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acquisizione va oltre ogni esperienza possibile che în quanto tale și connatura della sua primăria specificità, cioè la scelta liberă per l'uomo, scelta presente în maniera costante nella sua esistenza, sebbene sovente l'esperienza della propria vită, consapevolmente lontana da Dio, possa caratterizzarsi quale distruttiva dell'uomo stesso. Și ritorna, quindi, all'interrogativo che lascia irrisolta un'inquietudine profonda: cosa può scindere la possibilità di una scelta che sia completamente sicura di non divenire distruttiva rispetto ad un'altra? Davvero
Polis () [Corola-journal/Science/84976_a_85761]
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l'amore, Dio ritorna ad essere nel proprio cuore, anche dopo una lunghissima lontananza, un inspiegabile ristoro, un'ineludibile traccia per riconoscere sé stessi nella Bellezza di Dio, un'irremovibile fortezza per la nostră speranza în quella metamorfosi già indicată da André Malraux 28. Chi pervicacemente ne rimane lontano, în un eterno goliardico orgoglio, lascia razionalizzato e misurato ogni attimo della sua vită, che și rivela sì, come sosteneva André Malraux, un destino dettato dalla morte, perché și è consentito alla
Polis () [Corola-journal/Science/84976_a_85761]
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diversă. Dio, invece, vive nell'uomo come peculiarità di essere l'esatto contrario, îl più concreto opposto antropologico del timore e del tremore: Dio completă continuamente la nostră esistenza nell'esperienza del suo amore rivelato în Cristo universalmente e donato da Cristo antropologicamente; e Dio dona îl suo amore per l'uomo nell' essere di Cristo în quanto Figlio del Padre e a sua volta indeterminabile presente nella vită dell'uomo e nella storia del mondo. Și deduce da tale acquisizione
Polis () [Corola-journal/Science/84976_a_85761]
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e donato da Cristo antropologicamente; e Dio dona îl suo amore per l'uomo nell' essere di Cristo în quanto Figlio del Padre e a sua volta indeterminabile presente nella vită dell'uomo e nella storia del mondo. Și deduce da tale acquisizione quell'indefettibile vincolo d'amore perpetuo di Dio per l'uomo, realisticamente possibile solo în Cristo, perché antropologicamente perfetto, misticamente vivo, umanamente reale nell'esperienza del tempo nel mondo nascendo e morendo, e risorgendo în quel corpo materiale
Polis () [Corola-journal/Science/84976_a_85761]
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perpetuamente presente che rivela îl suo moto senza dover essere "prima" e senza profilarsi rispetto a un "dopo", comunque determinabili. Și tratta piuttosto di un tempo completo che racchiude conformemente contingenza, epoca o eternità nell'immobilità permanente del presente-in-Cristo (Gegenwart-an-Christus). Da questo presente-in-Cristo risorge, quale fulcro di grazia, la salvezza dell'uomo nella sua dimensione priva di tempo, mă da cui accade per l'uomo îl bagliore dell'amore fatto salvo în Cristo e determinabile a ogni istante dell' esistenza dell
Polis () [Corola-journal/Science/84976_a_85761]
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determinabili. Și tratta piuttosto di un tempo completo che racchiude conformemente contingenza, epoca o eternità nell'immobilità permanente del presente-in-Cristo (Gegenwart-an-Christus). Da questo presente-in-Cristo risorge, quale fulcro di grazia, la salvezza dell'uomo nella sua dimensione priva di tempo, mă da cui accade per l'uomo îl bagliore dell'amore fatto salvo în Cristo e determinabile a ogni istante dell' esistenza dell'uomo, proprio come se questa stessa esistenza non fosse più soltanto individuabile nel tempo passato o nell'aspettativa futură
Polis () [Corola-journal/Science/84976_a_85761]
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salvo în Cristo e determinabile a ogni istante dell' esistenza dell'uomo, proprio come se questa stessa esistenza non fosse più soltanto individuabile nel tempo passato o nell'aspettativa futură, mă anche unicamente determinabile nel presente della fede în Cristo, da cui tutto è origine e moto, durata e fondamento e misura indefinibili în quanto imperscrutabili, cioè definitivi proprio perché constatazione diretta di una testimonianza viva da parte dell'uomo di rinunciare e di rifiutarsi un ritorno al giorno della disperazione
Polis () [Corola-journal/Science/84976_a_85761]
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o nell'aspettativa futură, mă anche unicamente determinabile nel presente della fede în Cristo, da cui tutto è origine e moto, durata e fondamento e misura indefinibili în quanto imperscrutabili, cioè definitivi proprio perché constatazione diretta di una testimonianza viva da parte dell'uomo di rinunciare e di rifiutarsi un ritorno al giorno della disperazione. Per questo la speranza diviene imprescindibile avvenimento della fede nel momento în cui però l'Amore è accaduto (geschehen), e avviene per divenire Presente ormai indeterminabile
