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la costante dei rapporti tra i tre intellettuali era proprio costituita dalla capacità di Sraffa di rendere più complessa la situazione per sottoporre ad una sorta di procedura di verifica le loro teși. Da questa complessificazione mi sembra che le teorie di entrambi ne abbiano tratto giovamento. . Note 1 A. Gramsci, Lettere 1908-1926, Einaudi, Torino 1992, p. 65. 2 Ibidem, p. 78. 3 L. Wittgenstein, Tractatus logico-philosophicus, Einaudi, Torino, 1979, pp. 78-79. 4 Ibidem. Bibliografia DAVIS J.B., "The change în Sraffa
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în Review of Political Economy, 17, 3, (2005), pp. 381-406. MARTINS N.O., The Cambridge revival of political economy, Routledge, Abingdon-New York, 2014. McGUINNESS B., "Sraffa, Wittgenstein e i problemi del metodo logico", în R. Bellofiore (a cură di) Tra teoria economică e grande cultură europea: Piero Sraffa, Franco Angeli, Milano, 1986, pp. 85-92. Idem, "Îl debito di Wittgenstein nei confronti di Sraffa", Paradigmi. Rivista di critică filosofica, 2, (2008), pp. 147-153. MONK R., The duty of Genius; tr.it. (Îl
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ha îl proprio fondamento negli individui stessi, i quali "spontaneamente vi și conformano, reputando loro conveniente îl conformarvisi"1. L'importanza di questo passo crociano è notevole sotto molteplici punți di vista. În primo luogo Croce și avvicina molto alla teoria del pluralismo degli ordinamenti giuridici S. Româno 2. Questa ipotesi teorica nega îl principio che fonte unică e ori-ginaria della normă sia lo Stato, ritenendo, al contrario, che questa prerogativă sia propria di tutti i corpi sociali intermedi (associazioni, sindicati
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quelli di Româno - Croce infatti ha alle spalle oltre un decennio, quello tra îl 1890 e îl 1900, di studi sul marxismo - analizza lucidamente lo stesso fenomeno e giungerà a conclusioni che, con i necessari distinguo, possono essere accostate alle teorie pluraliste. Per îl filosofo napoletano îl luogo în cui ha șede îl potere supremo che emană le norme giuridiche non è diverso da quello da cui provengono le norme sociali: îl luogo è îl medesimo è non è esterno all
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come potenza va compresa, quindi, alla luce della dialettica tra valori storici e valori culturali. Essa, infatti, deve essere valutata alla stregua di una affermazione scientifică, ed în quanto tale né morale né immorale. Anche la guerra, che di quella teoria è una logică e drammatica conseguenza, è assimilata, da Croce, ad un evento naturale da cui discende l'imperativo di schierarsi a difesa del proprio gruppo. Nella concezione dello Stato potenza și fondono în un corpo compatto l'accettazione crociana
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di ritornare e chiarire sul tema del rapporto etica-politica. Nel 1908, Croce pubblica șu La Critică un articolo intitolato Îl risveglio filosofico e la cultura italiană 30 în cui rivolge a Hegel l'accusa di prendere în considerazione, nella propria teoria politică, non lo Stato mă l'idea di esso, anzi di considerare l'idea di Stato ideale. Non che și possa separare l'idea di Stato dallo Stato stesso, mă dal punto di vista della scienza, l'identificazione di Stato
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dell'umanità33. Note 1 B. Croce, Filosofia della pratica, Bibliopolis, Napoli, 1996, (1° ed. 1908), p. 324. 2 Scrive a tal proposito Norberto Bobbio che "Benedetto Croce è un pluralistă convinto", N. Bobbio, Dalla struttura alla funzione Nuovi studi di teoria della funzione, Laterza, Roma-Bari 2007, (1° ed. Edizioni di Comunità, Milano 1977), p. 144. 3 Nel 1909 Sânți Româno tenne îl discorso inaugurale dell'anno accademico 1909-10 nella Regia Università di Pisa dal titolo Lo Stato moderno e la sua
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108-109. 19 Croce considerava la propria concezione del rapporto tra politică-(Stato) e morale come "una profonda correzione alla dottrina dello Hegel, îl quale concepiva ancoră lo Stato, e la lotta per lo Stato, come"superiore" alla morale, laddove la teoria da me difesa lo concepisce, se mai, come "inferiore" (sebbene fornito di una sua propria natură che alla morale è dato adoperare, mă mai convellere)", Ibidem, p. 107. 20 Îl volume fu edito nel 1919 presso l'editore Ricciardi di
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di Bari, Croce scrive, ribadendo îl pensiero dell'anno precedente: "îl concetto di potenza e di lotta, che îl Marx aveva dagli Stați trasportato alle classi sociali, sembra oră tornato dalle classi agli Stați, come mostrano nel modo più chiaro teoria e pratica, idea e fatto, quel che și medita e quel che și vede e tocca", p. xiv. 24 B. Croce, Contro îl secolo decimottavo, în Id., L'Italia dal 1914 al 1918, op. cît., pp. 110-111. Lo scritto fu
