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putea crede, cu o variantă a expresionismului șaizecist, deoarece Nicolae Tzone nu-și propune ținta neguros metafizică a aceluia, nu se tînguie sub povara unei vinovății absconse, nu autohtonizează în contul unui stil ce derivă, pe-o latură relevantă, din mistica, fie convulsionată, fie mai curînd decorativă, a gîndirismului. Liber de orice preconcepție doctrinară ori stilistică (pentru a-și asigura libertatea interioară recurge în mare măsură la practica suprarealistă), încearcă a-și prezenta pur și simplu ecuațiile sensibilității vitaliste. Ingenuitatea ,antică
Lirism visceralizat by Gheorghe Grigurcu () [Corola-journal/Journalistic/11276_a_12601]
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Iași ISSN 12219762 SUMAR EDITORIAL EstVest probleme vechi în haine noi Angelo CHIELLI Sabin DRĂGULIN 7 EST-VEST La questione del misticismo: l'accettazione d'una realtà sovrasensibile e di un raccoglimento interiore. Profili comparați tra buddhismo zen, shivaismo, sufismo e mistica cristiana Gianfranco LONGO 13 Sul confine. Letteratura europea tra identità e alterità Leonardo TERRUSI 45 Den Bajazzo ernst nehmen? Ursula OLLENDORF 59 Îl caso Kadare e la censura nei paesi comuniști Genți PUKA 79 Îl revival dei confini: una crisi
Polis () [Corola-journal/Science/84976_a_85761]
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întregului. Problemă misticismului pe care arta kintsugi îl evocă ne trimite la una dintre interpretările relației Orient- Occident cele mai fascinante și controversate ale culturii europene: aceea romantică. Neaderând totuși la această viziune, lucrarea lui Longo demonstrează cum adâncă înclinație mistica a religiilor orientale a influențat cultură occidentală. Literatura este celălalt domeniu privilegiat în care tema noastră este interpretată în mod complex și cu rezultate (împliniri) demne de un mare interes. Aici relația Orient-Occident se suprapune cu aceea de identitate-neidentitate. Eseul
Polis () [Corola-journal/Science/84976_a_85761]
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HUNTINGTON, P. Samuel, Ciocnirea civilizațiilor și refacerea ordinii mondiale, (traducător Radu Carp), Editura Antet, București, 2007. EST-VEST La questione del misticismo: l'accettazione d'una realtà sovrasensibile e di un raccoglimento interiore. Profili comparați tra buddhismo zen, shivaismo, sufismo e mistica cristiana (The trascendental reality's acceptance and her interior meditation. A comparative approach to mysticism between Zen Buddhism, Shivaism, Sufism and Christian tradition) Gianfranco LONGO Abstract. The mysticism's problem begins when our knowledge of the world becomes search for
Polis () [Corola-journal/Science/84976_a_85761]
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insperato, sia labellezza che l'eleganza, mă anche la diversione e l'amabilità che și scoprono accomunate insieme în una tazza riparata, con tânta decisione e cură, șino a ri-farne opera d'arte. La percezione del dolore e la rimessione mistica: îl contenuto del mujahade sufistă Considerando quindi come coccio che și frantuma, l'uomo și vede nella sua vită sorpassato dall'incertezza e dall'instabilità della sua sorte, ritrovando nell'esperienza del raccoglimento un punto di inizio per quanto non
Polis () [Corola-journal/Science/84976_a_85761]
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riveste îl tempo, non percepito immediato e che potrebbe nella sua varia gamma di ipotesi e poi successivamente di vissuto (Erlebniss), lasciarci nuovamente ricostruiti e più preziosi, perché avremmo fatta ancoră salda la vită. În fondo îl dolore è momento mistico, perché traccia un segno inequivocabile ed ineludibile, assolutamente irripetibile în quella determinată e specifică condizione. Și può faticare a fare pace con le nostre crepe, e le nascondiamo, non le valorizziamo. Meglio: agiamo per rimuoverle (meccanismo freudiano della Verdrängung), perché
Polis () [Corola-journal/Science/84976_a_85761]
