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la Capability? Tale concetto è emerso recentemente nel dibattito internazionale relativamente allo sviluppo umano ad opera del Premio Nobel 1998 A. Sen e della filosofa americană M. Nussbaum, Con questo termine gli studioși fanno riferimento alla necessità di sviluppare în tutti i soggetti quelle capacitazioni, ossia quelle risorse interne, che possono permettergli, insieme allo sviluppo delle competenze, di agire în modo libero e responsabile all'interno della azienda o istituzione în cui vivono, realizzando îl proprio benessere personale oltre che quello
Polis () [Corola-journal/Science/84978_a_85763]
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nelle scelte.6 În particolare esso va ad ampliare îl significato di lifelong learning attribuendogli un carattere di interdisciplinarietà poichè, come afferma la Nussbaum (2011)7, i fattori che influenzano lo sviluppo delle capabilities sono di vario tipo e sono tutti interconnessi tra loro. L'autrice per chiarezza li suddivide în tre gruppi: - capabilities fondamentali che costituiscono le potenzialità innate delle persone e sono la base per lo sviluppo di capabilities ulteriori; - le capabilities interne che rappresentano le abilità cognitive del
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che ha sviluppato nel corso del tempo - le capabilities combinate che dipendono dai fattori sociali, politici e culturali che influenzano la sua vită. Pertanto, una formazione continuă che voglia oggi realmente puntare allo sviluppo umano deve necessariamente tener conto di tutti questi elemenți e deve attivarsi în modo interdisciplinare per creare una interazione efficace tra la dimensione individuale e quella socio istituzionale della vită di ogni persona. Lo sviluppo della capability, cioè, così come oggi viene interpretato, sembra consentire îl raggiungimento
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în genere. L'agire razionalmente e cioè mediante atti liberi (umani) implicanti indissolubilmente la compresenza di decisione intelligente e di impegno volontario (quelli di cui l'uomo è padrone) è îl modo di operare caratteristico che contraddistingue l'uomo da tutti gli altri esseri viventi. Per questo uno dei compiti della Pedagogia è quello di incidere șui due tratti che sembrano comuni ad ogni nozione di libertà. Îl primo riguarda la spontaneità del pensare e dell'agire, înțesa come interiorità dinamică
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e l'impossibilità di verificare le modalità di distribuzione delle utilità, visto che l'utilitarismo, per la sua impostazione aggregativa, non è interessato né sensibile a come le utilità sono di fatto distribuite, mă și concentra sull'utilità complessiva di tutti, misurata în blocco. Secondo la concezione libertarista invece, che vede tra i maggiori esponenti Robert Nozick 31 e Friedman 32, îl benessere delle persone è legato ai titoli e ai diritti di cui ciascun individuo legittimamente dispone e alla priorità
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complessivo di quella collettività). Ciò che emerge chiaramente dalle considerazioni formulate da Sen e da Nussbaum infatti, è l'importanza del ruolo attivo del soggetto nel contesto sociale, per realizzare se stesso e i propri valori: la società deve fornire tutti quegli elemenți che sono necessari al soggetto (libertà strumentali) per poter provvedere attivamente allo sviluppo del proprio io e all'eliminazione del proprio malessere. Nel CĂ quindi, la persona viene valorizzata în quanto caratterizzata da attività, mete, progetti, e tale
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protetti da ogni tipo di violenza, comprese le molestie sessuali e la violenza domestică. 4. Sensi, immaginazione e pensiero: essere în grado di usare i sensi, l'immaginazione, la capacità di pensare e di ragionare, avere libertà di espressione în tutti gli ambiti compreso quello all'esercizio politico e religioso. 5. Emozioni: essere în grado di amare, di piangere, di sperimentare l'anelito, la gratitudine e la rabbia giustificata, non avendo sviluppato un tipo di emotività segnata dalla paura e dall
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persone all'interno della società e garantiscono agli individui la possibilità di scegliere quali funzionamenti realizzare în armonia con la collettività. În quest'ottica, la prospettiva dell'HD, fondată sul concetto di capability, comportă e presuppone una visione integrată di tutti i diritti umani, non solo di quelli politici e civili. Essa fornisce una struttura nella quale ogni progresso dello sviluppo umano è commisurato alla attuazione dei vari diritti umani înțesi nel senso della Dichiarazione Universale dei Diritti umani del 1948
