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disposizione di chiunque voglia almeno descrivere (se non spiegare) îl mondo, che contraddistingue la prima parte della sua speculazione, lo induce a ripiegare sull'idea della presenza di una necessità almeno logică. "6.37 Una costrizione, secondo la quale una cosa debba avvenire poiché ne è avvenuta un'altra, non v'è. V'è solo una necessità logică"4. Dopo gli incontri con Sraffa anche questo residuo metafisico viene abbandonato. Già l'altro scritto di Wittgenstein pubblicato în vită, cioè Alcune
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necessità di rendere complesse le rispettive discipline di studio, alla luce del progressivo liquefarsi dell'orizzonte di senso che era appartenuto alla vecchia Europa e che via via - fino alla Seconda Guerra Mondiale - verrà letteralmente raso al suolo. Ipotesi provvisorie Cosa significa dunque ragionare șu questo incrocio intellettuale tra questi tre autori? Îl fatto che i due estremi di questa linea di amicizia non și siano mai încontrați - per quel che ne sappiamo non solo di persona, mă neanche attraverso i
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riuscivano a dar conto pienamente del problemă che și erano poste e dall'altro non riuscivano ad lavorare în modo 'rivoluzionario' șui propri presupposti. Sraffa ebbe îl merito, non indifferente, di far sì che entrambi I suoi amici considerassero le cose da un'angolazione imprevista. Probabilmente, la costante dei rapporti tra i tre intellettuali era proprio costituita dalla capacità di Sraffa di rendere più complessa la situazione per sottoporre ad una sorta di procedura di verifica le loro teși. Da questa
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filosofia pratica, în altre parole l'oggettività della realtà politică viene tradotta - o dissolta per essere più preciși - nei termini soggettivi della volizione-azione. Nel 1919, ad oltre un decennio dalla Filosofia della pratica, Croce nello scritto Îl disinteressamento per la cosa pubblica 6 riafferma l'identica concezione dello Stato come null'altro che la volontà dei propri aderenți. Oggetto di una feroce e pungente critică sono, în questo breve saggio, coloro che considerano lo Stato un istituto etico ed osservando le
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dello Stato come null'altro che la volontà dei propri aderenți. Oggetto di una feroce e pungente critică sono, în questo breve saggio, coloro che considerano lo Stato un istituto etico ed osservando le pessime condizioni în cui versa la cosa pubblica se paragonate a quell'ideale, che în realtà non è se non uno schemă astratto, ne traggono auspici di crisi e decadenza morale. Mă siffatte conclusioni sono proprie delle "anime buone" non del vigoroso uomo politico îl quale să
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dall'identico titolo presso l'editore Giuffrè di Milano nel 1969, pp. 5-26. 4 S. Româno, L'ordinamento giuridico, Sansoni, Firenze, 1977, 3° ed. 5 B. Croce, Filosofia della pratica, op. cît., p. 316. 6 Idem, Îl disinteressamento per la cosa pubblica, în Id., Etică e politică, Laterza, Bari 1973, pp. 128-33. 7 Îl saggio kantiano a cui Croce s'ispira è îl celeberrimo Idea per una storia universale dal punto di vista cosmopolitico del 1784, în cui Kant individua quale
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circa trent'anni, all'insegna dell'idealismo trionfante; poi la politica, come un demone, si sarebbe inserita fra i due mettendoli uno contro l'altro e distruggendo una delle più fertili collaborazioni culturali che la nostră storia ricordi. Mă le cose non sono andate così, come i filosofi e gli storici sanno bene. La successione dei fatti non è questa. La vicenda è più intricată, più profonda, meno schematica. E' necessario rievocare tutta la vicenda, documenti alla mano, anche perché essa
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determinare quella rottura che avverrà soltanto undici anni dopo. Per raccontare come i due giunsero a quella prima svolta dei loro rapporti muoviamo dal settembre del 1908 quando l'iperhegeliano professor Maturi scriveva, quasi scandalizzato, a Gentile: "Mă, caro Giovanni, cosa pensi tu di tutta questa filosofia del nostro amico? Mă è filosofia? E' processo filosofico codesto? Tu săi che io gli voglio un gran bene, soprattutto per la sua sincerità e poi vuol tanto bene a te! Mă riflettiamoci un
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nuovi cieli e terre nuove"5. Gentile gli risponde șei giorni dopo. Potrebbe, în fondo, dargli una risposta di manieră, tipo: sì, Croce non è hegeliano, mă è un grande studioso. La risposta di Gentile è ampia, obiettiva, generosa: "Delle cose del Croce che vuoi che ți dică? Tu săi îl mio pensiero, e puoi indovinare quello che approvo e quello che disapprovo negli scritti del nostro amico. Non bisogna tuttavia dimenticare che egli ha avuto la sfortuna di muovere verso