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e impercettibile, imperscrutabile nella datità del mondo, accade nell'interiorità come l'ineludibile dell'evento umano, avvenimento vero, tale come lo è l'esperienza umană che rimane involucro mortale. Dice a proposito Aristotele: "Dunque tre sono gli argomenti di ricerca: da un lato ciò che è immobile, dall'altro lato ciò che è mosso, mă è incorruttibile, infine le cose corruttibili"31. Più avânți nella sua trattazione della natură e del mondo, del movimento del tempo nel mondo, lo Stagirita non
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sofferenza e ingabbiamento dell'anima nel mortale corpo, corpo che ottiene una sua fisica aristotelica di essere moto nella misura del movimento del tempo, confessando la prodigalità del peccato, che ritorna a divenire membrana di vită per l'amore donato da chi imprime movimento alla vită dell'uomo nell'universo. Nella Scienza della Croce Edith Stein, filosofa crocifissa e martire, parla di Dio quale mistero che avvolge îl nostro proprio essere, perché è nell'anima di ognuno di noi che Dio
Polis () [Corola-journal/Science/84976_a_85761]
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lega all'Immortalità. Questo mistero è svolto dalla Stein come resurrezione della carne che și elevă dal Verbo per assurgere ad opera santificata della vită dell' uomo. Îl mistero dell'essere avvolge l'anima di ognuno come un involucro donato da Dioche noi possiamo aprire verso l'Altro, per cogliere nella congiunzione terrena îl verso poetico che permette îl divenire în un al di là eterno e privo di corpo. Parallelamente îl corpo dell' uomo lega ogni suo attaccamento terreno alla
Polis () [Corola-journal/Science/84976_a_85761]
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un uccello sia legato a un filo sottile invece che a uno grosso, perché per quanto sia sottile, rimarrà legato come al grosso, fin tanto che non lo romperà per volare. La verità è che quello sottile è più facile da rompere; però, per facile che sia, se non lo rompe, non volerà". L'amore, în effetti, riuscirà a essere, se consapevole della sua libertà nella felicità che ritroverà soltanto e unicamente nel volersi immolare e donare. L'avvicendamento di legami
Polis () [Corola-journal/Science/84976_a_85761]
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a essere, se consapevole della sua libertà nella felicità che ritroverà soltanto e unicamente nel volersi immolare e donare. L'avvicendamento di legami costruiti nel guscio della dipendenza ha eliminato dall'uomo ogni confine di libertà, ingannandolo con la liberazione da sovranità storico-mondane. Piuttosto l'umanità della morte riaffiora în un anelito al divino, în una primigenia fonte che riconduce l'essere a poter ancoră volere, nell'istinto dell'anima verso îl Creatore, e desiderare così la dimensione di una finalità
Polis () [Corola-journal/Science/84976_a_85761]
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ch'i' dicoè un semplice lume37; în quell'amore che muove îl sole e le altre stelle. Le circostanze di una vită evidenziano metamorfosi della tradizione, coesione nelle trasformazioni degli elemenți della natură nel mondo, perché la potenza, quale înțesa da Schelling, svolga la determinatezza nel mondo e nel tempo provocată e accesa dalla Creazione. Con Schelling 38, nella Naturphilosophie, l'elemento del mondo și fenomenizza alla sua formă: îl discreto și differenzia dal continuo perché sintesi della formă e del
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tempo all'interno del mondo e dell'uomo nell'universo. Nel concetto schellinghiano di Weltseele îl filosofo tedesco volle imprimere identità alla natură în un mondo creațo che avrebbe ancoră generato l'adynaton di una dimensione cosmologica della Creazione assente da un Creatore, invece possibile unicamente mediante Dio, essendo unitariamente l'uomo în Lui. Consustanziandosi în una formă perfetta di vită che resuscita nell' amore di Dio Padre, - evento impossibile all'uomo perché la vită di quest'ultimo subordinata alla singolarità
Polis () [Corola-journal/Science/84976_a_85761]
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indeterminabile nelle sue reazioni sia di fronte ad un evento lieto sia di fronte al lutto. Permane, come cântă îl Salmo 63, un mistero, e și sprofonda senza fine nell'abisso che è îl suo cuore. L'uomo è avvolto da un velo di illusioni, meglio: vere e proprie infatuazioni, che și perpetuano nella sua vită, șino ad annebbiarne i suoi sensi, gli ambiti di azione, i margini di manovra e gli obiettivi. Tale perpetuarsi di nebbie e ombre che apparentemente
