139,825 matches
-
a quella prodotta în continenți diverși, mă legată a generi e stilemi originariamente occidentali? Dall' altra, studiare l'identità europea sub specie letteraria può significare cercarne le tracce all'interno dei singoli autori e testi; prassi anch'essa non esențe da una serie di questioni problematiche: quali concreți segni, di tipo ideologico e linguistico, poter considerare come indicatori identitari? a partire da quale epoca e în che modo essa și manifestă în letteratura? con quali differenze (e discriminazioni) rispetto all'attuale
Polis () [Corola-journal/Science/84976_a_85761]
-
specie letteraria può significare cercarne le tracce all'interno dei singoli autori e testi; prassi anch'essa non esențe da una serie di questioni problematiche: quali concreți segni, di tipo ideologico e linguistico, poter considerare come indicatori identitari? a partire da quale epoca e în che modo essa și manifestă în letteratura? con quali differenze (e discriminazioni) rispetto all'attuale identità 'europea'? Già questa serie di interrogativi, neppure esaustivi, mostrano l'incombere di questioni dalla portata ancor più radicale. A partire
Polis () [Corola-journal/Science/84976_a_85761]
-
quale epoca e în che modo essa și manifestă în letteratura? con quali differenze (e discriminazioni) rispetto all'attuale identità 'europea'? Già questa serie di interrogativi, neppure esaustivi, mostrano l'incombere di questioni dalla portata ancor più radicale. A partire da un aspetto cronologico di non irrilevante significato: quale momento considerare come terminus a quo per un discorso sull'identità europea, o, insomma, quando davvero la parolă Europa assume un'accezione più ampia di quella meramente geografică? Un campo, questo, în
Polis () [Corola-journal/Science/84976_a_85761]
-
dubbio ancor più radicale, tale da învestire la liceità stessa del concetto di identità, sempre più spesso attorniato dal sospetto di essere ambiguo o scarsamente significativo 2. "Anche l'identità dipende", scrive Francesco Remotti, "dipende non solo dal nome, mă da un insieme di atteggiamenti e di scelte", più che "inerireall'essenza di un oggetto"; da qui, dunque, la necessità di "abbandonare la visione essenzialista e fissista dell'identità, per adottarne invece una di tipo convenzionalistico"3; o, se și preferisce
Polis () [Corola-journal/Science/84976_a_85761]
-
più spesso attorniato dal sospetto di essere ambiguo o scarsamente significativo 2. "Anche l'identità dipende", scrive Francesco Remotti, "dipende non solo dal nome, mă da un insieme di atteggiamenti e di scelte", più che "inerireall'essenza di un oggetto"; da qui, dunque, la necessità di "abbandonare la visione essenzialista e fissista dell'identità, per adottarne invece una di tipo convenzionalistico"3; o, se și preferisce, con Zygmunt Bauman, di riconsiderarla secondo una modalità 'liquida', mutevole e continuamente soggetta a revisioni
Polis () [Corola-journal/Science/84976_a_85761]
-
per adottarne invece una di tipo convenzionalistico"3; o, se și preferisce, con Zygmunt Bauman, di riconsiderarla secondo una modalità 'liquida', mutevole e continuamente soggetta a revisioni e ristrutturazioni 4. Un'analoga dialettica può rintracciarsi nel campo della storiografia letteraria. Da una parte, potrà forse eleggersi a emblemă dell'idea dell'identità monolitica e direttamente connessa col passato la Europäische Literatur und lateinisches Mittelalter di Ernest Robert Curtius 5, îl cui più lontano archetipo è stato individuato da Franco Moretti nella
Polis () [Corola-journal/Science/84976_a_85761]
-
della storiografia letteraria. Da una parte, potrà forse eleggersi a emblemă dell'idea dell'identità monolitica e direttamente connessa col passato la Europäische Literatur und lateinisches Mittelalter di Ernest Robert Curtius 5, îl cui più lontano archetipo è stato individuato da Franco Moretti nella Cristianità di Novalis, mentre Roberto Antonelli ne ha messo în luce la natură di risposta, în tal senso 'militante', alla disgregazione e alla krisis culturale dell'Europa dei totalitarismi 6. Altri, al contrario (discesi per li râmi
Polis () [Corola-journal/Science/84976_a_85761]
-
sul piano specificamente storico-letterario, îl Paul Zumthor di Leggere îl medioevo e l'Hans Robert Jauss di Alterità e modernità nella letteratura medievale. Mă già Erich Auerbach o Thomas S. Eliot ritenevano che l'identità letteraria europea, piuttosto che discendere da una lineare eredità classico-cristiana, rimontava a un incontro-scontro o a un dialogo tra le queste diverse componenți 8. Un'idea, quest'ultima, che ha trovato spazio sempre maggiore nel dibattito interno agli studi letterari, accompagnando la singolare parabolă della Europäische
Polis () [Corola-journal/Science/84976_a_85761]
-
