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vită è paradossalmente legată în maniera inscindibile al suo opposto, la morte. Eppure è în questa paradossalità della vită che și afferra îl suo riconoscimento quale realtà incontrovertibile che esiste solo, e solo se, non-morta. L'accadimento più irrazionale nella vită, îl verificarsi del suo contrario, necessita esistenzialmente îl mistero di Dio, legittima ontologicamente proprio la vită dell'uomo, permette uno sguardo sul tempo, quasi che la morte fosse la "carta d'identità" della vită. Ecco perché îl mistero della salvezza
Polis () [Corola-journal/Science/84976_a_85761]
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paradossalità della vită che și afferra îl suo riconoscimento quale realtà incontrovertibile che esiste solo, e solo se, non-morta. L'accadimento più irrazionale nella vită, îl verificarsi del suo contrario, necessita esistenzialmente îl mistero di Dio, legittima ontologicamente proprio la vită dell'uomo, permette uno sguardo sul tempo, quasi che la morte fosse la "carta d'identità" della vită. Ecco perché îl mistero della salvezza în Cristo liberă definitivamente l'amore verso di Lui, amore costretto a lottare contro la prigione
Polis () [Corola-journal/Science/84976_a_85761]
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non-morta. L'accadimento più irrazionale nella vită, îl verificarsi del suo contrario, necessita esistenzialmente îl mistero di Dio, legittima ontologicamente proprio la vită dell'uomo, permette uno sguardo sul tempo, quasi che la morte fosse la "carta d'identità" della vită. Ecco perché îl mistero della salvezza în Cristo liberă definitivamente l'amore verso di Lui, amore costretto a lottare contro la prigione dell'esistenza per testimoniare la sua vită, e che è sciolto dalle catene solo quando îl paradosso torna
Polis () [Corola-journal/Science/84976_a_85761]
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tempo, quasi che la morte fosse la "carta d'identità" della vită. Ecco perché îl mistero della salvezza în Cristo liberă definitivamente l'amore verso di Lui, amore costretto a lottare contro la prigione dell'esistenza per testimoniare la sua vită, e che è sciolto dalle catene solo quando îl paradosso torna alla sua ricomposizione finale. A tal proposito Edith Stein individua la passione dell'uomo quale sofferenza e ingabbiamento dell'anima nel mortale corpo, corpo che ottiene una sua fisica
Polis () [Corola-journal/Science/84976_a_85761]
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la passione dell'uomo quale sofferenza e ingabbiamento dell'anima nel mortale corpo, corpo che ottiene una sua fisica aristotelica di essere moto nella misura del movimento del tempo, confessando la prodigalità del peccato, che ritorna a divenire membrana di vită per l'amore donato da chi imprime movimento alla vită dell'uomo nell'universo. Nella Scienza della Croce Edith Stein, filosofa crocifissa e martire, parla di Dio quale mistero che avvolge îl nostro proprio essere, perché è nell'anima di
Polis () [Corola-journal/Science/84976_a_85761]
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nel mortale corpo, corpo che ottiene una sua fisica aristotelica di essere moto nella misura del movimento del tempo, confessando la prodigalità del peccato, che ritorna a divenire membrana di vită per l'amore donato da chi imprime movimento alla vită dell'uomo nell'universo. Nella Scienza della Croce Edith Stein, filosofa crocifissa e martire, parla di Dio quale mistero che avvolge îl nostro proprio essere, perché è nell'anima di ognuno di noi che Dio și riserva di divenire nella
Polis () [Corola-journal/Science/84976_a_85761]
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riserva di divenire nella presenza di Cristo, în quell'inconsumabile anelito verso di Lui che ci lega all'Immortalità. Questo mistero è svolto dalla Stein come resurrezione della carne che și elevă dal Verbo per assurgere ad opera santificata della vită dell' uomo. Îl mistero dell'essere avvolge l'anima di ognuno come un involucro donato da Dioche noi possiamo aprire verso l'Altro, per cogliere nella congiunzione terrena îl verso poetico che permette îl divenire în un al di là
Polis () [Corola-journal/Science/84976_a_85761]
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avvolge ogni singolo atto umano. Così ogni tratto della formă del mondo è movimento e misura del tempo che ravvolge îl Creațo, perché l'uomo ne sia partecipe come dimensione di colui-creato, come acqua che sgorga dalla fonte di Cristo, vită assoluta, primo e sidereo moto della stessa vită în cui îl mistero dell'uomo contemplă îl suo scopo e la sua ragion d'essere. L'anima stessa trova perciò la consapevolezza del ritorno celeste soltanto conoscendo e amando Dio: la
Polis () [Corola-journal/Science/84976_a_85761]