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falși imborghesiti, degli ipocriți stessi, dei burocrati europei în doppiopetto che și scandalizzano all'arrivo di gente perseguitata dalla ferocia e dalla bărbărie della guerra e che rifiutano îl dolore dell'altro perché scomodo e fastidioso. D'altronde l'esperienza mistica și incarna nella cură (la Sorge heideggeriana) dell'altro; solo în questo modo, infatti, la propria sofferenza comprende un'altrui dignità, senza divenirne estranea e senza rifiutarla per imborghesimento, o naturale grettezza di coloro che sfruttano inermi e religioni per
Polis () [Corola-journal/Science/84976_a_85761]
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pensare a cerți rituali d'iniziazione delle tribù arcaiche, o alternativamente a forme autopunitive ed esibizionistiche, mă anche, ad esempio, alla fierezza con la quale gli aborigeni australiani mostrano ai giovani iniziati l'orribile cicatrice sul proprio pene12. La svolta mistica nasce, nonostante strâmbi esibizionismi, sempre da un rapporto che și stima insufficiente tra l'uomo e îl creațo, tra l'uomo e la sua vită avvolta nel mistero della stessa creazione. Îl mondo și costruisce per sua stessa specie nell
Polis () [Corola-journal/Science/84976_a_85761]
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tempo è formă continuă e segna la materia, la storia ne è l'elemento suo discreto: mă non și potrebbe negare che la storia și componga di tempo, dunque come elemento possiede una sua formă. Nel sufismo, che è la mistica islamică, proprio la forma rivela un fenomeno quando se ne percepisce îl senso attraverso una ricerca cosmologica, cioè d'indagine nel mondo e nel suo tempo. L'interpretazione del senso del mondo, perciò, si rivela, secondo i mistici islamici, nel
Polis () [Corola-journal/Science/84976_a_85761]
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le sue mosse particolarmente subito dopo la riforma protestante, abbia, piuttosto, lottato tenacemente contro Dio rivelato da Cristo, perché Figlio, confutandone l'istante del singolare nell'universale, la rivelazione del fondamento ontico nell'uomo, cioè Cristo: Cristo è îl corpo mistico di Dio nel mondo e nel tempo dell'uomo, affinché quest'ultimo fosse stato salvato da un avvenimento ontologico e mondano; e Gesù accadde storicamente per continuare ad avvenire indeterminabile presente, quindi rivelata speranza dell'uomo nel suo tempo. L
Polis () [Corola-journal/Science/84976_a_85761]
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Dio nel mondo e nel tempo dell'uomo, affinché quest'ultimo fosse stato salvato da un avvenimento ontologico e mondano; e Gesù accadde storicamente per continuare ad avvenire indeterminabile presente, quindi rivelata speranza dell'uomo nel suo tempo. L'incontro mistico con la certezza del presente indeterminabile rivelatosi în Cristo, poiché Figlio di Dio Padre, passa attraverso un riconoscimento, esattamente ciò che nella tradizione shivaitica potrebbe essere individuato come pratyabhijñâ, un riconoscimento, cioè, che abbia fatto salva la speranza perché dono
Polis () [Corola-journal/Science/84976_a_85761]
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potrebbe essere individuato come pratyabhijñâ, un riconoscimento, cioè, che abbia fatto salva la speranza perché dono dell'amore di Dio nell'istante della Creazione. L'antico induismo d'altronde aveva reso propria nell'uomo la caratteristica di un suo impulso mistico (udyăma) all'essere în ricerca della parte mancante di sé nel mondo, raggiungibile unicamente mediante îl superamento delle temporalità, una volta oltrepassati i limiti mondani delle temporalizzazioni. L'essere în ciò osserva una sola intrinseca luce alla quale și ricongiunge
Polis () [Corola-journal/Science/84976_a_85761]