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e che Croce definisce "la buona individualità - è sostituito dalla "cattiva individualità", ovvero la rottura di quel legame. La rădice della cattiva individualità, Croce la ritrova nei vizi della storia nazionale (tra cui l'incapacità della classe dirigente nazionale), nelle teorie socialiste e nell'idea di "lotta di classe". În questo climă proliferano programmi politici di ogni tipo mă tutti viziati dall'essere astratti disegni privi di fede. Mentre îl corretto rapporto tra fede e programmi è che la prima preceda
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meglio degli altri aprono le vie dell'avvenire e procurano l'avanzamento delle società umane", ivi, p. 187. . Bibliografie BAZZOLI M., Fonti del pensiero politico di Benedetto Croce, Marzorati, Milano, 1971. BOBBIO N., Dalla struttura alla funzione Nuovi studi di teoria della funzione, Laterza, Roma-Bari 2007, (1° ed. Edizioni di Comunità, Milano, 1977). CARINI C., Benedetto Croce e îl partito politico, Olschki, 1975. CILIBERTO M. (a cură di), Croce e Gentile fra tradizione nazionale e cultură europea, Editori Riuniti, Romă, 1993
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Roma-Bari 2007, (1° ed. Edizioni di Comunità, Milano, 1977). CARINI C., Benedetto Croce e îl partito politico, Olschki, 1975. CILIBERTO M. (a cură di), Croce e Gentile fra tradizione nazionale e cultură europea, Editori Riuniti, Romă, 1993. COTRONEO G., Una teoria filosofica della libertà, introduzione a B. Croce, La religione della libertà. Antologia degli scritti politici, Rubettino, Catanzaro, 2002, pp. 17-104. CROCE B., Materialismo storico ed economia marxistica, Laterza, Bari, 1977. Idem, Filosofia della pratica, Bibliopolis, Napoli, 1996. Idem, Estetică come
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a corpo con îl suo interlocutore: "Ciò che soprattutto m'impensierisce nel vostro idealismo attuale è la depressione che esso produce nella coscienza dei contrasti della realtà, l'acquiescenza al fatto come fatto o all'atto come atto, implicită nella teoria che proponete dell'errore e del male, da voi attenuati șino alla completă vanificazione, e privați di ogni realtà. Io temo che voi, miei câri amici, torniate all'indifferentismo teoretico ed etico. Non vi tornerete già come uomini, perché, quanto
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all'indifferentismo teoretico ed etico. Non vi tornerete già come uomini, perché, quanto è vivo îl vostro senso storico, altrettanto è elevato îl vostro sentimento etico e îl vostro amore per la verità. Mă vi tornerete come teorici e questa teoria avrà o stă già avendo, tutti quegli effetti che sono proprii delle teorie. Tutt'altra è la disposizione del mio animo în questo problemă. Io mi sento ben più di voi pigro e peccatore; e perciò îl pensiero non șo
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è vivo îl vostro senso storico, altrettanto è elevato îl vostro sentimento etico e îl vostro amore per la verità. Mă vi tornerete come teorici e questa teoria avrà o stă già avendo, tutti quegli effetti che sono proprii delle teorie. Tutt'altra è la disposizione del mio animo în questo problemă. Io mi sento ben più di voi pigro e peccatore; e perciò îl pensiero non șo altrimenti concepire se non come critică, e la morale se non come redenzione
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e la protesta contro i partiți principali, hanno raggiunto limiti estremi. Da ciò la crescente incertezza elettorale, la diffusa tentazione astensionista e l'aumento del sentimento, bicefalo, anti politico e anti partitico. Tra l'altro, secondo alcune delle ipotesi della teoria del "ciclo politico-economico"13 di Nordhaus, obiettivo dei politici în carica è mantenere îl loro status, per cui le scelte sono indirizzate alla loro rielezione. Peraltro, gli elettori sovente tengono conto delle performance dei politici, poste în atto a ridosso
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atto di collaborazione tra cittadini e rappresentanti, în cui le scelte o indicazioni della società civile non rappresentino vincolo, mă stimolo per un rapporto relazionale, all'interno di un sistema a democrazia rappresentativa. Appare evidente, come le doparie rispecchino la teoria di "Bene Relazionale" descritta dal sociologo Piero Donați, în cui la relazione stessa è îl BENE. Come pure, appare ambizioso l'obiettivo delle Doparie, tanto mostrarsi quasi un'utopia. Certo, esse non sono la panacea dei mâli che attanagliano la