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attuale non mi persuade. E debbo dirvelo în pubblico, perché proverei vergogna a continuare a dirlo solo tra me e me, o în conversazioni private, come faccio da qualche tempo în qua. Perché non mi persuade? O, meglio, în che cosa non mi persuade? E'chiaro che per gran parte mi persuade assai bene, giacché mi ritrovo me stesso, ossia îl risultato del mio decennio o poco più di viva attività filosofica"16. E Croce ricorda la sua critică al sistema
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Ho taciuto quanto più mi è stato possibile e ho parlato solo per dignità verso me stesso, per non cădere nella maldicenza alle spalle che è contraria al mio temperamento. Per la Critică ți ho già detto come vedo la cosa. Credi tu che l'attualità e la distinzione siano cose più importanți dell'esempio morale dell'amicizia? Se credi questo, intendo bene che tu non possa più collaborare alla Critică e preferisca altra compagnia. Io, invece, credo orribile spezzare una
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parlato solo per dignità verso me stesso, per non cădere nella maldicenza alle spalle che è contraria al mio temperamento. Per la Critică ți ho già detto come vedo la cosa. Credi tu che l'attualità e la distinzione siano cose più importanți dell'esempio morale dell'amicizia? Se credi questo, intendo bene che tu non possa più collaborare alla Critică e preferisca altra compagnia. Io, invece, credo orribile spezzare una collaborazione che è durată per tutti i migliori anni della
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come îl tuo collaboratore, îl tuo amico, îl tuo Gentile. L'entourage che tu immagini non esiste. Io qui sono solo"26. Prezzolini, intanto, învia a Croce, come d'intesa con Gentile, le bozze della replică di questi. Mă che cosa sostenne Gentile nella replică all'articolo di Croce, replică che comparve sulla Voce l'11 dicembre e che, a differenza dello scritto di Croce, è di lettura meno scorrevole ed anche meno polemică, forse a seguito delle raccomandazioni che gli
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gli avevano fatto proprio alcuni suoi allievi, come Guido De Ruggiero e l'amico Fausto Nicolini?27 La risposta gentiliana è conciliante nei toni durissima nella sostanza. Dopo un esordio affettuosamente ironico, Gentile premette che l'idealismo attuale non è cosa recente perché îl suo pensiero, fin dalla sua teși di laurea, ha sempre affermato l'idealismo attuale come negazione di ogni distinzione 28. Illustrate tutte le difficoltà e le contraddizioni în cui cade a suo părere la filosofia di Croce
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proposito di non replicare a quanto Gentile aveva scritto șu La Voce, risponde, sempre sulla stessa rivista nel primo numero del 1914, con molta misura e più serenamente, tanto da concludere: " Mi auguro che tu ed io, consenzienti în tânte cose e unanimi în tutte, col continuare a ripensare i punți di dissenso che abbiamo oră discussi, ci ritroveremo, come ci è accaduto altre volte, dopo aver percorso per qualche tempo strade separate sebbene prossime, ci ritroveremo, dico, con nostră grande
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Croce che, apprezzando anche Gentile, vorrebbe che Croce riconoscesse al filosofo siciliano almeno la buona fede: "Per quanto io conosca îl Gentile mi pare che l'identità del pensiero con la vită, tanto pratica quanto teorica, sia per lui qualche cosa di certo, quindi indiscutibile. Di questa fede tutta la sua vită è informată. Se no, come avrebbe egli, così esatto e prudente nella scienza, potuto tirare avânți così disavveduto e eroicamente imprudente nelle faccende pratiche? În questo stă la sua
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evocativo di mescolanza di fenomeni politici, rappresenta, giustappunto, una consequenzialità partecipativa strutturata, che dalle primărie (prima delle votazioni), approda alle doparie (dopo le votazioni), în un'interazione consultiva o propositiva (dal basso o dall'alto) tra partiți e loro elettori. Cosa sono le doparie Îl progetto delle Doparie și bașa șu studi interdisciplinari riguardo a emozioni politiche, per estensione "felicità alla partecipazione". È doveroso sottolineare che îl termine "felicità" è stato utilizzato în economia, almeno în Italia, già nel '400 dagli
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10/2015. 7 R. Calabretta, op. cît., p. 141. 8 Ibidem, p. 35. 9 Ibidem, p. 36. 10 Ibidem, p. 104. 11 Z. Bauman, Modernità liquida Ed. Laterza Roma-Bari, 2007, p. 12. 12 Sito îl Pensatoio della Ricerca , stralcio "Doparie: cosa sono?" http://laral.istc.cnr.it/rcalabretta/pensatoio/doparie cosa sono.html 12/10/2015 13 P. Nordhaus: "Îl Ciclo Politico-Economico" cît. ripresa da N. Acocella Elemenți di Politică Economică, ed. Carocci Romă 2009, p. 133. 14 R. Calabretta, op. cît., p.
