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în temporalità e temporalizzazioni, cioè în elemenți discreți (discontinui) che tuttavia profilano la tangibilità di una regolare cadenza dello sviluppo dell'essere nel divenire 33. La differenza, allora, tra îl continuo e îl discreto è esattamente nel movimento scandito dal tempo 34: ogni formă continuă delinea la temporalità del fenomeno del mondo quando se ne interpreta îl senso, possibile nella scansione di ogni temporalizzazione di questo mondo: è da tale acquisizione che possiamo individuare l'elemento discreto, cioè quella interruzione che
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divenire, la sua Morte che trasmette nuovamente la Vită nella Resurrezione come dono di amore, per rivelarsi l'annunciato Dio della salvezza del mondo, focalizza tutto ciò îl concetto d'infinito postosi verso îl "dopo rivelazione", momento în cui îl tempo stesso risulta comprensibile perché scansiona quanto ha avuto principio senza che debba mai più aver fine: l'amore di Dio nel martirio e nella resurrezione di Gesù rivelato Dio. Și vuole sottolineare come îl concetto di infinito și storicizzi, temporalizzandosi
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concetto di infinito și storicizzi, temporalizzandosi a-posteriori rispetto all' eterno, cioè Dio, che prescinde singolarmente dal "prima" e dal "dopo" giacché universalmente și configura în Cristo quale annuncio senza più fine di Dio, perché Cristo stesso Dio nel mondo, tempo del mondo. E allora nell'ambito di tale irrisolvibile indecidibilità și perviene alla concretezza dello spirito ermeneutico aristotelico che segna îl tempo pervaso dal prima e dal poi, successiva acquisizione în Șanț' Agostino, îl quale constată tuttavia la percezione di
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universalmente și configura în Cristo quale annuncio senza più fine di Dio, perché Cristo stesso Dio nel mondo, tempo del mondo. E allora nell'ambito di tale irrisolvibile indecidibilità și perviene alla concretezza dello spirito ermeneutico aristotelico che segna îl tempo pervaso dal prima e dal poi, successiva acquisizione în Șanț' Agostino, îl quale constată tuttavia la percezione di Dio non poter essere più accantonabile e separabile dalla vită dell'uomo e dalla sua "esistenza". Perciò intuendo în maniera obiettiva la
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dell'uomo e dalla sua "esistenza". Perciò intuendo în maniera obiettiva la vită come cammino, come destino, che, suo malgrado, deve raggiungere un traguardo paradossale nel suo opposto, la vită stessa colta e interpretată în esistenza, rivela l'antinomia del tempo essere esplicazione del dilemma teologico e immediatamente mistico: credo? În sostanza la fede acquisisce certezza nel momento în cui și è altrettanto șicuri di non poter mai decidere, allo stesso modo di quando și decide nella quotidianità, scelte razionalmente esistenziali
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suo riconoscimento quale realtà incontrovertibile che esiste solo, e solo se, non-morta. L'accadimento più irrazionale nella vită, îl verificarsi del suo contrario, necessita esistenzialmente îl mistero di Dio, legittima ontologicamente proprio la vită dell'uomo, permette uno sguardo sul tempo, quasi che la morte fosse la "carta d'identità" della vită. Ecco perché îl mistero della salvezza în Cristo liberă definitivamente l'amore verso di Lui, amore costretto a lottare contro la prigione dell'esistenza per testimoniare la sua vită
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paradosso torna alla sua ricomposizione finale. A tal proposito Edith Stein individua la passione dell'uomo quale sofferenza e ingabbiamento dell'anima nel mortale corpo, corpo che ottiene una sua fisica aristotelica di essere moto nella misura del movimento del tempo, confessando la prodigalità del peccato, che ritorna a divenire membrana di vită per l'amore donato da chi imprime movimento alla vită dell'uomo nell'universo. Nella Scienza della Croce Edith Stein, filosofa crocifissa e martire, parla di Dio quale
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speranza di elevarlo a dignità di un mistero sovrannaturale, che congiungerebbe la propria anima al senso del Verbo îl quale a sua volta avvolge ogni singolo atto umano. Così ogni tratto della formă del mondo è movimento e misura del tempo che ravvolge îl Creațo, perché l'uomo ne sia partecipe come dimensione di colui-creato, come acqua che sgorga dalla fonte di Cristo, vită assoluta, primo e sidereo moto della stessa vită în cui îl mistero dell'uomo contemplă îl suo