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10. Îl profeta, che parla a favore di (pro) qualcuno, verso qualcuno, sforzandosi di comunicare con qualcuno, scrive Aldo Capitini, non è "îl moralista legislatore che indică le leggi e le sanzioni"11 mă è annunciatore di festosa liberazione per tutti sollecitando tutti alla responsabilità12. Îl suo singolare destino è essere portatore di una novità che risulta 'sgradevole' e spaventa i contemporanei, e per questo paga lo scotto di essere în anticipo șui tempi, di essere non di rado vox clamantis
Polis () [Corola-journal/Science/84979_a_85764]
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profeta, che parla a favore di (pro) qualcuno, verso qualcuno, sforzandosi di comunicare con qualcuno, scrive Aldo Capitini, non è "îl moralista legislatore che indică le leggi e le sanzioni"11 mă è annunciatore di festosa liberazione per tutti sollecitando tutti alla responsabilità12. Îl suo singolare destino è essere portatore di una novità che risulta 'sgradevole' e spaventa i contemporanei, e per questo paga lo scotto di essere în anticipo șui tempi, di essere non di rado vox clamantis în deserto
Polis () [Corola-journal/Science/84979_a_85764]
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questo paga lo scotto di essere în anticipo șui tempi, di essere non di rado vox clamantis în deserto, con una condizione di estrema solitudine: prima irriso, poi perseguitato e solo alla fine ascoltato e rispettato 13 (mă non da tutti, perché non mancheranno coloro che lo accuseranno di essere un 'falso profeta'). În Capitini îl profeta perde i connotati squisitamente religioși che avevano quasi del tutto monopolizzato îl significato del termine nei secoli, e diventa ben chiaro quanto la sua
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profetico Îl liberalsocialismo, che fonde i due termini originari în un unico sostantivo, come accade con nonviolenza, è anch'esso declinato profeticamente. Se îl compito del profeta è di favorire l'apertura della società con la propria parolă, rivolgendosi a tutti, senza riproporre la stolida separazione tra masse ed élites, diventano d'un tratto quasi ovvie le note ritrosie del Capitini, come quella di aderire al Partito d'Azione durante la Resistenza, seguendo la confluenza votată dai suoi compagni di viaggio
Polis () [Corola-journal/Science/84979_a_85764]
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di individualizzazione. Che essa risponda o meno all'auspicio evangelico appare di trascurabile rilievo. Quel che occorre sottolineare è che l'immagine dell' individuo come essere interamente libero e indipendente, personalità conchiusa interamente fondată șu se stessa e separată da tutti gli altri uomini, e quanto di conseguenza ciò abbia influito sull'interdipendenza e la formazione e îl mantenimento di legami sociali, è senza dubbio una peculiarità strutturale di alcune, numericamente molto limitate, civiltà del pianeta, mă che ha scavato parecchio
Polis () [Corola-journal/Science/84979_a_85764]
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potere și dissolve a favore di un'orizzontalità che abbatte le gerarchie, le burocrazie clericali 43. Îl profeta, abbiamo scritto citando Capitini, non è un moralista legislatore che indică le leggi e le sanzioni, mă annunciatore di festosa liberazione per tutti sollecitando tutti alla responsabilità44. Egli non predică la redenzione come percorso di salvezza a tappe forzațe: indică una direzione, mă non ha da soddisfare rigidi (sia pure spesso sottaciuti) compiti di proselitismo 45. Non è un eletto, mă è l
Polis () [Corola-journal/Science/84979_a_85764]
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dissolve a favore di un'orizzontalità che abbatte le gerarchie, le burocrazie clericali 43. Îl profeta, abbiamo scritto citando Capitini, non è un moralista legislatore che indică le leggi e le sanzioni, mă annunciatore di festosa liberazione per tutti sollecitando tutti alla responsabilità44. Egli non predică la redenzione come percorso di salvezza a tappe forzațe: indică una direzione, mă non ha da soddisfare rigidi (sia pure spesso sottaciuti) compiti di proselitismo 45. Non è un eletto, mă è l''io' che
Polis () [Corola-journal/Science/84979_a_85764]
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homo civicus descritto da Franco Cassano, ossia della società civile în quanto și associa, rifuggendo l'individualismo, e și occupa della cosa pubblica 46 con un travolgimento d'amore mediante cui, parafrasando îl Vangelo, fă nuove tutte le cose e tutti gli uomini. L'agape poetico Se l'essere umano è încline a una dimensione spirituale che probabilmente lo differenzia dal resto del creațo, îl rischio di un approccio, anche erotico, all'alterità risiede nella definizione pregiudiziale, senza vincoli contrattualistici, di
Polis () [Corola-journal/Science/84979_a_85764]
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intervenire sul vasto campo della cultură complessiva della società, al fine di garantire un crescente grado di adesione ai valori veicolati dall'utilizzo nonviolento del linguaggio. Nela prospettiva capitiniana ciò è possibile attraverso l'apertura al "tu", che, sottintendendo îl "tutti" (e non îl Tutto hegeliano), appare di per se stessa idonea a marcare percorsi inclusivi, di compresenza (corale) nella produzione del valore, che nel perugino, con inguaribile ottimismo, è inscindibilmente legato al "bene"47. Da questa prospettiva, è evidente în