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la sua immagine ponendo se stesso al di sopra del suo destino, ha creațo una finzione e un artificio: se stesso. Ciononostante se la vită nonfosse limitată dal traguardo della sua stessa fine, non ci sarebbe salvezza. È îl tempo mistico a rivelare Dio în ognuno di noi, proprio nella sua speciale dimensione di dover racchiudere la vită e nella sua incontrovertibile condizione di dover comprendere la morte, oggetto di quel desiderio che nel mondo non potrebbe essere mai soddisfatto, perché
Polis () [Corola-journal/Science/84976_a_85761]
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l'uomo sempre incompletă, non quantificabile. Tale ambito lascia d'altro canto intuire come, peculiarmente în questo limite, si riveli la condizione umană della vită indissolubilmente legată al suo contrario, e perciò, mediante tale contraddizione, altrettanto indissolubilmente stretta alla sua mistica dimensione divină. Solo un atto di raccoglimento meditativo che trascenda l'apparente che ci circonda, nel dolore come insegnano i mistici, rende concreto îl passaggio al trascendente come esperienza. La dilatazione, quindi, verso îl passato e verso îl futuro, converge
Polis () [Corola-journal/Science/84976_a_85761]
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La forza della santità accresce la speranza dell'uomo per la sua salvezza, quando îl tempo pare ottundere îl fulcro della grazia, di quella grazia cristiana che oltrepassa (überschreiten) la giustizia umană: în ciò emerge la consapevolezza di un tramite mistico di prospettiva del reale. Eppure è esattamente în quel preciso istante che la luce della grazia cristiana, delinea în maniera del tutto in-sperata e inaspettata, mă per intero, ciò che sarà davvero l'avvenire, ciò che accadrà nell' avvenire, quel
Polis () [Corola-journal/Science/84976_a_85761]
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mai prescindere da un martirio, a volte visibilmente carnale, spesse volte assolutamente interiore e comunque solo apparentemente invisibile, un martirio che però lascia che da quella grazia, chissà non del tuttoin-attesa e inaspettata, sgorghi îl ricongiungimento dell'uomo a Dio, mistico e misterico, tânte volte invocato, altre volte invece insperato contro ogni speranza e razionalistica evidenza e materialità mondane. Îl senso della vită, ciononostante, non è commisurabile alla mondanizzazione del tempo, cioè al suo farlo dipendente dagli imperativi collettivi del mondo
Polis () [Corola-journal/Science/84976_a_85761]
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dignità umană della nostră vită. Îl sacrificio di Cristo interseca l'indeterminabile presente nel comune cammino verso Dio: è allora îl sacrificio, cioè îl limes e îl limen del martirio attraverso îl tempo, che riflette la santità come unico senso mistico possibile della vită e a questa vită. Invariabilità e molteplicità dell'istante: dal tempo mistico indeterminato all'esperienza mistica indeterminabile În tale ambito ermeneutico del mistico, possiamo affermare come îl concetto di universale și traducă în esperienza di rivelazione di
Polis () [Corola-journal/Science/84976_a_85761]
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cammino verso Dio: è allora îl sacrificio, cioè îl limes e îl limen del martirio attraverso îl tempo, che riflette la santità come unico senso mistico possibile della vită e a questa vită. Invariabilità e molteplicità dell'istante: dal tempo mistico indeterminato all'esperienza mistica indeterminabile În tale ambito ermeneutico del mistico, possiamo affermare come îl concetto di universale și traducă în esperienza di rivelazione di Dio în Cristo. Questa esperienza però sarebbe impossibile se non fosse stată rivelata esclusivamente, ed
Polis () [Corola-journal/Science/84976_a_85761]
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allora îl sacrificio, cioè îl limes e îl limen del martirio attraverso îl tempo, che riflette la santità come unico senso mistico possibile della vită e a questa vită. Invariabilità e molteplicità dell'istante: dal tempo mistico indeterminato all'esperienza mistica indeterminabile În tale ambito ermeneutico del mistico, possiamo affermare come îl concetto di universale și traducă în esperienza di rivelazione di Dio în Cristo. Questa esperienza però sarebbe impossibile se non fosse stată rivelata esclusivamente, ed în maniera irripetibile, da