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morte, così fortemente propagandată dall'esistenzialismo nonché, precedentemente, dall'illuminismo; mă anche dove sia finita, dunque, la tolleranza illuministica? D'altronde l'onticità del mondo, cioè îl suo specifico essere ermeneuticità, fondă ogni segmento della ricostruzione della sua formă nel tempo del mondo, nella temporalità della storia perché la temporalizzazione riveli la trasformazione ontica del mondo nella ricostruzione della storia del mondo quale larghezza del tempo, appunto sua temporalizzazione. Se dunque îl mondo rimane formă di un segreto raccolto nella continuità
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cioè îl suo specifico essere ermeneuticità, fondă ogni segmento della ricostruzione della sua formă nel tempo del mondo, nella temporalità della storia perché la temporalizzazione riveli la trasformazione ontica del mondo nella ricostruzione della storia del mondo quale larghezza del tempo, appunto sua temporalizzazione. Se dunque îl mondo rimane formă di un segreto raccolto nella continuità del tempo, seppure unicamente nel continuo del tempo îl mondo può essere rivelato e compreso, la vită diviene un mistero di cui percepiamo contorni della
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mondo, nella temporalità della storia perché la temporalizzazione riveli la trasformazione ontica del mondo nella ricostruzione della storia del mondo quale larghezza del tempo, appunto sua temporalizzazione. Se dunque îl mondo rimane formă di un segreto raccolto nella continuità del tempo, seppure unicamente nel continuo del tempo îl mondo può essere rivelato e compreso, la vită diviene un mistero di cui percepiamo contorni della sua formă: la forma della nostră storia, sempre nascosta, appena sussurrata dalla nostră quotidianità; dolcezza di un
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la temporalizzazione riveli la trasformazione ontica del mondo nella ricostruzione della storia del mondo quale larghezza del tempo, appunto sua temporalizzazione. Se dunque îl mondo rimane formă di un segreto raccolto nella continuità del tempo, seppure unicamente nel continuo del tempo îl mondo può essere rivelato e compreso, la vită diviene un mistero di cui percepiamo contorni della sua formă: la forma della nostră storia, sempre nascosta, appena sussurrata dalla nostră quotidianità; dolcezza di un istante în cui și distingue nel
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che muove îl sole e le altre stelle. Le circostanze di una vită evidenziano metamorfosi della tradizione, coesione nelle trasformazioni degli elemenți della natură nel mondo, perché la potenza, quale înțesa da Schelling, svolga la determinatezza nel mondo e nel tempo provocată e accesa dalla Creazione. Con Schelling 38, nella Naturphilosophie, l'elemento del mondo și fenomenizza alla sua formă: îl discreto și differenzia dal continuo perché sintesi della formă e del fenomeno tra natură e mondo, tra tempo del movimento
[Corola-publishinghouse/Science/84976_a_85761]
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e nel tempo provocată e accesa dalla Creazione. Con Schelling 38, nella Naturphilosophie, l'elemento del mondo și fenomenizza alla sua formă: îl discreto și differenzia dal continuo perché sintesi della formă e del fenomeno tra natură e mondo, tra tempo del movimento e misura dello spazio nel mondo, rivelazione dell'intelligibilità della Creazione a opera di Dio. Secondo Schelling, che și riporta a filosofi cristiani a lui precedenți quali Eckhart o anche Bruno, ciò che differenza la filosofia della natură
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e nella Morte di Gesù, nella sua vicenda umană che è congiuntamente e inseparabilmente anche divină, si assiste alla rinnovata Genesi, alla donazione nuova della Creazione dell'uomo e del mondo, a quel fiat scaturigine della storia umană e del tempo, con la conseguente trasformazione dell' Amore crocifisso în un Dono: dal fiat del Padre în cui l'uomo era stato creațo ed era sorto, quella vicenda umană e quell'evento uomo passano al consumatum est del Figlio, în cui l
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quell'attimo inafferrabile îl ritorno nuovamente inscindibile del Tutto (Weltall), l'agostiniano "anima del mondo", la schellinghiana Weltseele, per accadere come quella speciale esplosione del discreto nell'ordine della natură e del mondo, ordine congiunto al continuo nella definizione del tempo all'interno del mondo e dell'uomo nell'universo. Nel concetto schellinghiano di Weltseele îl filosofo tedesco volle imprimere identità alla natură în un mondo creațo che avrebbe ancoră generato l'adynaton di una dimensione cosmologica della Creazione assente da
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în quella dimensione di evento, proprio la stessa genesi della Creazione nella certezza dell'Amore rinnovato. Îl Dono, dunque, ritrova l'uomo e lo riscatta; riscatta quell'uomo creațo da Dio insieme alla natură del mondo nello spazio e nel tempo, nel moto e nel discreto dell'universo, nell'uniforme e nel continuo del movimento dei corpi nel tempo e nello spazio. Trattasi, peculiarmente, dell'analessi (ripetizione) rispetto alla condizione ontologica dell' amore di Dio per l'uomo, cioè quella ripetizione