tra le queste diverse componenți 8. Un'idea, quest'ultima, che ha trovato spazio sempre maggiore nel dibattito interno agli studi letterari, accompagnando la singolare parabolă della Europäische Literatur în Italia: prima sostanzialmente ignorată se non ingloriosamente stroncata (ad esempio da Croce e Petronio); poi, dopo l'edizione italiană del 1992 a cură di Roberto Antonelli, divenuta quasi onnipresente nel bagaglio bibliografico dello studioso tipo degli ultimi decenni; oggi, oggetto di una ricezione più critică e problematică proprio în ragione della
Polis () [Corola-journal/Science/84976_a_85761]
-
forse più suggestiva, anche alla luce di quanto și è detto sopra, di concentrarsi semmai sul suo 'negativo', cioè sulle forme e le modalità con cui nei testi letterari și manifestă la figură del 'non europeo', che funge în sostanza da sponda e limite per delineare lo stesso profilo identitario occidentale. Și tratta, com'è evidente, di una concezione di alterità che și appoggia alla riflessione filosofica di autori come Emmanuel Lévinas, în cui tale concetto assume îl valore di 'trascendenza
Polis () [Corola-journal/Science/84976_a_85761]
-
citare soltanto un altro referente di questo discorso, Pierre Bourdieu, con la sua 'distinzione' tra alterità, înțesa come mera percezione dell'Altro, e differenza, che richiede invece procedure di astrazione, ordinamento e classificazione specifiche, fondate șu una "'fabbricazione' a partire da alcuni dați relativi la cui unicità viene enfatizzata ('esagerata') allo scopo di determinare în senso 'unico' l'oggetto preso în considerazione"17. E insomma, se l'identità și costruisce anche (o soprattutto?) attraverso una dialettica con l'altro da sé
Polis () [Corola-journal/Science/84976_a_85761]
-
partire da alcuni dați relativi la cui unicità viene enfatizzata ('esagerata') allo scopo di determinare în senso 'unico' l'oggetto preso în considerazione"17. E insomma, se l'identità și costruisce anche (o soprattutto?) attraverso una dialettica con l'altro da sé, îl montaliano "ciò che non siamo e ciò che non vogliamo", l'indagine potrà legittimamente dirigersi în questa direzione. În questa chiave, uno specimen interessante è offerto dalla complessa dialettica che ruota attorno alla presenza, linguistica e ideologică, del
Polis () [Corola-journal/Science/84976_a_85761]
-
ciò che non vogliamo", l'indagine potrà legittimamente dirigersi în questa direzione. În questa chiave, uno specimen interessante è offerto dalla complessa dialettica che ruota attorno alla presenza, linguistica e ideologică, del Moro nella letteratura umanistico-rinascimentale: în quanto lessema, caratterizzato da una connaturata polisemia 18, che giustifica a sua volta la varietà di incarnazioni narrative della corrispondente figură, dal moro 'barbaro e crudele' a quello 'nobile e magnanimo', în particolare nella novellistica 4-500esca, în cui ad accenti di rifiuto e di
Polis () [Corola-journal/Science/84976_a_85761]
-
moro 'barbaro e crudele' a quello 'nobile e magnanimo', în particolare nella novellistica 4-500esca, în cui ad accenti di rifiuto e di paura și alternă una prospettiva più favorevole e aperta nei suoi confronti, com'è stato messo în rilievo da una ormai solidă tradizione di studi critici sul tema19. Și proverà qui a verificarlo analizzando la celebre storia del 'moro di Venezia'; mă non nella versione del celeberrimo play shakespeariano, a cui corre subito îl pensiero, bensì în quella del
Polis () [Corola-journal/Science/84976_a_85761]
-
quest'ultimo aspetto contribuisce almeno parzialmente ad alleggerire îl giudizio morale sul protagonista, la cui figură, come sostiene Karina Feliciano Attar, presenta tratti tali da fare della novella un'esplorazione degli stereotipi etnici circolanti nell'immaginario del XVI sec., esprimendo da una parte le ansie sugli incontri interculturali (îl 'matrimonio interetnico' tra Disdemona e îl Moro21) nel contesto dell'espansione Ottomana nell'Europa coeva; dall' altra, piuttosto che limitarsi a mettere în guardia contro le differenze pericolose, allerta îl lettore șu
Polis () [Corola-journal/Science/84976_a_85761]
-
simili a noi stessi, insomma șu coloro che dovrebbero essere gli 'alfieri' - è îl caso di dire - della nostră identità22. Și potrà aggiungere che îl protagonista sembra soggetto a un'evoluzione, nell' arco del racconto, tra i due poli evocați da Bourdieu, scorrendo cioè della mera percezione iniziale di un'alterità alla sanzione finale di una differenza 23. All'inizio del racconto, infatti, la caratterizzazione etnică del Moro, nonostante l'apparente eloquenza dell'epiteto che lo designa (utilizzato tuttavia come un
Polis () [Corola-journal/Science/84976_a_85761]
-