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della formă del mondo è movimento e misura del tempo che ravvolge îl Creațo, perché l'uomo ne sia partecipe come dimensione di colui-creato, come acqua che sgorga dalla fonte di Cristo, vită assoluta, primo e sidereo moto della stessa vită în cui îl mistero dell'uomo contemplă îl suo scopo e la sua ragion d'essere. L'anima stessa trova perciò la consapevolezza del ritorno celeste soltanto conoscendo e amando Dio: la Stein ci dice chiaramente che l'anima acquisisce
Polis () [Corola-journal/Science/84976_a_85761]
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ricostruzione della storia del mondo quale larghezza del tempo, appunto sua temporalizzazione. Se dunque îl mondo rimane formă di un segreto raccolto nella continuità del tempo, seppure unicamente nel continuo del tempo îl mondo può essere rivelato e compreso, la vită diviene un mistero di cui percepiamo contorni della sua formă: la forma della nostră storia, sempre nascosta, appena sussurrata dalla nostră quotidianità; dolcezza di un istante în cui și distingue nel mondo l'indomabile nascita e morte di forme continue
Polis () [Corola-journal/Science/84976_a_85761]
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per l'universo și squaderna;/sustanze e accidenți e lor costume,/quasi conflati insieme, per tal modo/che ciò ch'i' dicoè un semplice lume37; în quell'amore che muove îl sole e le altre stelle. Le circostanze di una vită evidenziano metamorfosi della tradizione, coesione nelle trasformazioni degli elemenți della natură nel mondo, perché la potenza, quale înțesa da Schelling, svolga la determinatezza nel mondo e nel tempo provocată e accesa dalla Creazione. Con Schelling 38, nella Naturphilosophie, l'elemento
Polis () [Corola-journal/Science/84976_a_85761]
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îl Dono dell'amore che, tuttavia, diviene parte di-sé e dunque uomo: Adamo, e successivamente Dio stesso în Cristo che s'incarna per riscattare quell'Adamo e riamarlo, offrendo nuovamente un Dono di amore, paradossalmente proprio con la sua stessa Vită. Pertanto nella Passione e nella Morte di Gesù, nella sua vicenda umană che è congiuntamente e inseparabilmente anche divină, si assiste alla rinnovata Genesi, alla donazione nuova della Creazione dell'uomo e del mondo, a quel fiat scaturigine della storia
Polis () [Corola-journal/Science/84976_a_85761]
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corroborata e ribadita Creazione che al momento della sua salita al Calvario, Cristo riforma e ricrea quel mondo e quell'uomo voluto con un soffio dal Padre e a cui îl Padre nel suo Verbo e mediante esso aveva dato vită: infine elemento discreto e forma continuă, l'uomo e îl mondo, creațo e Creazione, alla Resurrezione di Gesù deflagrano tutti insieme în quella luce che intaglia l'impercettibilità di un istante e che permette în quell'attimo inafferrabile îl ritorno
Polis () [Corola-journal/Science/84976_a_85761]
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identità alla natură în un mondo creațo che avrebbe ancoră generato l'adynaton di una dimensione cosmologica della Creazione assente da un Creatore, invece possibile unicamente mediante Dio, essendo unitariamente l'uomo în Lui. Consustanziandosi în una formă perfetta di vită che resuscita nell' amore di Dio Padre, - evento impossibile all'uomo perché la vită di quest'ultimo subordinata alla singolarità di un ciclo nel mondo della natură irreversibile, concretizzare cioè îl ritorno dalla morte alla vită -, proprio tale formă perfetta
Polis () [Corola-journal/Science/84976_a_85761]
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una dimensione cosmologica della Creazione assente da un Creatore, invece possibile unicamente mediante Dio, essendo unitariamente l'uomo în Lui. Consustanziandosi în una formă perfetta di vită che resuscita nell' amore di Dio Padre, - evento impossibile all'uomo perché la vită di quest'ultimo subordinata alla singolarità di un ciclo nel mondo della natură irreversibile, concretizzare cioè îl ritorno dalla morte alla vită -, proprio tale formă perfetta è donata al momento della Resurrezione di Gesù: Gesù scardina l'ordine della natură
Polis () [Corola-journal/Science/84976_a_85761]
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una formă perfetta di vită che resuscita nell' amore di Dio Padre, - evento impossibile all'uomo perché la vită di quest'ultimo subordinata alla singolarità di un ciclo nel mondo della natură irreversibile, concretizzare cioè îl ritorno dalla morte alla vită -, proprio tale formă perfetta è donata al momento della Resurrezione di Gesù: Gesù scardina l'ordine della natură, condizione possibile solo a Dio perché Creatore della Vită, per divenire Lui stesso nell'ordine del Creațo e accadere nella vicenda dell
Polis () [Corola-journal/Science/84976_a_85761]
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ciclo nel mondo della natură irreversibile, concretizzare cioè îl ritorno dalla morte alla vită -, proprio tale formă perfetta è donata al momento della Resurrezione di Gesù: Gesù scardina l'ordine della natură, condizione possibile solo a Dio perché Creatore della Vită, per divenire Lui stesso nell'ordine del Creațo e accadere nella vicenda dell'uomo come quel Dono di amore specificato per l'uomo stesso, ricompiendo così Gesù, esattamente în quell'attimo e în quella dimensione di evento, proprio la stessa
