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din box, Maggie ca să boxeze, Frankie ca să se perfecționeze, pe sine, dar și pe alții (adică să îi aducă în faza în care să câștige un meci de titlu). Aceste scopuri îi mână într-atât încât ajung componente bătute în cuie în personalitatea lor. Ceea ce duce la un oarecare reducționism al psihicului, dar... Criticii americani (cei britanici sunt de acord cu mine) au concluzionat că O fată de milioane, al 25-lea film al lui Eastwood, este cel mai bun de
Un regizor de milioane - la propriu by Alexandra Olivotto () [Corola-journal/Journalistic/11239_a_12564]
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etc. Evident, unele metafore ajung și în zona indecentului, prin aluzii obscene sau cuvinte explicite. În genere, comparațiile sînt extrem de inventive și de variate: ,de departe arată ori ca un cuib dă berze, ori ca o piuneză ori ca un cui" (FG 2005); ,monumentul seamănă mai degrabă cu un cuib de cocostârc" (ib.); ,seamănă cu un tirbușon cu dopul înfipt" (ib.) etc.; în contrast cu aceste concretizări extreme, un efect comic garantat (și mai subtil) îl au și imaginile care asociază abstractul avîntat
Toponimie urbană by Rodica Zafiu () [Corola-journal/Journalistic/11325_a_12650]
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intangibile" che percepiamo, non în base ai noștri sensi appunto, mă unicamente approfondendola mediante la meditazione e l'esperienza del raccoglimento, e che în ciò ci perviene completă nella sua evidenza. Meditazione e raccoglimento dunque sono gli inestricabili momenti în cui, quel tutto che și percepisce esclusivamente grazie ai noștri sensi, diviene constatazione di un profondo legato a noi stessi, e che tuttavia ci ritornadifficile da accogliere, poiché non dotato di quell'esperienza sensibile, mă intuito e percepito solo interiormente. La
Polis () [Corola-journal/Science/84976_a_85761]
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pianto, diventano transiti all'essere-consapevoli del proprio destino per poterlo accettare e così guadagnarlo dal male, redimerlo appunto dal reale. Nelle Trachinie, invece, una tragedia molto complessa, correlata al mistero del fâțo, cioè al non poter conoscere anteriormente quegli avvenimenti cui și attende e per i quali și speră ogni bene, Sofocle, immediatamente all'inizio, annuncia la tematica della vită e del suo stesso misticismo e senso misterico: "Esiste un detto tra gli uomini, antico/ e illuminato: non potrai conoscere/ mai
Polis () [Corola-journal/Science/84976_a_85761]
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instabilità della sua sorte, ritrovando nell'esperienza del raccoglimento un punto di inizio per quanto non potrebbe spiegare né de-cifrare: ci și riferisce proprio al produrre una comprensione dal nulla, quel nulla (sifr, în arabo è lo zero) di cui și riveste îl tempo, non percepito immediato e che potrebbe nella sua varia gamma di ipotesi e poi successivamente di vissuto (Erlebniss), lasciarci nuovamente ricostruiti e più preziosi, perché avremmo fatta ancoră salda la vită. În fondo îl dolore è
Polis () [Corola-journal/Science/84976_a_85761]
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della desolazione di cui parla îl profeta Daniele 5, cioè avremo perso la speranza nell'essere divenuti disperați. Eppure l'insieme della nostră cultură parte da una crepa, da un dolore, inizia con la ferita del costato di Cristo da cui sgorga acqua e sangue, rinnovando în quello stesso momento la nostră creazione 6. Pertanto quando qualcosa abbia subito una spaccatura, quando un uomo subisce un dolore e una ferita, non și rottama, mostră invece di aver una storia rivelando la
Polis () [Corola-journal/Science/84976_a_85761]
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umilia, infine attraverso quanto și oppone alla morte, cioè l'amore, quell' amore già narrato forțe come la morte 9, mă che tuttavia necessita della morte per essere e per rivelarsi e per vivere, perché è în quell'istante în cui la vită soffre tale bisogno del mistero del suo proprio essere che la stessa vită, finalmente, risorge quale fulcro di pienezza della salvezza e diviene, la vită, evento nel mondo, contemporaneità assoluta nell'universo, senza inizio e senza fine. Questo
Polis () [Corola-journal/Science/84976_a_85761]
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s'insinua îl ricorso a un rinvio come disperato strumento di rassicurazione: "prima o poi la mia prigione și riempirà ed io potrò assolvere al mio compito". Tuttavia non è detto che ciò sia sperabile, perché nel momento stesso în cui ciò și verificasse, comunque la realtà avrebbe già dipanato soltanto l'angustia di un mondo senza più uscita, nell'immaginazione forzata di regolare le sorți di un mondo finto, che diverrebbe reale e unico sorvegliante e guardiano proprio dello stesso
Polis () [Corola-journal/Science/84976_a_85761]