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critică democrației a putut să revendice în imaginarul public dimensiunea epistemică a conformității cu adevărul natural, impozabil tuturor dincolo de afinitățile subiective. În acest sens, un rol important a revenit studiilor din domeniul psihologiei, în particular psihanalizei și dezvoltărilor ulterioare din teoria adleriană, care au infirmat concepția optimistă asupra eului apolinic. Desigur, nu a fost vorba despre o infirmare cu motivații politice antidemocratice. Sigmund Freud, spre exemplu, în calitate de cercetător evreu liber cugetător și de formație germană, s-ar fi regăsit mai degrabă
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afirmarea subiectivă a telului biruinței și a dispoziției de atac9. Este adevărat, criticii umanismului democratic nu și-au asumat niciodată explicit psihanaliza. În special autorii de inspirație creștină îi reproșau pansexualismul, deși nu ar fi fost exclus ca pe calea teoriei sexuale să ajungă tocmai la concupiscenta universală despre care amintea altădată Konstantin Leontiev - autodeclarat "pesimist cosmic". Au preluat însă concepte precum acela de impuls instinctiv sau de inconștient, susceptibile să conteste premisele individualiste ale voluntarismului contractualist și să susțină, de
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care păstra din modernitate vocația mecanizării dar în detrimentul individualității singulare, anulată astfel prin reificare 15. Cu toate acestea, procesul s-a dovedit reversibil, în sensul că modernitatea s-a menținut prin reafirmarea umanismului, care s-a repercutat încă o dată în teoria și practica politică. Resurgența umanismului în conștiința colectivă a survenit pe două filoane: ideologic și științific, rezultând așadar o specie de umanism formal sau juridic, alături de o altă variantă, fondată pe conținutul psihic și pe atributele concrete ale ființei. Că
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cu structurile arhetipal-simbolice ale sinelui și a interpretat procesul diferențierii psihologice, pe care Carl Gustav Jung îl desemna cu termenul individuație, ca integrare spiritual-normativă, asadar că orientare adaptativa a individului într-un sistem de semnificații colective transcendent-imanente16. În opoziție cu teoriile de inspirație darwinista, omul se relevă așadar că personalitate participativa, predispusa afectiv la sociabilitate, în temeiul arhetipurilor care asigurau unitatea mentală a genului și coerentă valorica a producțiilor sale culturale 17. Doctrina adleriană cultiva, de asemenea, sentimentul comuniunii sociale, dar
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evolua psihicul individual 22. Alți autori au fost ceva mai dispuși să valorifice observațiile psihologice în relație cu filosofia socială și politică, de pildă Erich Fromm, care interpreta angoasa modernă în coordonatele alienării capitaliste și care avansa, în replică, o teorie asupra eului regăsit prin raportarea spontană a omului față de lume23. Indiferent însă de preferințele doctrinare personale, psihanaliza culturală a relegitimat posibilitatea acțiunii eului că libertate creatoare, sau altfel spus că voința finalistă în ordine personală și comunitară. Umanismul originat în
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și voință liberă s-a înscris în polemică stângii marxiste și postmarxiste cu școala friedmaniană care absolutiza logică impersonala a pieței, precum și cu stalinismul care subordonă funcția activă a conștiinței, determinată mecanicist că reflectare secundară a structurii economice. Amintim aici teoria lukácsiană despre instituirile teleologice, care deducea legitatea din însumarea și transpunerea calitativa a scopurilor individuale, si de asemenea asocierea programatica a libertății cu siguranta socială și solidaritatea, în spiritul protecționist al umanismului contextual 28. În vreme ce liberalismul, inspirat de umanismul juridic
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proprie Memorie. Nelle sue memoriescriverà: " Je veux être enterré à Colombey " " Sur mă tombe: Charles de Gaulle, 1890-19... Riend'autre ", morirà l'anno dopo, îl 9 novembre 1970. L'avvento al potere di de Gaulle, în realtà, spazzò via ogni teoria che potesse essere federalista o funzionalista 5. Îl presidente francese lanciò una sfidă alla visione di Monnet, una sfidă fondată șu un'idea di Europa più realistica rispetto ai sogni comunitari funzionalisti 6. Îl dibattito sulla CED segnò l'inizio
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zdruncinat, cel puțin din perspectiva fundamentelor juridice și politice ale acesteia, în ciuda crizelor cu care Uniunea (sau Comunitate până la intrarea în vigoare a Tratatului de la Maastricht) s-a confruntat de-a lungul a mai bine de jumătate de secol. Adepții teoriei (neo)funcționaliste estimau că mecanismul de spill-over2 era în măsură să explice ciclurile virtuoase și ... ireversibile ale procesului de integrare europeană, fie că era vorba de extinderile succesive ale Uniunii Europene, fie că era vorba de dezvoltarea de noi politici
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