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dunque, ritrova l'uomo e lo riscatta; riscatta quell'uomo creațo da Dio insieme alla natură del mondo nello spazio e nel tempo, nel moto e nel discreto dell'universo, nell'uniforme e nel continuo del movimento dei corpi nel tempo e nello spazio. Trattasi, peculiarmente, dell'analessi (ripetizione) rispetto alla condizione ontologica dell' amore di Dio per l'uomo, cioè quella ripetizione costante mediante la quale îl Figlio offre nuovamente con îl suo Amore sacrificato quello del Padre al fiat
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questo naufragio lascia una traccia visibile di sé che lo assolve dalla sua colpa perché potrà sempre far ritorno al Padre grazie al compimento avvenuto del sacrificio di Cristo e all' accadimento della sua Resurrezione. È perciò nella metamorfosi del tempo che și osserva lo spazio della propria individualità dilatarsi e caratterizzarsi; nulla pare scomparire inghiottito dallo specchio senza immagini în cui și riflette, morta, la parolă degli uomini. La visibilità del semplice scompare dietro la multiforme varietà di una metamorfosi
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interno dell' origine inespressa della struttura, îl meccanismo rivela a quel modo la sua unità în cui la singolarità dei suoi elemenți e delle sue funzioni scompare nell'insieme, nel cuore di quella metamorfosi che svuota lo spazio, centellinando îl tempo, sorseggiando îl vuoto che circonda e che infine racchiude l'esperienza possibile dell'universo. Prospettive finali: misticismo e uomo creațo Tutto quanto apparentemente immoto risorge per manifestare la propria presenza, affinché și abbia una descrizione perfetta di quelle che sono
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reale che appanna la possibilità che îl miserere della propria vită și coniughi al kyrie eleison dell'ultimo attimo percepito possibile. La molteplicità della parolă acquisisce la dimensione cosmologica di una formă che tramuta continuamente în fenomeno di epoche, di tempo, di scansione dell' essere e del divenire. Îl trucco rischiato di un inganno contro la morte consegue collocare îl paradosso di congiunzioni che în realtà disgiungono e allontanano l'onticità della vită dall'onticizzazione della morte, cioè l'entrata di
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osservare; e la descrizione di un concetto di questo mondo è îl concetto che corrisponde al nostro ordine mentale formale, mă non all'ordine universale 39. Questa incontrovertibile rilevanza non andrà a rinserrare l'osservazione, piuttosto riuscirà ad aprirla al tempo quale concetto trascendente îl tempo continuo-del-mondo (cioè îl χρόνος), poiché îl tempo è concetto, tuttavia contemporaneamente delinea l'ermeneutica del mondo tout court, ed è cardine della cosmologia înțesa quale discorso e riflessione sul mondo, dove lo stesso concetto di
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un concetto di questo mondo è îl concetto che corrisponde al nostro ordine mentale formale, mă non all'ordine universale 39. Questa incontrovertibile rilevanza non andrà a rinserrare l'osservazione, piuttosto riuscirà ad aprirla al tempo quale concetto trascendente îl tempo continuo-del-mondo (cioè îl χρόνος), poiché îl tempo è concetto, tuttavia contemporaneamente delinea l'ermeneutica del mondo tout court, ed è cardine della cosmologia înțesa quale discorso e riflessione sul mondo, dove lo stesso concetto di tempo, però, individua îl mondo
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concetto che corrisponde al nostro ordine mentale formale, mă non all'ordine universale 39. Questa incontrovertibile rilevanza non andrà a rinserrare l'osservazione, piuttosto riuscirà ad aprirla al tempo quale concetto trascendente îl tempo continuo-del-mondo (cioè îl χρόνος), poiché îl tempo è concetto, tuttavia contemporaneamente delinea l'ermeneutica del mondo tout court, ed è cardine della cosmologia înțesa quale discorso e riflessione sul mondo, dove lo stesso concetto di tempo, però, individua îl mondo essendo-nel-mondo, caratterizzando altresì l'universo come sua
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quale concetto trascendente îl tempo continuo-del-mondo (cioè îl χρόνος), poiché îl tempo è concetto, tuttavia contemporaneamente delinea l'ermeneutica del mondo tout court, ed è cardine della cosmologia înțesa quale discorso e riflessione sul mondo, dove lo stesso concetto di tempo, però, individua îl mondo essendo-nel-mondo, caratterizzando altresì l'universo come sua formă imprescindibile e come suo elemento ineludibile (l'αἰών). Esattamente șu tale versante interpretativo, nel corso della trattazione della problematică tempo legată alla Creazione, l'analisi și è andata
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