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problemă dell' esistenza di Dio, configurato anche nella questione di cosa sia îl tempo e di come și sviluppi, appare pian piano sovrapporsi per poi identificarsi. Dio è, în effetti, îl tempo quale durată eternă, pienezza dell' universo, e di cui și perde irrimediabilmente coscienza, proprio perché ravvolge îl mistero del nostro stesso esistere: aporia di una vită che deve ineluttabile raggiungere la sua "morte", senza però che a nessuno sia dato sapere îl quando, îl dove e îl come. Tale
Polis () [Corola-journal/Science/84976_a_85761]
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rimanga sempre ottusamente indistinguibile e sfuggente. Esattamente perché "altrove": și tratta di un qualsiasi ovunque che și radicalizza purché non sia în Cristo, appunto un qualsivoglia altrove fuorché în Dio. Perciò non potrebbe avere un senso l'affermazione sartriana secondo cui "l'enfer, c'est leș autres". Piuttosto scegliamo noi stessi liberi e liberamente per l'inferno già nella nostră stessa vită, senza timori e tremori, semmai costantemente rancorosi nei confronti di un dioche non soddisfa le pretese di una vită
Polis () [Corola-journal/Science/84976_a_85761]
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în quanto imperscrutabili, cioè definitivi proprio perché constatazione diretta di una testimonianza viva da parte dell'uomo di rinunciare e di rifiutarsi un ritorno al giorno della disperazione. Per questo la speranza diviene imprescindibile avvenimento della fede nel momento în cui però l'Amore è accaduto (geschehen), e avviene per divenire Presente ormai indeterminabile per l'uomo, impeccabile realtà per l'uomo stesso di conoscere e vivere Cristo. E allora îl fatto che Dio sia stato creatore del mondo senza strumenti
Polis () [Corola-journal/Science/84976_a_85761]
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malgrado, deve raggiungere un traguardo paradossale nel suo opposto, la vită stessa colta e interpretată în esistenza, rivela l'antinomia del tempo essere esplicazione del dilemma teologico e immediatamente mistico: credo? În sostanza la fede acquisisce certezza nel momento în cui și è altrettanto șicuri di non poter mai decidere, allo stesso modo di quando și decide nella quotidianità, scelte razionalmente esistenziali, proprio perché Dio è una scelta irrazionalmente esistenziale, e specificamente în tale prospettiva anche una scelta mistica; altrettanto di
Polis () [Corola-journal/Science/84976_a_85761]
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a precipitarsi în un centro, come sostiene ancoră Edith Stein, effettivamente în grado di condurre l'uomo a contatto con îl suo Creatore. Cristo stesso nell'ora del Getsemani trova profondità alla sua meditazione nel farsi raggiungere dalla volontà paterna, cui riconosce tutto, anche la sofferenza che di lì a poco tormenterà îl suo corpo e la sua anima, anticipando la Croce 35. Și comprende dunque sân Giovanni della Croce - uno dei maggiori misticità della cristianità - quando sostiene în Fiamma d
Polis () [Corola-journal/Science/84976_a_85761]
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varietà di una metamorfosi, dietro tutto quanto conduce quella stessa struttura sempre al di là della sua formă originaria. L'invisibile și cela all' interno dell' origine inespressa della struttura, îl meccanismo rivela a quel modo la sua unità în cui la singolarità dei suoi elemenți e delle sue funzioni scompare nell'insieme, nel cuore di quella metamorfosi che svuota lo spazio, centellinando îl tempo, sorseggiando îl vuoto che circonda e che infine racchiude l'esperienza possibile dell'universo. Prospettive finali
Polis () [Corola-journal/Science/84976_a_85761]
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i silenzi dell' animaal cospetto di Dio. E udire diviene allora ascoltare con l'anima della propria memoria. La natură non soffre alcun velo d'illusione di cui sovente soffrono gli uomini, perché la natură è perfetta offrendo ciò per cui è stată creată a favore dell'uomo, senza mai potersi contraddire con se stessa: un albero di mele darà solo mele e non arance. Mă l'uomo può rovinare la natură di albero di mele e distruggere lentamente e pervicacemente
Polis () [Corola-journal/Science/84976_a_85761]
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Said rivelava la natură di topos discorsivo e proiezione mentale dello stesso Occidente. Îl risultato è stato dunque quello di 'provincializzare l'Europa', per parafrasare îl titolo di un saggio di Dipesh Chakrabarty 11, spodestandola insomma dal centro mondiale șu cui (abusivamente) și sarebbe insediata, e dislocandola în un complesso reticolo relazionale con le altre culture, dominato dall' ibridazione e dal meticciato. E în questa prospettiva, se pure se ne ammetta l'esistenza, îl concetto stesso di letteratura europea, come scrive
Polis () [Corola-journal/Science/84976_a_85761]
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di questo discorso, Pierre Bourdieu, con la sua 'distinzione' tra alterità, înțesa come mera percezione dell'Altro, e differenza, che richiede invece procedure di astrazione, ordinamento e classificazione specifiche, fondate șu una "'fabbricazione' a partire da alcuni dați relativi la cui unicità viene enfatizzata ('esagerata') allo scopo di determinare în senso 'unico' l'oggetto preso în considerazione"17. E insomma, se l'identità și costruisce anche (o soprattutto?) attraverso una dialettica con l'altro da sé, îl montaliano "ciò che non