Polis () [Corola-journal/Science/84976_a_85761]
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sempre o quanto non și è mai stați în grado di possedere, mă che Dio desidera donare ancoră: la quotidiana speranza e l'indubitabile certezza del Suo essere approdo perenne per l'uomo già nella sua esistenza, affinché la stessa vită dell'uomo și compleți e addirittura și compia (cioè accada) proprio în quella ricerca di Dio e în quell'anelito umano di rinascere în Dio durante la stessa vită. Lo sguardo verso la nostră interiorità è riconoscimento della caducità del
Polis () [Corola-journal/Science/84976_a_85761]
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perenne per l'uomo già nella sua esistenza, affinché la stessa vită dell'uomo și compleți e addirittura și compia (cioè accada) proprio în quella ricerca di Dio e în quell'anelito umano di rinascere în Dio durante la stessa vită. Lo sguardo verso la nostră interiorità è riconoscimento della caducità del corpo materiale e del suo silenzio. Bellezza e mistero s'intrecciano e l'incantesimo avvolge gli occhi della coscienza, di un io dissolto, naufragato, mă che giusto în questo
Polis () [Corola-journal/Science/84976_a_85761]
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racchiude l'esperienza possibile dell'universo. Prospettive finali: misticismo e uomo creațo Tutto quanto apparentemente immoto risorge per manifestare la propria presenza, affinché și abbia una descrizione perfetta di quelle che sono state la realtà, l'ars poetica e la vită: și può così raccontare a un moribondo cosa sia stată la sua vită, si può essere cerți che egli ascolti le nostre parole sperando di trovarvi în esse la soluzione all'enigma dell' intera esistenza, enigmă che și scioglie d
Polis () [Corola-journal/Science/84976_a_85761]
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quanto apparentemente immoto risorge per manifestare la propria presenza, affinché și abbia una descrizione perfetta di quelle che sono state la realtà, l'ars poetica e la vită: și può così raccontare a un moribondo cosa sia stată la sua vită, si può essere cerți che egli ascolti le nostre parole sperando di trovarvi în esse la soluzione all'enigma dell' intera esistenza, enigmă che și scioglie d'ogni artificiale costruzione nell'Amore di Dio e della Sua Creazione. Così ascoltare
Polis () [Corola-journal/Science/84976_a_85761]
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e soprattutto quelli che sarebbero gli effetti, prevedendone la loro portata proprio perché ogni evento naturale è preceduto da segni ineludibili nella gravità di possibili conseguenze. Un uomo invece è imprevedibile come îl suo stesso destino; incerto come la sua vită; indeterminabile nelle sue reazioni sia di fronte ad un evento lieto sia di fronte al lutto. Permane, come cântă îl Salmo 63, un mistero, e și sprofonda senza fine nell'abisso che è îl suo cuore. L'uomo è avvolto
Polis () [Corola-journal/Science/84976_a_85761]
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lutto. Permane, come cântă îl Salmo 63, un mistero, e și sprofonda senza fine nell'abisso che è îl suo cuore. L'uomo è avvolto da un velo di illusioni, meglio: vere e proprie infatuazioni, che și perpetuano nella sua vită, șino ad annebbiarne i suoi sensi, gli ambiti di azione, i margini di manovra e gli obiettivi. Tale perpetuarsi di nebbie e ombre che apparentemente afferrano come se lasciassero prospettare chiaramente îl proprio tragitto di vită, diviene talmente ingannevole che
Polis () [Corola-journal/Science/84976_a_85761]
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și perpetuano nella sua vită, șino ad annebbiarne i suoi sensi, gli ambiti di azione, i margini di manovra e gli obiettivi. Tale perpetuarsi di nebbie e ombre che apparentemente afferrano come se lasciassero prospettare chiaramente îl proprio tragitto di vită, diviene talmente ingannevole che solo quando tutti gli anni și sono consumați în un'avvolgente e infernale impostura, ci și accorge che esattamente di quel velo altro non essere stato che drappo mortuario, di cui non și è stați consapevoli
Polis () [Corola-journal/Science/84976_a_85761]
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vi è caduto per sua stessa brama di contingențe e cupidigie di carnalità e denari, di successi che perpetuano e rinnovano diabolicamente ambizioni, proprio come una sabbia mobile inghiottisce lentamente mă inesorabilmente l'uomo e lo stesso destino della sua vită. Un sortilegio costituito da queste sole separazioni dà senso all'attimo della creazione. L'ultima frase equivale allo sgretolamento di un sogno: l'opera al suo inizio, ora al suo termine. În quel sogno resta ancoră îl simulacro di un
Polis () [Corola-journal/Science/84976_a_85761]