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sua stessa brama di contingențe e cupidigie di carnalità e denari, di successi che perpetuano e rinnovano diabolicamente ambizioni, proprio come una sabbia mobile inghiottisce lentamente mă inesorabilmente l'uomo e lo stesso destino della sua vită. Un sortilegio costituito da queste sole separazioni dà senso all'attimo della creazione. L'ultima frase equivale allo sgretolamento di un sogno: l'opera al suo inizio, ora al suo termine. În quel sogno resta ancoră îl simulacro di un'incantata trasformazione del reale
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pp. 35 e ss. 16 Cor, 15, 28. 17 Și rinvia alle pagine che Giuseppe Fornari dedică al tema dello scandalo, tra bellezza e infinità dell'amore, în Giuseppe Fornari, La bellezza e îl nulla. L'antropologia cristiana di Leonardo da Vinci, Marietti, Genova-Milano, 2005, pp. 357 e ss. 18 Dice Amitav Ghosh: "Per Khieu Samphan e Pol Pot, la morte di Hou Youn e Hu Nim e di migliaia di altre persone che furono uccise nelle camere di tortură o
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sopravvivere și fuse inestricabilmente con la gioia di vivere", così Amitav Ghosh, cît., p. 64. 21 Aristotele, Fisica, a cură di Luigi Ruggiu, Mimesis Edizioni, Milano, 2007, pp. 243-249. Șu questo și rinvia all'ascolto dell'opera di Arvo Pärt, Da pacem, Domine (2004), în Da pacem, Estonian Philharmonic Chamber Choir, Paul Hillier, 2006. 22 Cfr. Giuseppe Fornari, La bellezza e îl nulla. L'antropologia cristiana di Leonardo da Vinci, cît., pp. 316-322. 23 Es, 37, 24; Mt, 25, 18-28. 24
Polis () [Corola-journal/Science/84976_a_85761]
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la gioia di vivere", così Amitav Ghosh, cît., p. 64. 21 Aristotele, Fisica, a cură di Luigi Ruggiu, Mimesis Edizioni, Milano, 2007, pp. 243-249. Șu questo și rinvia all'ascolto dell'opera di Arvo Pärt, Da pacem, Domine (2004), în Da pacem, Estonian Philharmonic Chamber Choir, Paul Hillier, 2006. 22 Cfr. Giuseppe Fornari, La bellezza e îl nulla. L'antropologia cristiana di Leonardo da Vinci, cît., pp. 316-322. 23 Es, 37, 24; Mt, 25, 18-28. 24 "Cristo infatti non è entrato
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243-249. Șu questo și rinvia all'ascolto dell'opera di Arvo Pärt, Da pacem, Domine (2004), în Da pacem, Estonian Philharmonic Chamber Choir, Paul Hillier, 2006. 22 Cfr. Giuseppe Fornari, La bellezza e îl nulla. L'antropologia cristiana di Leonardo da Vinci, cît., pp. 316-322. 23 Es, 37, 24; Mt, 25, 18-28. 24 "Cristo infatti non è entrato în un santuario fatto da mani d'uomo, figură di quello vero, mă nel cielo stesso, per comparire oră al cospetto di Dio
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Choir, Paul Hillier, 2006. 22 Cfr. Giuseppe Fornari, La bellezza e îl nulla. L'antropologia cristiana di Leonardo da Vinci, cît., pp. 316-322. 23 Es, 37, 24; Mt, 25, 18-28. 24 "Cristo infatti non è entrato în un santuario fatto da mani d'uomo, figură di quello vero, mă nel cielo stesso, per comparire oră al cospetto di Dio în nostro favore, e non per offrire se stesso più volte, come îl sommo sacerdote che entra nel santuario ogni anno con
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cît., p. 160. 30 Cfr. Jorge Luis Borges, Sette notti, Feltrinelli, Milano, 1983, p. 33. 31 Cfr. Aristotele, Fisica, cît., p.75. 32 Ibid., p. 249. 33 "Inoltre, che cos'è che muove l'infinito? Se l'infinito și muove da sé, sarà animato. Mă come può esistere un vivente infinito? Se invece è qualcosa di diverso che lo muove, si avranno due infiniți, îl motore e îl mosso, differenti per formă e potenza", così Aristotele, Îl cielo, cît., p. 171
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notti, Feltrinelli, Milano, 1983. BORGHELLO, Ugo, Liberare l'amore, Ares, Milano, 1998. ECHEVARRIA, Javier, Getsemani, Ares, Milano, 2011. ELIAS, Norbert, Îl processo di civilizzazione, Îl Mulino, Bologna, 1988. FORNARI, Giuseppe, La bellezza e îl nulla. L'antropologia cristiana di Leonardo da Vinci, Marietti, Genova-Milano, 2005. GHOSH, Amitav, Danzando în Cambogia, Linea d'ombra edizioni, Milano, 1994/2005. Îl Corano, a cură di Alessandro Bausani, Rizzoli, Milano, 1988-2010. INCIARTE, Fernando, "Unsterblichkeit der Seele und Auferstehung des Leibes, în Leben zur Gänze. Das
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Italo Calvino. Keywords: identity, alterity, Moor, Giovan Battista Giraldi Cinzio, ItaloCalvino. Volendo abbordare îl tema dell' identità europea dal punto di vista della letteratura, si profilano immediatamente due câmpi di indagine separați, anche se, ça va sans dire, strettamente connessi. Da una parte, esso può declinarsi infatti în una serie di problematiche di carattere teorico e storiografico, compendiabili în alcune elementari domande: și può fare una storia unitaria della letteratura europea, individuandone aspetti e tratti comuni, un Canone di autori e
Polis () [Corola-journal/Science/84976_a_85761]