cogli uomini, (...). Îl poeta, contro l'uso dei români antichi, e massimamente di quelli d'ingeno grande, si professa desideroso della vită oscura e solitaria; e questo în una
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zolle, / che fien lodate e chiare eternamente / dall'uno all'altro polo. / Deh foss'io pur con voi qui sotto, e molle / fosse del sangue mio quest'alma terra. / Che se îl fâțo è diverso, e non consente / ch'io per la Grecia i moribondi lumi / chiuda prostrato în guerra, / così la vereconda / fama del vostro vate appo i futuri / possa, volendo i numi, / tanto durar quanto la vostra duri. (All'Italia, vv. 121-140). 478 Di quelli che caddero alle Termopili
Leopardi în secolul XX : cazul Quasimodo by Aurora Firţa [Corola-publishinghouse/Science/1445_a_2687]
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pierderea "copilăriei" ca pe o pierdere a "inocenței" și, implicit, ca o intrare în spațiul duplicității, dualismul, al "dublei critici". "Moartea naturalis tului" (în fond, dispariția tînărului/copilului care înțelege și își asumă lumea naturală prin esențele ei) reprezintă "coru perea" spiritului arhaic (irlandez) de un univers (englez) depesonalizant și cotropitor. Prin maturizare, copilul desco peră că adulții nu sînt zei și astfel își pierde inocența. Prin integrare, irlandezul află că zeii britanicilor nu sînt și ai lui și, de aceea
[Corola-publishinghouse/Science/1479_a_2777]
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duplicității, dualismul, al "dublei critici". "Moartea naturalis tului" (în fond, dispariția tînărului/copilului care înțelege și își asumă lumea naturală prin esențele ei) reprezintă "coru perea" spiritului arhaic (irlandez) de un univers (englez) depesonalizant și cotropitor. Prin maturizare, copilul desco peră că adulții nu sînt zei și astfel își pierde inocența. Prin integrare, irlandezul află că zeii britanicilor nu sînt și ai lui și, de aceea, se despiritualizează. Poezia lui Heaney poate fi citită, ca atare, și în grila unei acute
[Corola-publishinghouse/Science/1479_a_2777]
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Cristea, Valeriu, Domeniul criticii, București, Editura Cartea Românească, 1976. Cugno, Marco, Dall'ombra delle parole all'ombra della realtà: i racconti fantastici di Ana Blandiana (" De la umbra cuvintelor la umbra realității. Povestirile fantastice ale Anei Blandiana"), în Ana Blandiana, Progetti per il passato e altri racconti, traduzione e postfazione ("Proiecte de trecut și alte povestiri", traducere și postfață), Milano, Edizioni Anfora, 2008. Curticeanu, Valentina Marin, Permanență și modernitate. Studii literare. București, Editura Eminescu, 1977. Dascălu, Crișu, Dialectica limbajului poetic, Timișoara, Editura
[Corola-publishinghouse/Science/1454_a_2752]
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cultural", nr. 486, august 2009, p. 17. 58Marco Cugno, Dall'ombra delle parole all'ombra della realt‡: i racconti fantastici di Ana Blandiana ( ÑDe la umbra cuvintelor la umbra realit"ții. Povestirile fantastice ale Anei Blandiana"), în Ana Blandiana, Progetti per il passato e altri racconti, traduzione e postfazione ("Proiecte de trecut și alte povestiri", traducere și postfață), Milano, Edizioni Anfora, 2008, p. 141. 59 Vezi, Ibidem, p. 141. 60Vezi, Joaquin Maria Aguirre Romero, Ana Blandiana O poetică a umilinței, în
[Corola-publishinghouse/Science/1454_a_2752]
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cultural", nr. 486, august 2009, p. 17. 61Marco Cugno, Dall'ombra delle parole all'ombra della realt‡: i racconti fantastici di Ana Blandiana ( ÑDe la umbra cuvintelor la umbra realit"ții. Povestirile fantastice ale Anei Blandiana"), în Ana Blandiana, Progetti per il passato e altri racconti, traduzione e postfazione ("Proiecte de trecut și alte povestiri", traducere și postfață), Milano, Edizioni Anfora, 2008, p. 141. 62Vezi Alex Ștefănescu, op. cit., p. 397. 63Ibidem, p. 397. 64Vezi Ana Blandiana, "Lo scrittore rumeno tra resistenza
[Corola-publishinghouse/Science/1454_a_2752]
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mai 1991), ed. Angela Tarantino si Luisa Valmarin, apud. Marco Cugno, Dall'ombra delle parole all'ombra della realtà: i racconti fantastici di Ana Blandiana (" De la umbra cuvintelor la umbra realității. Povestirile fantastice ale Anei Blandiana"), in Ana Blandiana, Progetti per il passato e altri racconti, traduzione e postfazione ("Proiecte de trecut și alte povestiri", traducere și postfață), Milano, Edizioni Anfora, 2008, p. 142. 65Ana Blandiana, Scriitorul român între opoziție și rezistență, în "Revista 22", nr. 21, 1991, p. 54. 66Alex
[Corola-publishinghouse/Science/1454_a_2752]
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în evidență "sarcasmul și mimica batjocoritoare a naratorului" din anume secvențe ale istorisirii. În ce-l privește, "scriitorul aude țara"; în povestire "se aude pulsul țării și al cetății de scaun". Dacă Antim "striga apocaliptic din amvon: "Doamne, mântuiaște-ne, că perim", la Neculce, prin suprasolicitare, "cuvântul pare să-și fi epuizat puterea de comunicare a dezastrului" și "vocea strident-exclamativă a naratorului se istovește". În dicția expresivă a Profesoarei, dramatismul pasajelor citate depășește cadrul narațiunii propriu-zise, reprezentat fiind "pe ecranul imaginației cititor
[Corola-publishinghouse/Science/1560_a_2858]
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prin lat. tigris. Așa se face că, în vesiunile românești apropiate de Vulgata sau, mai târziu, de textul masoretic sau de versiuni occidentale de inspirație protestantă, se renunță la furnicoleul încărcat de conotații fantastice, în favoarea unei desemnări generice: Tigrișul au perit pentru că nu avea pradă (BIBL.VULG. 1760-1761). Leulû betrânu pere din lipsă de predă (BIBL.1874). Leul bătrân piere din lipsă de pradă (BIBL.1921, BIBL.CORN., toate edițiile). Chiar și edițiile biblice moderne importante care se mențin, programatic sau
[Corola-publishinghouse/Science/1560_a_2858]