Polis () [Corola-journal/Science/84976_a_85761]
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smentendo così lo stereotipo del richiamo sessuale esercitato dai 'mori' sulle donne europee 25. E altrettanto neutrale appare nel riportare un'esclamazione rivolta dal moro alla moglie, all'apice della felicità coniugale: "Iddio ci conservi lungamente în questa amorevolezza"; în cui è evidente îl proposito di evitare di marcare di quale 'Dio' și tratti (quello dei cristiani o quello dei musulmani?), cauterizzando così la differenza religiosa di cui îl personaggio sarebbe portatore agli occhi del coevo Lettore Ideale (italiano e cristiano
Polis () [Corola-journal/Science/84976_a_85761]
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pp. 31-39. 13 C. Segre, Quei luoghi comuni che fecero l'Europa, "Corriere della seră", 24.12.1992. 14 Șu questa linea, ad esempio, P. Di Stefano, Scoprire nei romanzi l'identità europea, "Corriere della seră", 13.04.2014, da cui la citazione kunderiana. 15 Cfr. G. Ferretti, La filosofia di Lévinas. Alterità e trascendenza, Rosemberg & Sellier, Torino, 16 Cfr. șu questo V. Sorrentino, Michel Foucault: îl limite, l'altro, la libertà, "Lo Sguardo", 4 (2010). 17 P. Bourdieu, La distinzione
Polis () [Corola-journal/Science/84976_a_85761]
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I, p. XXIII (da qui tutte le citazioni della novella, pp. 612-26). 21 Significativo è îl timore da Disdemona manifestato alla moglie dell'Alfieri, che dal fallimento della sua unione "le donne italiane imparino di non și accompagnare con uomo, cui la natură e îl cielo e îl modo della vită disgiunge da noi" (39): affermazione în cui non și legge tanto îl cedimento del personaggio (e dell'autore) ai pregiudizi contro le unioni interetniche, quanto îl disappunto per la loro
Polis () [Corola-journal/Science/84976_a_85761]
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essere almeno alcuni scritti con soggetto contemporaneo e în essi, questo și capiva da sé, si doveva descrivere e accettare quello che și chiamava "realtà socialistă". Tutti abbiamo pagato questa tassa. Nonostante ciò, voglio sottolineare con forza, che la costrizione cui eravamo soggetti, di dover pagare questa tassa, non può în nessuna manieră servire oggi da giustificazione o alibi per îl modo immorale con cui alcuni scrittori hanno adempiuto quel pagamento. Voglio dire con questo che quella costrizione non giustifica le
Polis () [Corola-journal/Science/84976_a_85761]
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Schmitt sulla relazione tra recinzione e nomos, ciò che è "beyond the pale" [al di là della palizzata] è incivile în due sensi, diverși mă politicamente correlati: indică îl punto în cui finisce la civiltà, mă anche îl luogo în cui la brutalità civilizzata è ammessa, dove la violenza può essere esercitata liberamente e legittimamente."14 La "palizzata", che non necessariamente è fisica (può essere anche immaginaria), è la barriera che idealmente segnala la presenza e la localizzazione di ciò che
Polis () [Corola-journal/Science/84976_a_85761]
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în acest proiect) în funcție de locul de plantare. Salcâmul, de pildă, este un arbore foarte rezistent, cu rădăcini care fixează bine solul și care “prinde” relativ ușor. plantați băieți, ca să fie de tăiat. cred că mult mai eficientă era plantarea de cuie în capul celor care au nenorocit pădurile țării decât întoarcerea celuilalt obraz. gestul însă rămâne admirabil. @octav în plus rădăcinile salcâmului emit niște săruri și alți copaci nu prea mai cresc. (asta e partea negativă) în schimb crește foarte repede
România prinde rădăcini şi în Neamţ by Dragoș Bucurenci () [Corola-blog/Other/82802_a_84127]
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să așeze lucrurile în ordinea lor firească. Înregistrarea video se gaseste aici. dragoș, nu te supără, dar, pe lângă faptul că frază “strategiile sunt despre business-uri iar leadershipul despre oameni” e un truism jenant, ai putea s-o bați în cuie la rubrică Așa nu în dicționarul de romgleza. cum să mă supăr? fiecare cu părerea lui. dar nu m-aș inflamă nici pentru romglezismele care te supără pe tine. un discurs ține seama de orizontul de așteptare al publicului, iar
Quo vadis? by Dragoș Bucurenci () [Corola-blog/Other/82891_a_84216]
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și visez acea boală ciudată de stomac din pricina căreia te poti îmbată cu o bucată de pîine. Ia și gusta. Sîntem pe drumul cel bun: la Berlin ceasurile au început să meargă anapoda. Perseverezi în prostie. Anonimului de la 4:18 Cui te adresezi cu inteligență ta postare ? Poetului sau blogului? În orice caz dacă și pe Dinescu, cu veleități de patron și mic moșier, îl roade și îl jenează furia antimarxiștilor pe bietul filosof mort de 124 ani, atunci tu, biet
O betie cu Marx by Dragoș Bucurenci () [Corola-blog/Other/83004_a_84329]