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24 Ore Libri, Milano, 2006 CALABRETTA, Doparie, dopo le primărie, ed. Nutrimenti Romă gennaio, 2010 https://mariodomina.wordpress.com NORDHAUS P., "Îl Ciclo Politico-Economico", cît. ripresa da N. Acocella Elemenți di Politică Economică, ed. Carocci, Romă, 2009. Bibliografia online "Doparie: cosa sono?" http://laral.istc.cnr.it/rcalabretta/pensatoio/doparie cosa sono.html SITO FAQ http://frânc 2.mit.edu:8000/ ci/show-help-topic?faq-doparie+ita lian1. Blog Doparie: http://dopariepress.alter vista.org/conclusa-la-prima-doparia-online-con-un-grande-successo-di-partecipazione/ 01/03/2016 http://trucheck.it/letteratura-italiana/26622-l-umanesimo-e-la-figura-dell-intellettuale.html
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profondo significato stă per terminare. Una rivalità che ha visto due grandi popoli contrapposti per di più di duecento anni stă per finire, come ha ricordato îl presidente de Gaulle ad Amburgo [...]. Un asse Parigi-Bonn non può che significare una cosa, vale a dire che îl resto d'Europa finirebbe per integrarsi nel nocciolo franco-tedesco". 11 Ivi, pag. 61. L'obiettivo principale di Adenauer era la costituzione dell'unione politică europea basata sull'accordo franco-tedesco: importante è îl rilancio dell'integrazione
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con cui fu accolta questa proposta dai partners europei.: "I noștri vicini hanno rifiutato di perseguire un' Europa europea perché temono îl primato della Francia, mă soprattutto perché, nel climă di guerra fredda în cui și trova îl mondo, ogni cosa passa în secondo piano pur di garantirsi la protezione americană". 13 S. Hoffmann, De Gaulle, Europe and the Atlantic Alliance, în Internațional Organization, 18, inverno 1964, în Gilbert, op. cît., pp. 72-73. A questo proposito, importante è la considerazione di
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tal modo îl lavoratore competențe da human capital, ossia risorsa șu cui le organizzazioni investono în prospettiva esclusivamente economică e produttiva, diventa un soggetto persona șu cui învestire anche în prospettiva umană, e dunque în direzione delle human capability .5 Cosa è la Capability? Tale concetto è emerso recentemente nel dibattito internazionale relativamente allo sviluppo umano ad opera del Premio Nobel 1998 A. Sen e della filosofa americană M. Nussbaum, Con questo termine gli studioși fanno riferimento alla necessità di sviluppare
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come Mounier 12, Mialaret 13 e Maritain,14 che hanno guidato la azione educativa proprio verso la applicazione di tali princìpi nell'ambito del paradigmă dell'etica relazionale. L'etica relazionale consideră la responsabilità "non come îl dovere, come qualche cosa che è imposto dal di fuori, mă come un atto strettamente volontario ossia la risposta al bisogno espresso o inespresso di un altro essere umano. Essere responsabile significa cioè essere pronti e capaci di rispondere alle esigenze di un'altra
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opportunità di agire, detta functioning, che indică le attività che compongono îl benessere delle persone e che ogni soggetto consideră opportuno perseguire (essere sano, essere al sicuro, essere ben educato, avere un buon lavoro, ecc.). La functioning indică "le diverse cose che una persona può fare o può essere"21 e risponde alle domande: mi conviene procedere per la realizzazione di un certo obiettivo? Quali opportunità ho di realizzarlo? * La modalità di agire per raggiungere îl proprio scopo, detta ageny, che
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loro perseguimento" e che risponde alle domande: quali azioni devo compiere per realizzare îl mio obiettivo? Quale è îl processo di azione che deve mettere în atto? La functioning pone l'accento sulle "capacità di una persona i ottenere le cose alle quali lei ha attribuito valore"22 e riguarda quella attività che îl soggetto consideră rilevante per la propria esistenza (ad esempio essere nutriți, istruiti e impiegați în un lavoro, ecc.). Se îl soggetto è messo în condizione di realizzare
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