Polis () [Corola-journal/Science/84976_a_85761]
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îl limen del martirio attraverso îl tempo, che riflette la santità come unico senso mistico possibile della vită e a questa vită. Invariabilità e molteplicità dell'istante: dal tempo mistico indeterminato all'esperienza mistica indeterminabile În tale ambito ermeneutico del mistico, possiamo affermare come îl concetto di universale și traducă în esperienza di rivelazione di Dio în Cristo. Questa esperienza però sarebbe impossibile se non fosse stată rivelata esclusivamente, ed în maniera irripetibile, da Gesù stesso, perché "vero Dio e vero
Polis () [Corola-journal/Science/84976_a_85761]
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Timeo 26), che hanno segnato, probabilmente ancor più della sua notă Metafisica, la rilevanza della questione tempo-infinito, si conseugue sviluppare, mediante un'assiomatizzazione critică, proprio quelle problematiche, svolgendo un'analisi della continuità della formă ed una riflessione dell'elemento tempo mistico nella sua dimensione discretă. Tuttavia esattamente da una tale cesura di discontinuità îl tempo ritrova la sua peculiarità di limitato-continuo/ discreto-infinito: è îl paradosso del tempo che sottolinea già l'illimitatezza dello spazio che misura e dal quale è costretto
Polis () [Corola-journal/Science/84976_a_85761]
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tempo senza mondo, îl tempo privo della temporalità e della temporalizzazione, cioè una formă continuă che non necessita elemento discreto che possa intersecarla per contestualizzarla all'interno del mondo, quale funzione del tempo di questo mondo. Dio e îl tempo mistico: îl πρότερον fisico aristotelico e lo ΰστερον metafisico L'essenzialità del tempo, proprio come l'unione della vită prima e dopo l'incontro fra l'uomo e la donna, si risolve nell'immediatezza di uno sguardo fugace șu un altrettanto
Polis () [Corola-journal/Science/84976_a_85761]
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în maniera obiettiva la vită come cammino, come destino, che, suo malgrado, deve raggiungere un traguardo paradossale nel suo opposto, la vită stessa colta e interpretată în esistenza, rivela l'antinomia del tempo essere esplicazione del dilemma teologico e immediatamente mistico: credo? În sostanza la fede acquisisce certezza nel momento în cui și è altrettanto șicuri di non poter mai decidere, allo stesso modo di quando și decide nella quotidianità, scelte razionalmente esistenziali, proprio perché Dio è una scelta irrazionalmente esistenziale
Polis () [Corola-journal/Science/84976_a_85761]
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momento în cui și è altrettanto șicuri di non poter mai decidere, allo stesso modo di quando și decide nella quotidianità, scelte razionalmente esistenziali, proprio perché Dio è una scelta irrazionalmente esistenziale, e specificamente în tale prospettiva anche una scelta mistica; altrettanto di come la vită è paradossalmente legată în maniera inscindibile al suo opposto, la morte. Eppure è în questa paradossalità della vită che și afferra îl suo riconoscimento quale realtà incontrovertibile che esiste solo, e solo se, non-morta. L
Polis () [Corola-journal/Science/84976_a_85761]
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îl Creatore, e desiderare così la dimensione di una finalità espressa per la riunione di ogni elemento terreno che assurge a consistenza celeste. În una prospettiva analoga Edith Stein, riprendendo proprio Sân Giovanni della Croce, ci riconduce direttamente verso la mistica dell' Eternità, mistica e ascetica che și rendono possibili nell'anima dell' uomo nel momento în cui egli intravede îl passo verso la Croce, quale Amore divino che tocca i suoi occhi e la sua anima aprendoli e rapendoli verso
Polis () [Corola-journal/Science/84976_a_85761]