Polis () [Corola-journal/Science/84979_a_85764]
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sarebbe ferale che non venisse accettata. Quando Dewey propone l'esperienza all'interno della democrazia come teoria educativa non intavola un discorso anche poetico? E îl medesimo approdo non appare quello di Capitini quando prefigură una pedagogia come "sapere di tutti" e quindi presupposto indispensabile per îl lirismo accomodato sulle note dell'omnicrazia? Dove don Milani ha elaborato la sua pedagogia, se non nella sua forza poetica? Și può obiettare che tutti questi autori non sempre și siano espressi attraverso la
Polis () [Corola-journal/Science/84979_a_85764]
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di Capitini quando prefigură una pedagogia come "sapere di tutti" e quindi presupposto indispensabile per îl lirismo accomodato sulle note dell'omnicrazia? Dove don Milani ha elaborato la sua pedagogia, se non nella sua forza poetica? Și può obiettare che tutti questi autori non sempre și siano espressi attraverso la formalizzazione di percorsi psicologici, sociologici, pedagogici e quindi politici perfettamente compiuti. Și può obiettare, în aggiunta, e l'obiezione potrebbe a tutta prima sembrare sufficiente, che îl linguaggio della pedagogia (în
Polis () [Corola-journal/Science/84979_a_85764]
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statuto del Politico autonomo da quello della amministrazione, affinché quest'ultima non lo fagocitasse. Anche în una prospettiva nonviolentă, come quella che coraggiosamente Capitini cercò di praticare durante la propria vită, una base di conflitto è imprescindibile per consentire a tutti, e în particolare a coloro non oggetto sin dalle prime fasi della propria esistenza di un'educazione di stampo nuovo, di aspirare a un afflato di libertà non apparente. Lo specialismo spinto, al contrario, invece di mantenere aperto îl rapporto
Polis () [Corola-journal/Science/84979_a_85764]
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la vită inizia quando incominciamo a parlare? Mă, soprattutto, come portare la Legge della parolă senza cedere alla nostalgia falsamente rassicurante delle utopie totalitarie del Novecento, edificate sul rigetto della Legge della parolă, e fondate invece sulla follia lucreziana del "tutti vogliono tutto"57? L'urgenza principale risiede nello smarcarsi dalla menzogna della nozione di libertà per come oggi declinata, che ha ridotto l'uomo a una pură spința a godere, configurando un nuovo disagio della Civiltà. L'inferno ipermoderno consiste
Polis () [Corola-journal/Science/84979_a_85764]
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verificarsi del suo annuncio. Anche per tale serena accettazione della violenza e inesorabilità di alcune leggi di natură, egli può ben essere inserito tra quei pensatori 'inattuali' che meritano sempre nuove letture, come Machiavelli, Bruno, Vico, Leopardi, Gramsci, Pasolini, Michelstaedter, tutti accomunati nello sforzo di far saltare i codici del linguaggio ingessato della propria epoca, con lo scopo dichiarato di restituire, non solo a se stessi, la costitutiva relazione tra vită e pensiero, politica e storia. Note 1 Una breve ricostruzione
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p. 20. 4 C. Foppa Pedretti, Spirito profetico ed educazione în Aldo Capitini. Prospettive filosofiche, religiose e pedagogiche del post-umanesimo e della compresenza, Vită e Pensiero, Milano, 2005, p. 116. 5 N. Bobbio, Introduzione, în A. Capitini, Îl potere di tutti, La Nuova Italia, Firenze, 1969, p. 16. 6 Cfr. E. Bloch, Îl principio speranza, Garzanti, Milano, 1994. 7 A. Capitini, Educazione aperta, Volume I, La Nuova Italia, Firenze, 1967, p. 82. Ricordiamo che la compresenza, a poche righe di distanza
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Bloch, Îl principio speranza, Garzanti, Milano, 1994. 7 A. Capitini, Educazione aperta, Volume I, La Nuova Italia, Firenze, 1967, p. 82. Ricordiamo che la compresenza, a poche righe di distanza dalla citazione riportata, viene definită come quel che accomuna, avvicina "tutti gli esseri che sono nați, i viventi e i morți". 8 G. Falcicchio, I figli della festa, cît., p. 66. 9 S. Salmeri, Lezioni di pace. Ripensare la criticità dialogica attraverso îl contributo pedagogico di Aldo Capitini, Kore University Press
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Cfr., per esempio, I. Kant, Critică del giudizio, Laterza, Bari, 1960, Parte I, Sezione I, Libro I, parag.2, p. 44. 31 Cfr. U. Galimberti, Psiche e techne, cît., p. 225. 32 F. Nietzsche, Così parlò Zarathustra. Un libro per tutti e per nessuno, Adelphi, Milano, 1968, p. 34. 33 J. Dewey, Natura e condotta dell'uomo, La Nuova Italia, Firenze, 1958, p. 69. 34 U. Galimberti, Psiche e techne, cît., p. 237. 35 Cfr. G. Reale, Corpo, anima e salute
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