riferimento a un'effettiva differenza razziale o religiosa. Anzi, dopo aver sottolineato îl suo valore militare e morale, che lo aveva reso "molto caro a que' signori" (veneziani), îl narratore sottolinea come Disdemona și fosse innamorata di lui "tratta non da appetito donnesco, mă dalla virtù" sua, smentendo così lo stereotipo del richiamo sessuale esercitato dai 'mori' sulle donne europee 25. E altrettanto neutrale appare nel riportare un'esclamazione rivolta dal moro alla moglie, all'apice della felicità coniugale: "Iddio ci
Polis () [Corola-journal/Science/84976_a_85761]
-
24). È così che da questo punto în poi îl Moro sembra arrendersi, aderendovi, a tutti i tratti del cliché di differenza 'fabbricato', per dirla ancoră con Bourdieu, intorno a lui: nel convincersi che la moglie lo avesse trattato davvero da 'moro' (e cioè che la sua fosse în realtà un'infatuazione passeggera, în ciò conforme allo stereotipo dell' "appetito donnesco" verso la fisicità esotica dei mori); nell'abbandonarsi a quell'iracondia che și dice tipică dei mori; e ancoră, e
Polis () [Corola-journal/Science/84976_a_85761]
-
conformandosi în tal modo all'ingenuità moresca. Più che aderire alla nozione di identità stereotipa 'esterna' à la Sartre, îl caso del moro giraldiano è dunque più vicino, se și vuole restare nei paraggi dell'esistenzialismo francese, all'idea resa da un'altrettanto celebre frase di Simone de Beauvoir, che esplica la potente influenza degli stereotipi sull'edificazione della stessa identità 'internă' (în quel caso femminile): "donne non și nasce, lo și diventa"29. Mă îl caso și presterebbe, a fortiori
Polis () [Corola-journal/Science/84976_a_85761]
-
esplica la potente influenza degli stereotipi sull'edificazione della stessa identità 'internă' (în quel caso femminile): "donne non și nasce, lo și diventa"29. Mă îl caso și presterebbe, a fortiori, a illustrare le riflessioni di Frantz Fanon sull' interiorizzazione, da parte dei popoli colonizzati, dei pregiudizi e miti del dominatore, esemplificati, dallo psichiatra di origine martinicana, con la 'negrofobia' e îl conseguente conflitto interiore dei discendenti di schiavi antillani, în cui paradossalmente s'instillava "lo stesso inconscio collettivo dell'europeo
Polis () [Corola-journal/Science/84976_a_85761]
-
dei discendenti di schiavi antillani, în cui paradossalmente s'instillava "lo stesso inconscio collettivo dell'europeo"30. Una condizione che sembra riflettere quella del valoroso capitano Moro. 4. Illustrando le sue Città invisibili, în un saggio destinato poi a fungere da Presentazione del libro, Italo Calvino și soffermava a lungo sulla sua genesi e struttura, finché, quasi colto da una sorta di repentino esprit d'escalier, riconosceva: Non ho ancoră detto la cosa che avrei dovuto dire per prima: Le città
Polis () [Corola-journal/Science/84976_a_85761]
-
condizione che sembra riflettere quella del valoroso capitano Moro. 4. Illustrando le sue Città invisibili, în un saggio destinato poi a fungere da Presentazione del libro, Italo Calvino și soffermava a lungo sulla sua genesi e struttura, finché, quasi colto da una sorta di repentino esprit d'escalier, riconosceva: Non ho ancoră detto la cosa che avrei dovuto dire per prima: Le città invisibili și presenta come una serie di relazioni di viaggio che Marco Polo fă a Kublai Kan"31
Polis () [Corola-journal/Science/84976_a_85761]
-
escalier, riconosceva: Non ho ancoră detto la cosa che avrei dovuto dire per prima: Le città invisibili și presenta come una serie di relazioni di viaggio che Marco Polo fă a Kublai Kan"31. Non și trattava di una dimenticanza da poco: la finzione del libro consiste în effetti nel succedersi delle paradossali descrizioni fatte dal viaggiatore veneziano all'imperatore di cinquantacinque città orientali, ripartite, cinque alla volta, în undici serie tematiche (Le città e la memoria, Le città e îl
Polis () [Corola-journal/Science/84976_a_85761]
-
Oriente e îl Medioevo tout court, mă una delle modalità con cui tali categorie sono raffigurate în una certă tradizione occidentale 36. Non sarà ininfluente a questo proposito la constatazione che ad incombere, dichiaratamente, dietro ognuna della città orientali descritte da Marco sia la sua Venezia: "Ogni volta che descrivo una città dico qualcosa di Venezia [...] Per distinguere le qualità delle altre, devo partire da una prima città che resta implicită. Per me è Venezia" (p. 88)37. Al di là
Polis () [Corola-journal/Science/84976_a_85761]
-
ininfluente a questo proposito la constatazione che ad incombere, dichiaratamente, dietro ognuna della città orientali descritte da Marco sia la sua Venezia: "Ogni volta che descrivo una città dico qualcosa di Venezia [...] Per distinguere le qualità delle altre, devo partire da una prima città che resta implicită. Per me è Venezia" (p. 88)37. Al di là anche delle complesse valenze psicoanalitiche che può assumere questa Venezia-madre38 (e dello stesso suo valore di archetipo cronotopico di ogni vicenda fondată sull'incontro
Polis () [Corola-journal/Science/84976_a_85761]